Stop endotermiche 2035: tra polemiche, dubbi e fazioni, facciamo il punto | Video

27 Giugno 2022 632

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La notizia del via libera del Parlamento Europeo alla proposta della Commissione sull’interruzione della vendita delle auto endotermiche a partire dal 2035 ha frammentato l’opinione pubblica - in bilico tra chi paventa l’inevitabile crisi del settore e chi sposa questa decisiva svolta green - e sollevato un fitto stuolo di scudi.

Tra lo scetticismo di alcuni Stati membri, dei sindacati e persino delle case automobilistiche (che stanno ad ogni modo accelerando la transizione), e la spinta verso una mobilità più sostenibile, i quesiti rimasti aperti sono numerosi. Il mondo automotive è davvero pronto all’elettrificazione completa in tempi così stretti? Quali sono i possibili scenari che si delineeranno nel prossimo futuro? Proviamo a fare il punto in questo articolo.

SOMMARIO

LA DIRETTIVA EUROPEA

Le notizie si susseguono incessanti da tempo e il tema è sulla bocca di tutti da mesi, per non dire anni, ma è sempre bene iniziare con un breve riepilogo prima di addentrarsi nelle riflessioni. Lo scorso 7 giugno, l’Europarlamento ha detto sì allo stop alle vendite delle auto a combustione interna – vale a dire le vetture alimentate a diesel, benzina, GPL, metano e le ibride – a partire dal 2035. La maggioranza non era affatto scontata: i voti favorevoli sono stati 339, quelli contro 249 contro (oltre a 24 astenuti). La proposta, avanzata dalla Commissione Europea, è uno dei perni del piano Fit for 55 dell’UE, un pacchetto di proposte legislative che aggiorna e riformula alcune normative europee per raggiungere gli obiettivi climatici del Green Deal entro il 2030. Tra questi, l’impegno a ridurre le emissioni di gas serra del 55% e raggiungere la completa decarbonizzazione entro il 2050.

L’iter legislativo cui il testo sarà sottoposto prima dell’eventuale approvazione definitiva è però ancora tortuoso e dovrà superare il confronto tra le commissioni competenti del Parlamento, il Consiglio, la Commissione e i governi degli Stati membri, con la decisione finale stimata per l’autunno.

IL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

La matrice del testo è chiaramente di impronta sostenibile. Che il mondo dei trasporti gravi sull’ambiente è cosa nota e ingiusta: il settore è infatti accusato di essere responsabile del 27-29% delle emissioni globali di gas serra (fonte: BloombergNEF, dato basato sull’Europa e gli Stati Uniti). Dal punto di vista ambientale, l’elettrico vince infatti a mani basse rispetto alla controparte a combustione interna: secondo alcuni studi, nel loro ciclo di vita, le auto elettriche emettono tre volte meno CO2 dei modelli a benzina e gasolio. I nodi da sciogliere, tuttavia, non mancano e la vera svolta “ambientale” non potrà avvenire se non si ricorrerà esclusivamente (o per la maggior parte) a fonti di energia rinnovabile per la ricarica delle auto. Senza trascurare il tema della produzione e dello smaltimento delle batterie, processi che non di certo lesinano sulle emissioni.

LE LEVATE DI SCUDI

Tra i primi detrattori della normativa troviamo i sindacati e le associazioni del comparto. Dal punto occupazionale, infatti, le stime sono tutt’altro che rosee: l’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) sostiene che siano più di 70mila posti di lavoro a rischio nel settore in Italia, in particolar modo riguardanti la produzione di componenti che con l’elettrico non serviranno più, come pistoni, cilindri e iniettori. Si tratta di perdite che, per l’associazione, non saranno compensate dalle nuove professionalità legate all’elettrificazione dei veicoli e che si moltiplicano se estese agli altri Paesi membri.

Non sorprende l’ondata di diffidenza che ha travolto molti degli Stati membri, con l’Italia capofila. La richiesta di fondo delle autorità governative tricolore schieratesi contro verte su un passaggio più graduale all’elettrificazione di “massa” e un allungamento delle tempistiche. L’Italia sarebbe infatti pronta ad avanzare la richiesta di far slittare lo stop al 2040, cinque anni dopo il termine previsto dall’UE, e a portare alto il nome della neutralità tecnologica, un approccio flessibile che consideri le diverse tecnologie disponibili - senza verticalizzazioni sull’elettrico – per abbattere le emissioni di CO2.

Anche la Germania si è detta in disaccordo con le direttive europee, pur senza trascurare il ruolo centrale nella transizione ecologica e nell’impulso alla mobilità elettrica ricoperto finora, e intenzionata a mantenere la vendita dei propulsori a combustione interna dopo il 2035, a patto che siano alimentati con combustibili sintetici.

LA FOTOGRAFIA DELL'ITALIA

L’Europa mette al bando i motori endotermici, ma gli automobilisti sono davvero pronti a dir loro addio? I dati pubblicati sul portale dell’Ecobonus scattano una fotografia eloquente della situazione: i 170 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’acquisto di vetture con motori a combustione interna sono terminati in tre settimane dall’avvio delle prenotazioni. Gli italiani sono ancora attaccati al motore a scoppio, dunque, un legame che non si indebolisce neanche di fronte all’impennata dei prezzi del carburante, l’emergenza climatica e le recenti intenzioni europee (sebbene, al momento, l’Europarlamento non avesse ancora legiferato). E che viene ulteriormente rinsaldato dai costi ancora elevati delle vetture elettriche e dai limiti infrastrutturali dell’ecosistema di ricarica.

Un arco temporale breve, ma leggermente dilatato rispetto alle attese, che segna sì il favore dell’endotermico sull’elettrico, ma che potrebbe incarnare anche un ulteriore segnale di affaticamento del mercato. Dopotutto il comparto automotive è tutt’oggi vessato da fenomeni quali lo strascico della pandemia, la crisi dei chip, il rallentamento della produzione e l’innalzamento dei costi delle materie prime e dell’energia, tutti motivi per cui l’anno in corso è iniziato in salita e sta procedendo a rilento, con numeri piuttosto scoraggianti (in Europa, a maggio, le immatricolazioni sono calate dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo i dati di ACEA).

Dal canto suo, il pacchetto climatico dell’Europa promette misure che facilitino la produzione e la vendita dei veicoli a batteria o a idrogeno, come l’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica, l’installazione di colonnine ogni 60 chilometri, l’aumento delle tassazioni sui carburanti e la riduzione di quelle legate all’elettrico. Obiettivi chiaramente ambiziosi e difficili da raggiungere così a stretto giro, ma che potrebbero iniettare nuova linfa nel comparto elettrico.

LA CORSA ALL'ELETTRICO

La corsa all’elettrico delle cause automobilistiche ha preso il via ben prima del semaforo verde dell’Europarlamento, mossa chissà da istinti previdenziali e dalla spinta all'innovazione: è infatti già da qualche tempo che i produttori hanno fiutato uno scenario simile e si stanno preparando a un futuro ventaglio 100% elettrico. Volkswagen, ad esempio, aveva deciso di elettrificare il parco ben prima della direttiva, con Audi e Ford pronte a produrre solo modelli a batteria dal 2026; storia simile per BMW, intenzionata a mettere la spina al 50% del parco auto entro il 2030, anno in cui Volvo promette di diventare un marchio di sole auto elettriche. Anche Stellantis, fra otto anni, proporrà un listino interamente green.

Tra i vantaggi di questo obiettivo condiviso figurano le conseguenze a cui porterebbe l’aumento della concorrenza, in primis una maggior competitività dei prezzi, che smusserebbe gli angoli appuntiti di una categoria notoriamente “affilata” dal punto di vista economico. Per l’agognata auto elettrica democratica, che si aggiri intorno ai 20.000 euro, ci sarà tuttavia ancora da aspettare. Ma non troppo: Volkswagen ha già annunciato di voler lanciare diversi modelli a costi più accessibili rispetto agli attuali in circolazione.

I presupposti, dunque, ci sono, ma i nodi da sciogliere sono ancora numerosi e, per poter accedere a un quadro preciso della situazione, bisognerà seguire gli ulteriori sviluppi della faccenda. L'appuntamento è ai prossimi incontri in sede europea, di cui vi racconteremo, come sempre, su HDmotori.

VIDEO

Altre fonti consultate per la stesura dell'articolo:

Sito Ecobonus

BloombergNEF


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Commenti

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Salvatore Sgambato

Basta vietarne la circolazione

The Undertaker

Si, hai ragione

an-cic

bravo che ti sei convinto di aver dato fiato alla bocca

The Undertaker

Certo, hai ragione.

an-cic

Certo che ho ragione, è un dato oggettivo, non c'entra come la penso io o come la pensi tu

The Undertaker

Okay, hai ragione tu.

an-cic

No, sei tu che non hai capito.

The Undertaker

Quindi dal 2035 non si produrranno più aerei e navi a a propulsione di carburante fossile? Beato te che ci credi.

an-cic

Non c'è niente da vedere... È la stessa normativa delle auto. O vale sia per le auto che per navi ed aerei oppure non vale per entrambi. Non è che siccome non fa il tuo gioco allora per le auto vale e per gli altri no

The Undertaker

Vedremmo.

an-cic

Eppure...

The Undertaker

Non credo.

NotoriousNitro

Sei pure NO VAX... ho capito tutto.. comunque se tu avessi sorpassato i primi 20 min di video avresti compreso che ad oggi la produzione di idrogeno grigio inquina come il consumo di petrolio, che l'obiettivo dopo la creazione di idrogeno verde (stimata ma non prevista per il 2025) è coprire la parte di mercato non sostituibile con l'elettrico. Inoltre sottolinea che i produttori di petrolio più lungimiranti punta sull'elettrificazione, tanto che parla dell'asta di Abu Dhabi come la più conveniente in termini di rinnovabili, inoltre coprendo di pannelli fotovoltaici lo 0,8% del Sahara copriresti il fabbisogno energetico annuale europeo . Riassumendo, i consumi di elettricità DEVONO aumentare per togliere quote alla parte di consumi derivati dai "petroli" e puntare sull'idrogeno per coprire la restante quota. Visto che ti piace Montemagno guarda anche l'intervista con Nicola Armaroli del CNR (ce ne sono 2), che capisco che essendo uno scienziato per un NO VAX Gialloverde non conta...

livio penta

Pur essendo la filosofia grillina una delle cose più lontana dalle mie idee, nonostante questo devo riconoscere che il casaleggio per lo meno aveva anche qualche idea innovativa nel grigiore politico uniformato italiano, ma visto che nomini Alverà, cercati l'intervista che ha rilasciato a Montemagno a gennaio 21, strano che dica esattamente il contrario di quello che affermi. Sei talmente pieno di te che non capisci nemmeno quello che leggi/ascolti, ma del resto dopo la terza dose del farlocco vaccino che ti sei fatto si può capire, corri a fare la quarta dose altrimenti potresti migliorare

livio penta

ahahah,,,,,gli accumulatori.....quei famosi oggetti che il solo costo viene ammortato dopo minimo 12 anni, che convengono solo ed esclusivamente se li installi con il bonus 110%, se chi ti fa l'impianto è onesto e te lo ha spiegato, Peccato che dopo 12 anni visto il calo della resa ( i migliori sono garantiti per il 70% di resa dopo 10 anni ), sia meglio sostituirli, e quindi ricominci ad ammortare l'ennesimo costo. Caro sig. Rettore....dovrebbe imparare a fare bene i conti o a documentarsi meglio

NotoriousNitro

Vai di canna dell'acqua allora! Ti hanno anche messo l'ibrido nei tuoi amati Rally, ma puoi ancora darti piacere con il rumore del Rally Storico! E' vero, tu adesso dici che non sei più PENTAstellato perché non c'è più il tuo amico Casaleggio, come l'hai chiamato? Visionario? per le dirette streaming? Da PENTAstellato sei quindi passato a PENTAdrogeno? Se conosci un certo Marco Alverà (so che no sai chi sia, cercalo su Google) ha chiaramente dichiarato che l'idrogeno verde non ha senso per il settore dell'auto, ma ascolterò l'opinione dei Melita

NotoriousNitro

Invece la tua canna dell'acqua per fare il pieno alla tua Idrogeno l'hai già comprata? A no vai in svizzera! comodo! e poi parli dei problemi dell'elettrico...

livio penta

io pensavo che l'idrogeno fosse un ingrediente delle torte alle mele... forse mi sono sbagliato, ma forse perchè come scrivi tu non ho il cervello, basta il tuo per scrivere una marea di str...ane cose, del resto sei sempre impegnato a pensare quanto è la misura della prolunga che ti serve per caricare la macchina sotto casa, se trovi parcheggio due posti più lontano del solito è un problema

livio penta

Hai rotto lo puoi dire a qualche tuo parente stretto, magari fans dei cinquestAlle. E comunque non ti preoccupare che come già adesso vado a far benzina in svizzera ( visto che costa meno ) ci potrei andare anche a fare il pieno d'idrogeno, visto che in una nazione dove non abitatano cosi tanti talebani della batteria come in Italia e usano la testa al posto delle prolunghe anche per i comuni mortali posso fare il pieno con il tuo tanto odiato idrogeno. Pensa che se cerchi trovi anche su questo sito un servizio del Melita che già solo quello ti dimostra quanto sei indietro

Rettore Università di Disqus

Esistono gli accumulatori.

Cordialmente.

NotoriousNitro

Hai rotto con questa prolunga da casa... non siamo noi che ne siamo convinti ma tu che continui a ripetertelo come un mantra! Il problema dell'elettrico non è la produzione ma lo stoccaggio! Ma non te lo spiego perché non sei in grado di capirlo, essendo tecnopavido potresti avere paura! Aspetta l'idrogeno Livione, che ho sentito che a Varese arriva per primo, ci pensano i tuoi amici 5 stelle!

NotoriousNitro

Chi Toyota quella che passerà a breve al full elettrico??? Non sei stufo??? Comprati una full idrogeno? Quanti distributori ci sono in Italia?? e all'estero??? Quanti in autostrada (visto che è quello che t'interessa)??? Quanto costa modificare un distributore normale per stoccare l'idrogeno?? a che temperatura si stocca l'idrogeno?? Sai quanto durano le celle a combustibile (se sai cosa sono?)?? Quanto è efficiente l'idrogeno rispetto all'elettrico??? Usi la prolunga per far funzionare la tua auto ad acqua??? o la attacchi al rubinetto di casa??? Critichi una soluzione che c'è per puntare su qualcosa che non esiste.... fai pace con il cervello!!!

livio penta

Caro sig. Rettore, scusi se mi permetto... ho visto un mio vicino di casa fare il suo stesso ragionamento... ho i pannelli, compro l'auto elettrica così non spendo più per il carburante!!!! bello... peccato che l'auto la usa per andare al lavoro, quindi di giorno quando c'è il sole la sua auto non può collegarla ai pannelli. Ma mi ha detto ( da sborone )..." ma io l'energia che producono i pannelli di giorno la rivendo all'enel, così la corrente che uso la sera per ricaricare l'auto me la sono già pagata".... peccato che quando vedi l'energia dei pannelli all'enel te la pagano 9 cent al kW, quando la acquisti ti costa 25 cent...
Quello che ha scritto lei mi sembra proprio il ragionamento ( poco vantaggioso economicamente ) che ha fatto il mio vicino

livio penta

Mai detto questo, conosco il rendimento di un motore termico dove il migliore attuale per "autotrazione" arriva al 41% contro il 95% di un motore elettrico, ma come sempre per i poveri illusi come lei a cui sembra sia sufficiente la prolunga di casa per far muovere il mondo a batterie, quella che a quanto pare lei non riesce a comprendere che si chiama infrastruttura è in assoluto quella più complicata, costosa e lunga da preparare. Vedere la realtà che basta un po di caldo perche i condizionatori provochino dei blackout per voi illusi è solo una questione di obsolescenza della rete, basta cambiare 2 cavi....è dal 2006 - 2007 che si legge di questi blackout, pensa che non li avrebbero cambiati questi cavi? pensa che a un gestore non convenga? visto che se non c'è la corrente non ci sono i consumi e di conseguenza non vende e non Guadagna? Ma riuscite ad usare il cervello o proprio vi hanno fatto un lavaggio così intenso che non ne avete più traccia?

livio penta

ops...guarda caso il più grosso produttore mondiale di auto, probabilmente un marchio a lei sconosciuto e che è leader nell'elettrificazione che utilizza in versione ibrida probabilmente da quando lei portava ancora il pannolino, tale TOYOTA, ha appena presentato una vettura che addirittura con il da lei schernito idrogeno fa funzionare un motore endotermico con tale carburante. Ma naturalmente è più intelligente lei dello stesso amministratore delegato del gruppo più importante al mondo dell'automotive che rilasciato interviste e dichiarazioni affermando ( non con queste parole ) che è una grandissima stupidata pensare di far funzionare la mobilità generale sulla tecnologia delle sole batterie. Vorrà dire che se lo incontro lo avviso che lei dall'alto della sua saggezza non approva

NotoriousNitro

Davvero???? Vuole parlare di rendimento del motore elettrico rispetto a quello termico???? Non ho parole...

livio penta

Lei può dubitare di tutto quello che vuole, per ora siamo ancora in un mondo libero ( non ovunque ). I fatti dicono che OGGI, nonostante siano anni che si investono i nostri soldi delle tasse nello studio delle batterie il loro rapporto peso/potenza è lontano anni luce dai carburanti fossili, ma del resto negherà anche questo. La lascio al suo futuro, quando tornerà tra noi comuni mortali che vivono nel 2022 si faccia vivo

an-cic

Gli stati fanno quello che decide l'Europa... Non a caso giorgietti chiede di cambiare il fit55 ma non è che lo può decidere lui come siamo abituati a fare in Italia

livio penta

Purtroppo quello che scrivi temo sia una pia illusione. Noi a certi politici al massimo portiamo i voti, i manager/dirigenti delle attività che hai citato prima sono quelli che gli danno i soldi. Scomettiamo che per tutto il resto "casualmente" ci saranno delle proroghe e non brevi? Investire ( spendere ) soldi per ridurre le emissioni in un azienda sono pur sempre soldi che togli agli utili degli azionisti, quale manager sarebbe contento di farlo?

NotoriousNitro

Già, aspetto l'illuminato dottore del forum di HDBlog che sostiene, dall'alto della sua conoscenza, che tutte le società produttrici di auto sono composte da "cialtroni" perché stanno puntando sull'elettrico! Si rende conto di quanto sia ridicola la sua affermazione?

NotoriousNitro

A differenza di quanto dice lei io ho il vizio di controllare con chi parlo e ho notato il suo astio contro l'elettrificazione e la grande fiducia che ripone nell'idrogeno, tecnologia che non esiste e che (a detta di chi lo produce) non è applicabile nella sua versione verde alla distribuzione per auto. Di quello che lei sostiene di avere o di utilizzare me ne faccio poco, soprattutto visto che usando l'auto elettrica mi ha detto che in autostrada sono presenti solo 6 colonnine (FALSO) dubito della sua buona fede. D’altronde la mancanza di preparazione culturale è assai evidente dai toni e modi delle sue argomentazioni. Come già detto, perdita di tempo...

livio penta

Comunque, giusto per sua informazione, non è nemmeno in grado di fare una ricerca, io sono contrario alle auto a batteria perchè sono assolutamente inquinanti, costose e già oggi pur essendo in percentuale ridotta non hanno un infrastruttura adeguata. Ci sono le alternative alle batterie, che purtroppo lei nel suo piccolo mondo non ha mai visto o immaginato, provi a guardare cosa succede appena fuori i confini della sua nazione così ( forse ) riesce anche ad erudirsi. Almeno così magari lo capisce ed evita ulteriori cialtronerie

livio penta

Lo stop alla VENDITA delle auto termiche nel 2035, ci vorranno minimo altri 20 anni per avere un parco auto che non scarichi CO" ( e non esistono solo le auto a batteria )

livio penta

Spero che non pensi veramente quello che scrive, visto che personalmente ho una Plug-in e per lavoro in azienda uso ( purtroppo ) spesso una vettura elettrica non da 55.000 euro o oltre. Le mie critiche sulle auto full electric derivano proprio dall'esperienza d'uso prolungata, dove con la full electric capita solo nelle prove che vedi su youtube che si trovano sempre colonnine libere, funzionanti e per la maggior parte fast, ma soprattutto casualmente sono sempre sul tragitto dove si DEVE andare. Le palle le può raccontare a chi vuole, ben felici i babbei di crederle Torno a ripetere, visto che non lo ha capito, ad OGGI la tecnologia delle auto a batteria e relativa infrastruttura è utile solo per un eventuale seconda auto da usare a corto raggio. Difficile da comprendere?

NotoriousNitro

Lei è la persona con meno spirito critico presente sul forum a riguardo delle auto elettriche. Ad oggi in questo confronto l'unico che ha raccontato "palle sui fatti" è proprio lei e l'ho dimostrato, non vale la pena di perdere ulteriore tempo. Succeda quello che deve succedere ma in un modo o nell'altro i carboni fossili andranno a sparire nonostante le vostre sterili proteste. Povero il Sig. Penta che ha paura del futuro, deve essere brutto vivere così, buona vita!

livio penta

Certo che non porta a nulla di buono, una conversazione senza spirito critico è inutile! Che ragionamento è " lei fa il pieno tutte le sere"???? Prima voi talebani delle batterie dite che è conveniente solo se carichi a casa. Poi dica lei caro signore, o vuole raccontare palle anche sui fatti? io non faccio il pieno tutte le sere perchè con una macchina termica "ricarico" la piena autonomia, i soliti ( minimo ) 500 - 600 km in 5 minuti. Con un'auto a batteria collegata a casa quanto ci mette??? e non trovi la solita scusa... e ma non arrivi mai con le batterie scariche, mai arrivato in riserva con un'auto a casa? a casa poi ci ricarica 10 - 12 km ogni ora! o va avanti a sparare stupidate e falsità o è inutile che continui a commentare perchè può dire solo ad oggi inapplicabili!!!

NotoriousNitro

Lei fa il pieno di benzina tutte le sere? La sua famiglia possiede un'unica macchina o ha la seconda parcheggiata in strada? I condomini non hanno un garage? Sta cercando di fare esempi assurdi per giustificare una sua teoria, nel mio paese anche i condomini hanno il garage e normalmente sono parcheggiate fuori le seconde auto. Detto questo già oggi ci sono città che stanno sostituendo i lampioni di alcune zone con i nuovi modelli in grado di caricare l'auto, ci sono aziende che stanno inserendo nei parcheggi colonnine per la ricarica per i dipendenti e altri progetti utili all'elettrificazione.

Comunque dopo una breve ricerca fatta ho facilmente notato che la sua presa di posizione contro l'elettrico e totale e spesso non supportata da dati, non credo che la nostra conversazione porti a nulla di buono

an-cic

anche per navi e aerei è legge...

The Undertaker

No, quella e legge, già dichiarata.

italba

Invece lei, Egr. Dott. Ing. Penta, dovrebbe cominciare dalla lettura e comprensione del testo, visto che non ho mai scritto "due fili". Servono i fili che servono per un collegamento trifase di media potenza, in Italia ci sono migliaia di piccole o medie aziende che hanno un contratto da qualche megaWatt e Terna sa benissimo come adeguare le cabine e tutta la cascata. Il tuo patetico tentativo di mettermi in difficoltà facendo il professore di elettrotecnica non funziona, inventatene un'altra

livio penta

Non ho idea in quale città o paese lei abiti, ma le propongo se non le è troppo di disturbo, di provare ad uscire una sera in settimana verso le 23. Provi a contare nelle vie del suo paese/città quante vetture ci sono parcheggiate in strada. Per quelle ci si porta la prolunga da casa? Nell'esempio che le ho prima, se quelle case non fossero singole villette, con relativo spazio con giardino ecc ma come sempre più aderente alla realtà qualche palazzina/condominio tutte le auto parcheggiate all'esterno di notte come le ricarica?

livio penta

Da due fili sono diventati più di due, adesso basta solo lo scavo... ma a chi vuoi darla a bere? non hai nemmeno idea degli adeguamenti da fare per una linea del genere in più sulla cascata delle cabine di media. E' proprio questo il problema di voi talebani delle batterie, per voi basta che ci sia un filo, Caro sig. Italba, probabilmente lei sarà esperto in qualche altro campo, ma in quello dell'elettricità le consiglio di studiare e anche molto perchè purtroppo in poche righe ha dato la dimostrazione di non capirne una beata cippa!

an-cic

come sono chiacchiere politiche lo stop alle auto nel 2035...

The Undertaker

Bella iniziativa ma di fatti concreti, NULLA, solo chiacchiere politiche.

italba

Ne so abbastanza, i fili devono essere un po' di più di due ma non cambia niente, il 90% del costo è dovuto allo scavo.
L'alternativa per le stazioni di servizio è perdere una percentuale sempre maggiore della clientela fino a dover chiudere, chiunque abbia la possibilità di farlo installerà anche le colonnine.
Chi non ha spazio si sposterà o chiuderà, del resto in Italia le stazioni di servizio sono fin troppe

livio penta

Certo, quasi tutti i distributori hanno lo spazio per mettere 4 colonnine e lasciarci attaccate auto per 20 - 30 minuti. Se poi scrivi che secondo te basta tirare 2 fili... allora si vede che che non capisci una cippa di elettricità, o per te tirare "due fili" che sopportano 600 kWh è come mettere la prolunga di casa... ma prova a studiare un po che magari eviti di scrivere cialtronerie

italba

Chi ha una stazione di servizio ha speso centinaia di migliaia di euro per l'infrastruttura, pensi che si faccia problemi a tirare qualche filo se può fornire un servizio ad una buona percentuale di automobilisti?

NotoriousNitro

Nell'agenda digitale e nel PNRR non sono presenti indicazioni di copertura la 100% ma separazioni in aree diverse in base alla conformazione, non s'è mai parlato esclusivamente di fibra ma di velocità minime. Per parlare d’autostrada ad oggi sono presenti 235 punti di ricarica di cui 151 con ricarica veloce o ultraveloce, in media ci sono 2 punti di ricarica ogni 100km di autostrada (basta leggere il rapporto di Motus-E).
A questo punto non capisco chi crede alle favole e chi invece le inventa per cercare di perorare la propria causa sui forum...

livio penta

Sig. Rossi, per favore..... impari a leggere un bilancio, vedrà che oltre il 50% degli utili provengono dalla vendita di crediti green venduti alle altre case, che li acquistano per ridurre i balzelli europei della carbontax.

livio penta

Forse perché per colonnine decenti serve anche un infrastruttura adeguata? non le colleghi con la prolunga di casa

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