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Boeing 737 MAX modificato, via libera per tornare a volare anche in Europa

Completati i test di sicurezza per il 737 MAX: si torna a volare anche in Europa.

Boeing 737 MAX modificato, via libera per tornare a volare anche in Europa
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Stefano Bontempi
Stefano Bontempi
Pubblicato il 28 gen 2021

Boeing 737 MAX sta per vivere un nuovo capitolo della sua tormentata vita: l'EASA – European Union Aviation Safety Agency – ha infatti dato l'ok definitivo alla ripresa del servizio dell'aereomobile, opportunamente modificato lato software e sottoposto ad approfondite manutenzioni dopo i disastri del 2019.

"Un importante traguardo", lo definisce il Direttore Esecutivo di EASA, che consente al 737 MAX di tornare a solcare i cieli europei in sicurezza. I test sono stati condotti "in modo indipendente […] e senza alcuna pressione economica o politica". L'agenzia per la sicurezza promette però che i controlli su questo specifico modello di velivolo proseguiranno anche in futuro. Parallelamente, Boeing si è impegnata ad apportare ulteriori miglioramenti e modifiche "nel medio termine".

I disastri aerei sono costati centinaia di vite umane – ed è certamente questo l'aspetto che più conta e ferisce – ma Boeing ha subìto la tragedia anche dal punto di vista economico, con perdite iniziali prossime ai 5 miliardi di dollari, poi diventati addirittura 19. A fine 2019 ha decretato l'interruzione della produzione dell'aeromobile, ripresa nel maggio dello scorso anno con la contestuale attuazione di un minuzioso programma di test.

PERCHÉ IL BOEING 737 MAX PUÓ TORNARE A VOLARE IN EUROPA

Sono quattro i punti su cui l'EASA si è basata per dare il via libera al ritorno in servizio:

  1. i due incidenti – Lion Air 610 ed Ethiopian Airlines 302 – vengono considerati "sufficientemente compresi" – leggasi: si è individuata la causa (MCAS e relativi sistemi di allarme, come si era ipotizzato sin da subito)
  2. le variazioni apportate da Boeing sul 737 MAX sono state approvate dall'EASA
  3. è stato completato il test dall'EASA in modo indipendente
  4. gli equipaggi sono stati formati in modo adeguato

La revisione è andata ben oltre il sistema MCAS che ha generato i due incidenti, estendendosi a tutto il sistema di controllo del volo. Il lavoro è stato compiuto in stretta collaborazione con la FAA (che ha dato il suo consenso al ritorno in esercizio a fine 2020) ed è durato complessivamente 20 mesi. Contemporaneamente, i piloti sono stati nuovamente addestrati al simulatore per interpretare al meglio le modifiche apportate all'aereo e per gestire eventuali emergenze che si possono verificare durante il volo.

E ORA?

Così il Financial Times vedeva il 737 MAX nel pieno della crisi prima di tornare a volare

Ora la palla passa alle compagnie aeree ed alle relative autorità aeronautiche nazionali, che dovranno a loro volta dare l'approvazione per il ritorno in esercizio. Ciò potrebbe allungare ulteriormente i tempi prima di tornare a vedere un 737 MAX volare sui cieli europei. E ad incidere potrebbe anche essere la questione legata alla pandemia che ha messo in ginocchio l'intero settore.

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Si dovrà poi riconquistare la fiducia dei passeggeri anche nel Vecchio Continente: negli Stati Uniti American Airlines specifica sin da subito se il volo che un passeggero sta acquistando viene effettuato da un Boeing 737 MAX, permettendo così di decidere se accettare la prenotazione o cercare alternative. Il primo volo commerciale in assoluto dell'aeromobile modificato è avvenuto a dicembre 2020: la brasiliana Gol Airlines ha coperto la tratta San Paolo – Porto Alegre.

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