
Auto 13 Giu
Volkswagen ID.4 è l'auto elettrica tedesca per attaccare il ricco, popolato, amato e odiato settore dei SUV. Avversaria dichiarata di una ritardataria Model Y che in Germania sembra osteggiata da politica, sindacati e associazioni che rallentano l'impianto di Berlino, ID.4 è la naturale evoluzione a ruota alta di ID.3.
Inoltre rappresenta l'ennesima elettrica "furba" del gruppo VAG: tante proposte per tutti i gusti, un'unica piattaforma e tre batterie da alternare nella gamma e tra i vari brand.
Lo stile richiama quello della sorella minore, l'estetica la distingue e la posiziona tra le elettriche che vogliono far vedere di essere diverse dal resto della gamma piuttosto che scegliere una strategia evolutiva come dimostra Audi Q4 e-tron. Il Cx è di 0,28.
Sugli allestimenti più ricchi si notato subito i proiettori IQ.Light che non solo offrono la tecnologia a matrice di LED, ma rappresentano la conferma di Volkswagen di voler abbracciare una filosofia che altri produttori hanno inaugurato: quella dei contenuti optional offerti in abbonamento o acquistabili post vendita. Si va nello store, si sceglie la "firma luminosa" dell'auto tra quelle disponibili e si paga il pacchetto extra, esattamente come accade nel mondo dei videogiochi per le skin per Fortnite, ad esempio.
SCHEDA TECNICA VOLKSWAGEN ID.4 (Pro)
Posizionandosi più in alto rispetto ad ID.3, Volkswagen ID.4 parte da una dotazione più ricca perché il caricatore da 11 kW trifase è di serie su tutti i modelli di lancio con la batteria da 77 kWh: Life, Business e Tech creati sulla base tecnica "Pro". Il trio beneficia anche della ricarica rapida in DC da 125 kW.
Solo La ID.4 City resta esclusa: realizzata sulla base tecnica "Pure" con batteria da 52 kWh, la più economica si deve accontentare del caricatore monofase da 7,2 kW e della ricarica in corrente continua limitata a 100 kW. La proposta di wallbox prevede tre modelli (base, connesso WiFi e LTE) e due versioni (mono-fase e trifase), le stesse disponibili per la sorella minore:
Restano identiche anche le opzioni per We Charge, una tessera con tre scelte per l'abbonamento di ricarica e tre profili di costo per IONITY. Si richiede a fronte di un pagamento una tantum di 9,99€:
We Charge Free non ha abbonamento mensile. La Go costa 0€ per le ID. con la ricarica rapida (100 kW), 7,49€ al mese per le auto senza questa opzione. La tariffa Plus costa 9,99€ per le ID. con ricarica rapida e 17,49€ per quelle non acquistate con quell'optional.
Al volante della ID 4, con il motore da 150 kW (204 CV), non ci si può lamentare. La potenza è quella giusta per un SUV di queste dimensioni perché, a fronte di un'accelerazione interessante ma non al pari di altre elettriche, la coppia è sempre istantanea e pronta a supportarci.
Il limite nella potenza non riguarda l'utilizzo quotidiano, raramente prestazioni superiori serviranno nella vita reale, ma si nota piuttosto in rigenerazione. Con più di 2,1 tonnellate avrebbe fatto comodo un motore che consentisse di spingersi più in alto con il recupero. Accedere a motori (elettrici) più potenti significa poter sfruttare una capacità di rigenerazione maggiore.
I 300 chilogrammi in più rispetto alla ID.3, a causa della carrozzeria e della batteria maggiorata (su ID.3 avevo provato la 58 kWh), si percepiscono ma non sono troppo invasivi. Le sospensioni, pur irrigidite e non adattive, non risultano estremamente secche sulle buche. Il rollio, però, è maggiore rispetto alla sorella a ruota bassa, pur limitato nell'incremento se consideriamo che si tratta di un SUV.
One Pedal? Non pervenuto. Anche in modalità B, da attivare tramite selettore del cambio al volante, non si raggiungono i risultati di una Nissan Leaf o di una Tesla Model 3 o Model Y. Si percepisce un recupero maggiore ma non si arriva a quello stop completo che consente, sulle altre, di dimenticarsi il pedale del freno nella maggior parte delle situazioni. Non avere la modalità "one pedal", comunque, non significa andare ad usare di più i freni ma, piuttosto, usare di più il pedale del freno: la sua pressione corrisponde ad un'attivazione del circuito idraulico solo nelle frenate più intense e solo verso il fine corsa.
Pur pesando tanto, in città ID 4 è agilissima: parte del merito è per via della coppia del motore, il resto è conseguenza di un volante leggerissimo e facile che beneficia di un raggio di sterzo molto ridotto, vicino ad elettriche cittadine come Dacia Spring.
Rispetto ad una ID.3 si percepiscono maggiormente i fruscii aerodinamici, non tanto per l'impronta frontale (comunque più massiccia), piuttosto per gli specchietti retrovisori maggiorati. Escluso questo particolare, l'insonorizzazione rispecchia la buona cura rilevata sulla sorella minore dove anche il rotolamento degli pneumatici invernali è ben filtrato a velocità autostradali.
Proprio come la ID.3 era scattante ma mai eccitante o estrema, così ID.4 replica la stessa esperienza di guida. Essendo un SUV, evidenzia maggiormente una natura paciosa: è brillante ma non è l'elettrica da scegliere per avere le Performance. È quella pratica che sarà comunque più prestazionale della maggior parte delle auto che gli automobilisti sono abituati a guidare.
Model 3/Model Y puntano di più sulla potenza ma impegnano maggiormente il conducente a livello di sterzo - più pesante e con un raggio maggiorato - e di guida. ID.3 e ID.4 sono più facili e vicine all'esperienza tradizionale ma in accelerazione non ci incollano al sedile e soffrono maggiormente un setup ammorbidito e più incline al rollio.
Chi sceglie ID.4 per sostituire l'auto principale in famiglia deve necessariamente partire dalla Life, quella che propone la batteria da 77 kWh netti (82 kWh lordi) perché è in grado di assicurare 400 chilometri di autonomia con una ricarica nel ciclo misto e circa 300 chilometri in autostrada con una buona media.
L'autostrada penalizza il SUV elettrico, è vero, ma d'altra parte ID.4 ha dimostrato un'interessante efficienza nel misto tra città ed extra-urbano (statali, tangenziali). Con qualche accortezza si raggiungono dati molto vicini al dichiarato.
La media della prova è stata infatti di 19 kWh/100 km, aumentando a 20,7 kWh / 100 km solo quando ho deciso di spremerla in modalità Sport in autostrada. Nell'utilizzo quotidiano, quello che rispecchia un ciclo combinato, difficilmente si scende sotto ai 370/380 chilometri anche con un piede un po' più pesante.
Con l'appiattimento della personalizzazione, ormai prassi grazie alle piattaforme condivise e alle economie di scala, il capitolo sugli interni diventa sempre più simile da un modello all'altro all'interno dello stesso marchio.
ID.4 utilizza la stessa tecnologia per infotainment e strumentazione digitale. Davanti al conducente trova posto un piccolo schermo da 5,3" con le informazioni essenziali e poco personalizzabile, se non nella priorità da dare a due delle tre schede disponibili. In aggiunta il solito head-up display, optional che è di serie solo sulla 1st Max, è a colori e usa la realtà aumentata per proiettare le indicazioni del navigatore nel mondo reale. Bello, accattivante ma non per tutte le generazioni.
L'infotainment è connesso con gli smartphone, aggiornabile, con Android Auto wireless e Apple CarPlay wireless e proposto in due salse: di base avrete lo schermo da 10", optional (di serie sulla Tech) è il display da 12" con Discover Pro.
E i bug evidenziati al lancio della ID.3? Da questa prova si nota come la versione 2.1 del software abbia effettivamente limato molte delle pecche di gioventù. Meno impuntamenti e una gestione più fluida anche se il codice andrà ottimizzato ulteriormente per poter sfruttare al massimo l'hardware messo a disposizione dalla piattaforma tecnica del gruppo.
A livello di comfort, la praticità è garantita dai due braccioli individuali, dalle quattro prese USB C fornite di serie e dai sedili riscaldabili.
Lo stesso discorso sugli interni vale per gli ADAS che confermano quanto di ottimo già rilevato con ID.3. Innanzitutto il cruise control adattivo è di serie già sulla City insieme a tutti i sistemi di sicurezza attiva base: frenata automatica d'emergenza con riconoscimento ciclisti e pedoni, riconoscimento segnali stradali e monitoraggio dell'attenzione del conducente.
Con gli optional si arriva al Livello 2+, quello che si basa anche sulla cartografia per adattare la velocità dell'ACC e gestisce il traffico in situazioni di coda occupandosi di volante, acceleratore e freno.
Il listino di ID.4 parte da 43.150€ della City, l'unica oggi disponibile con la batteria più piccola da 52 kWh (55 kWh lordi) e il motore meno potente: solo 125 kW e da destinare a chi viaggia poco. Life, Business e Tech hanno tutte la batteria da 77 kWh (82 kWh lordi) e l'elettrico da 150 kW. La gamma potrà comunque essere espansa o contratta a seconda di come risponderà il mercato visto che non ci sono limiti nel combinare le batterie con gli allestimenti e i motori disponibili.
Di serie, su tutte, Cruise Control Adattivo, Lane Assist, Front Assist con anticollisione e frenata automatica d'emergenza (pedoni, ciclisti, veicoli), sensori anteriori e posteriori, clima automatico, cavo casalingo e per colonnine (Modo 2 e Modo 3), modalità di guida, Keyless, full LED, luce ID.light interna, connettività smartphone wiereless, Car2X, aggiornamenti OTA, infotainment touch da 10", 3 anni di We Connect ID. e strumentazione digitale.
Quale ID.4 consigli? Sempre ipotizzando la presenza degli incentivi 2021, almeno quelli senza rottamazione accessibili a chiunque, ID.4 City e Life sono le più concrete.
Tra le due cambia solo la batteria e per questo Life si candida ad essere l'auto unica di una famiglia "electricfriendly" disposta ad accettare il cambio di paradigma.
Come City, anche Life ha già tutto quello che serve per comfort e semi-automatismo dato che, a conti fatti, il sovrapprezzo di 6.000€ non è dovuto agli optional ma alla batteria da 25 kWh in più e carica più rapida in AC e DC. Questo significa che, oltre alla dotazione descritta sopra, City e Life includono la connettività wireless con CarPlay e Android Auto, ricarica a induzione per gli smartphone, clima bi-zona, cerchi da 19", sedili riscaldabili, retrovisori elettrici (regolabili, ripiegabili, riscaldabili), 4 prese USB C e volante in pelle riscaldabile.
I compromessi riguardano l'infotainment, solo da 10" mentre il 12" è di serie solo sulla Tech, i sedili a regolazione manuale piuttosto che elettrica e l'assenza della retrocamera che potrebbe ingolosire. La pompa di calore è comunque un optional su tutte le versioni, anche sulla più ricca Tech.
L'offerta commerciale, presupponendo di poter utilizzare il massimo dell'Ecobonus, parte da 299€ al mese per City e 399€/mese per Life. Seguono poi i 449€/mese della Business e i 499€ per la top di gamma Tech. Le rate sono calcolate con il PVV (Progetto Valore Volkswagen) per 36 mesi/45.000 km, TAN 4,99%, incentivi con rottamazione, sconto VW di 3.000€ e anticipo inferiore al 10%. A fine finanziamento si sceglie se cambiare auto, restituirla o finanziare la quota restante pari al valore futuro garantito.
Volkswagen ID.4 è in uscita nelle concessionarie in Italia da aprile 2021 nei quattro allestimenti e due tagli di batteria. Ulteriori versioni saranno probabilmente lanciate in un secondo momento come accaduto con ID.3 che è da poco arrivata in versione base (City).
Tesla Model Y è l'avversaria principale che, però, in Europa è disponibile solo in prenotazione. Da un lato ha caratteristiche di serie migliori: trazione integrale, potenza, (quasi) assenza di optional perché tutto è incluso e rete di ricarica dei Supercharger. Dall'altro manca di accessori come l'head-up display, la strumentazione digitale dedicata e l'integrazione con Apple CarPlay e Android Auto.
L'altra sfida arriva dalla Germania con Mercedes EQA che in Italia lancerà tutte le versioni con un prezzo a prova di incentivi pur essendo di una fascia di mercato superiore alla ID.4 e forse più vicina alla Model Y e ad Audi Q4 e-tron... ma visto che Tech e 1st Max si avvicinano pericolosamente ai 60.000 euro, il gioco della dotazioni consente di sovrapporre in parte i due insiemi. In "casa" ci sono le varianti Skoda Enyaq iV (più lungo) e Audi Q4 e-tron.
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Commenti
Oggi sono andato a provarla. E' una dacia da 50.000 euro. Questa auto non può costare più di 30.000. Non so come spiegare la qualità delle plastiche e interni.
La plancia è davvero avvilente. Ma proprio da depressione.
Oltre 2100Kg e trazione elettrica, voglio vedere quanto durano i 235/55 R19 + 255/50 R19 . Minimo 800 euro di cambio gomme se si usano le runflat. Con quel peso poi chissà che indici di carico saranno richiesti.
non ci vedo nulla di strano
intendiamoci, sarei incazzato come una biscia eh
ma devono capire, coloro che pigliano ste auto, che stanno pagando una beta
tra 10 anni, saranno serenamente acquistabili a prezzi pure + facili
forse si salva Tesla, con i modelli + collaudati, forse
Ho aspettato a risponderti per attendere che anche la q4 fosse configurabile. Ci sono solo 2k di differenza ma la Volkswagen è decisamente meglio dotata. Di seguito le cose che l'audi non ha di serie: Cruise control adattivo, ambient light, Phone box con ricarica wireless, smartphone interface, usb-c posteriori, clima bi-zona, selettore profilo di guida, Navigatore "pro" con servizi on-line, Keyless, sensori di parcheggio anteriori, riconoscimento segnaletica e volante riscaldabile... con questi optional l'audi supera il 55k... quindi ci sono 12k di differenza tra le due.
Non sono ottimisti... Si fa un test in determinate condizioni e si ottengono i risultati. Il problema è che le persone leggono 400km wltp e pensano che fanno 400km anche in condizioni completamente diverse da quelle testate
Grazie dell'informazione.
Mah, credo che siano fin troppo ottimisti a pensare di recuperare ben 16,85% di autonomia con la frenata rigenerativa.
Meglio dacia.
Dentro tristissima
Una specie
E non si trovano i dati di tempi e metri di frenata ... Papiri di pagine su infotainment e adas però si
che non consideri la rigenerazione
dei 24 minuti di video, ben fatto e chiaro, basta vedere la parte asmr per capire che è un ciofeca ;)
dai 60k di auto full optional ed è tutto plasticoso ma, sopratutto, mal assemblato visto quanto si muovono i vari componenti quando scossi! il tunnel centrale e il display del quadro strumenti si muovevano come bandidere al vento!
Ma lo sai almeno quanta di quell'acqua è contaminata o ti informi su Libero?
Eh ma loro fanno quello che porta loro soldi (e ci mancherebbe).
Anche se l'asmr a me non piace, per fortuna è un video unico e non la norma. ;)
Sono soddisfazioni
Puntare sulla benzina?
Forse a 80 all’ora in autostrada ce la fai
non so nello specifico di che pompa tu stia parlando, ma quella dell'acqua di un diesel tra costo d'acquisto e manodopera ti partono oltre 200 per cambiarla...non parliamo di quella carburante o della distribuzione da fare....sempre che non ti salti prima la cinghia o una guarnizione della testa
La id4 no ma il prezzo di oltre 500 euro della pompa citata è di un utilitaria elettrica della Renault, la Zoe...per cui mi immagino quanto possa costare la pompa della id4
Eh appunto, chissà poi quanti rimangono sulla carta...
ah ok m'è venuto un colpo
Perche la id4 è un'utilitaria?
Beh di sicuro una pompa dell' acqua di un utilitaria non costa 500 euro
perchè per le endotermiche sono a buon mercato ?
Comunque, per le plastiche delle auto funziona, dà un minimo di idea della croccantezza
bisognare vedere ora i costi dei ricambi...
L'idea dell'ASMR è nata come parodia in un periodo in cui si facevano video ASMR per qualsiasi cosa, poi è rimasta perché alla fine c'era chi apprezzava una parte dedicata (a fine video) a far "sentire" l'auto in una maniera più fisica, tutto lì. Se la tua domanda è: siamo dei convinti sostenitori dell'ASMR a livello editoriale? No... e personalmente a me da anche fastidio sentire amplificato al microfono chi mastica patatine o lasagne ^^
l'ho sempre pensato anch'io... ma dopo aver visto dal vivo la ID4 blu non sono più tanto convinto.
Il punto era che spervao non arrivasse il giorno che Accadeblugger avesse come target i flippati dei video ASMR
La cosa più interessante del l'elettrico volkswagen dovrebbe essere la possibilità di accoppiare in futuro il motore meno potente alle batterie più grandi, in questo modo l'autonomia dovrebbe aumentare ancora un pochino per coloro che non hanno biaogno di tanta potenza (che poi questi non sono nemmeno i mezzi adatti).
Rimani nella tua "non conoscenza", vivrai sicuramente meglio! ;)
Ma sta etichetta ai video 4k + "ASMR" che vuol dire?
(ho paura della risposta)
No.
Ora non ti serve più?
il problema è l'inquinamento locale, e quello lo azzeri, almeno quello derivante da autovetture.
succede pure con le endotermiche, le auto nate male sono sempre esistite
il brutto è soggettivo
Non è stop a tutto, ma basterebbe vedere lo stesso accanimento che c'è oggi per l'auto anche per gli altri settori. E soprattutto sarebbe bello vedere qualcosa muoversi anche tre l auto.
Oggi invece è una crociata SOLAMENTE contro le auto che sono nella torta tra le più piccole.
Questo è assurdo si
Visto che la citano mettiamo qualche dato in confronto:
Model Y LR è più lunga di 20 cm (+4,3%) e pesa 174 kg in meno (-8,19%), senza guardare alle differenti prestazioni, ste VW devono avere da qualche parte della zavorra.
Infatti con interventi più mirati e molto meno ambiziosi di quelli che stanno portando avanti avremmo avuto più benefici.
Obbligare con incentivi la sostituzione delle caldaie condominiali e limitare le crociere che sono totalmente futili non mi sembra paragonabile allo sforzo che stiamo facendo per portare avanti l'elettrico.
Per una svolta Green bastava puntare su gpl/benzina e ridurre di molto l'inquinamento rispetto a oggi senza introdurre decine di problemi come lo smaltimento batterie, la costruzione di migliaia di colonnine di ricarica e cosi via...
Vero ma secondo me durerà ancora ben poco, le altre case hanno competenze e risorse per ricerca e sviluppo superiori a Tesla. Probabilmente già dalla prossima generazione avranno colmato il gap.
questo succede anche con le endotermiche, quando il problema non è di facile comprensione iniziano a sostituire mezza macchina, in questo dovrebbe però venir in aiuto la legge tutelando il consumatore....se ripari un oggetto ti devi far pagare per la reale soluzione.........
Ok ok questo è ciò che ti raccontano.
Non dico non sia vero, per carità, solo...aspetto la prova reale, perché sulla carta anche la mia auto fa 27,9km/l
Presi da un forum di auto elettriche
È qua si parla di utilitarie..quindi immaginate con auto medie o premium
ho avuto dei problemi, c'era un cablaggio scoperto che la mandava in blocco permanente (trasportata ogni volta con il carroattrezzi in officina) appena aumentava l'umidità o pioveva, per risolverlo hanno cambiato: pacco batterie, centralina TCU, batteria dei servizi, ed infine motore elettrico e cablaggi!! (Risolutivo)
Quindi in realtà a me preoccupa che in caso di anomalie non riescano ad individuare il problema, facendo spendere molti soldi in tentativi vari.. nello specifico l'auto era coperta dalla garanzia dei 12 mesi.
Dovrebbero formare in maniera adeguata chi le ripara, spesso la loro conoscenza dell'auto è di molto inferiore a quella di un proprietario di auto elettrica..
percorsi circa 8000 km senza nulla da indicare, il 28 Dicembre, venerdì, alle 18 di sera il caricatore non parte più, anzi fa saltare la protezione della colonnina da 22 kW dove carico abitualmente. Da allora la macchina è ferma ed ora anche i nconcessionario ufficiale per capire cosa fare.
Stesso problema avuto sulla mia, era il caricatore interno. Riparata dopo 5 settimane...
Anch’io cambiato caricatore in garanzia. Fatto upgrade a 41kwh. Ora STANGATA di 560€ (spero “solo”, come da preventivo, ancora da ritirare...sic!) per pompa dell’acqua kaputt! Speriamo...
a settembre 2018 faccio la richiesta per l'upgrade batteria pagando le mille euro, dopo una quindicina di giorni spunta fuori il fatidico messaggio "ricarica impossibile" o qualcosa di simile,
portata dal conce mi fanno un preventivo di circa 4000 mila euro fuori garanzia, sostituiscono e si guasta nuovamente durante i test dei meccanici, dopo 2 mesi di attesa arriva il supertennico da roma che sentenzia la sostituzione del motore, e me ne faccio per 6mila euro complessivi.
Chi spende 35000euro su una ID3 ne spenderebbe 25k per una golf con 35k per una tiguan...
Inoltre l'incentivo spinge a cambiare auto prima del necessario, la maggior parte degli acquirenti di auto eletriche oggi non arriva i concessionario con la euro 3 da 300000km da rottamare ma con auto seminuove spinti dalla curosità e dall' "occasione " degli incentivi.
Per me vanno entrambe portate nell’isola ecologica
From Predoi to Marsala, with fantasy