Il Gruppo Volkswagen sceglie il Canada per una nuova fabbrica delle batterie

14 Marzo 2023 23

Il Gruppo Volkswagen ha ufficializzato i piani per costruire una nuova fabbrica per le batterie delle auto elettriche in Canada. Da tempo si parlava di questa possibilità dopo che il Gruppo tedesco aveva fatto sapere di stare cercando un sito per uno stabilimento in questo Paese. Proprio per questo, i tedeschi avevano firmato un accordo con il Governo canadese che si estende anche alla creazione di una catena di approvvigionamento delle materie prime per gli accumulatori.

Per il nuovo sito produttivo è stata scelta la città di St. Thomas, nell'Ontario. All'interno della fabbrica, saranno prodotte le nuove "celle unificate" che saranno utilizzate sulla maggior parte delle auto elettriche del Gruppo tedesco. Se non ci saranno ritardi sulla tabella di marcia di costruzione dello stabilimento, le attività di produzione partiranno nel 2027. Il nuovo impianto produttivo sarà gestito da PowerCo, la società del Gruppo Volkswagen che si occupa esclusivamente delle attività legate alle batterie.


La nuova fabbrica permetterà di fornire le batterie ai veicoli elettrici che saranno prodotti in futuro dal Gruppo tedesco in Nord America. Dunque, uno stabilimento che risulterà fondamentale per i piani di espansione in questo mercato. Infatti, al riguardo, il Gruppo Volkswagen sta portando avanti un progetto che prevede l'introduzione di molti più modelli completamente elettrici negli Stati Uniti.

I MODELI SCOUT PRODOTTI IN CAROLINA DEL SUD

Ma il Gruppo tedesco non si è limitato ad annunciare la nuova fabbrica per le batterie in Canda. Infatti, ha ribadito anche il progetto legato al marchio Scout di cui abbiamo parlato diverse volte.

Attraverso questo marchio saranno lanciati sul mercato SUV e pickup elettrici pensati espressamente per i clienti americani che saranno prodotti entro la fine del 2026 in una nuova fabbrica che sarà realizzata a Columbia, nella Carolina del Sud (2 miliardi di dollari di investimenti). Si prevede una produzione annua di circa 200 mila veicoli. Il nuovo impianto canadese sarà dunque importante anche per assicurare la disponibilità di batterie per questi modelli. Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen, ha commentato:

La nostra strategia per il Nord America è una priorità chiave nel nostro piano che abbiamo definito lo scorso anno. Con le decisioni di produrre celle in Canada e i modelli Scout nella Carolina del Sud, stiamo accelerando l'esecuzione della nostra strategia per il Nord America.

Thomas Schmall, presidente di PowerCo, ha aggiunto:

La nostra gigafactory in Canada invia un messaggio forte: PowerCo è sulla buona strada per diventare un attore globale di batterie. Con l'espansione in Nord America, entreremo in un mercato chiave per la mobilità elettrica e la produzione di celle per batterie, portando avanti a pieno ritmo la nostra strategia globale per le batterie. Il Canada e l'Ontario sono partner perfetti per espandere il nostro business delle batterie, poiché condividiamo gli stessi valori di sostenibilità, responsabilità e cooperazione. Ci impegniamo a essere un partner affidabile per la gente di St. Thomas e dell'Ontario.


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Commenti

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carta_IGNica

Può essere che se la giochino.

ilariovs

Durerà almeno un mese in più dell'Italia.
Ma anche qualcosa in più.

My opinion

carta_IGNica

Non credo neanche in Australia, conoscendo gli australiani...

carta_IGNica

Vediamo quanto dura ancora la UE...

carta_IGNica

Intanto iniziano da voi.

carta_IGNica

Mi sembra giusto, U.S.A. e UK non sono più i mercati per il riferimento del green...

Il salario è solo uno dei fattori da valutare, il costo del lavoro italiano è nella media europea, ovvero circa 29 euro all'ora. Se proprio dovessero guardare i costi, aprirebbero in Bulgaria o in Romania (costo del lavoro tipo 7-8 euro all'ora), certo non in Italia. Nella fattispecie, se Volkswagen ha fatto questa scelta, ci sono sicuramente in gioco considerazioni diverse e più complesse.

Ennio

Di sto passo la Germania che si opposta insieme a capitan findus e suoi filibustieri ungheresi e polacchi…sarà quella che se lo prende prima in quel posto..

ilariovs

Insomma tutto sta andando alla grande.

In Cina si preparano a sbarcare in EU, in USA hanno l'IRA ed il più grande produttore di elettriche del mondo.

E i nostri aprono pure in Canada.

Comincio a vedere nuvoloni sopra il cielo europeo.
Ma spero di sbagliarmi.

Signor Rossi

Proprio ieri Stellantis ha dichiarato che la nuova gamma di vetture elettriche verrà prodotta in Spagna ... i spagnoli non fanno parte del club dei contrari a EURO7 ed elettriche.

JustATiredMan

Ovvio... A patte qualche caso fortuito ed estemporaneo, in europa vige la regola dell' in(_!_) tutti a vantaggio del mio paese. Solo i nostri politicanti italiani preferiscono il venderci a chi li paga meglio (Quatar-Gate docet... Infatti hanno preso una greca e un italiano)

JustATiredMan

Per l'italia, le ragioni sono molteplici, frà cui, burocrazia, burocrazia, poi burocrazia e burocrazia associata ad una buona dose di burocrazia. Poi in ordine vengono la giustizia civile e la magistratura e poi ancora la corruzione e la politica instabile, anche se questi due punti forse è la questione minore, visto che le grosse multinazionali hanno i libri paga pieni di corrotti e corruttori.

Tony bresaola

Il problema europeo é proprio questo… su tutti i temi principali non sanno mai prendere una decisione univoca…

chicco

Certo se l'Europa alla fine non prende nessuna decisione certo che le aziende te lo mettono nel didietro :) Quelle volevano i soldi per convertire le produzioni ma appena hanno visto che non sarebbe arrivati hanno cercato la strada del ricatto, poi con l'assist americano è stato un gioco da ragazzi prendere la mira e deflorarci .

chicco

Appunto l'Europa avrebbe dovuto prendere una decisione netta, invece si è fatta fregare dall'alleato americano e dalle case automobilistiche che piangono miseria. Probabilmente nel 2035 ci arriveremo con solo auto prodotte in Cina e America e Panda/Y a 18k....

Giorgio

E cosa ho detto io infatti? :D

chicco

Complimenti a tutti. All'Europa bandierina che non riesce a prendere una posizione e di conseguenza a incentivare l'industria. Alle case automobilistiche che prima dicono che sono in grado di seguire la strada elettrica, poi piangono miseria e perdita dei posti di lavoro appena vedono che non arriva un soldo ma si fiondano nel mercato appena si presenta una buona occasione.
Però, mentre le case automobiliste certo non si possono biasimare visto che devono fare business, l'Europa ha fatto l'ennesima figura di m, sottona dell'America.

L'attuale elettrico sfonderà: in Canada, alcuni Stati a trazione DEM degli USA, Australia e qualche paese sottomesso d'Europa. Il resto del Pianeta lo adotterà quando sarà sviluppato e davvero sostitutivo degli idrocarburi.

Ci chiudiamo fuori dal Mondo e con la pretesa di avere pure ragione...

Marco

il problema che si devono porre i nostri politici è perchè le aziende straniere e anche quelle italiane scelgano sempre paesi esteri per i loro investimenti e non un paese come l'italia che in teoria avrebbe parecchie persone in cerca di lavoro e salari medi tra i più bassi d'europa?sparo alcune ipotesi da ignorante in materia? burocrazia, tasse alte, burocrazia, giustizia lentaed imprevedibile , burocrazia e collegamenti ,viabilità , infrastrutture carenti?

Super Rich Vintage

E' arrivato il momento di espandersi in Nord America perchè loro incentivano le aziende. L'Europa tutto questo non l'ha capito, i politici pretendono l'elettrico senza dare niente alle aziende, anzi adesso non vogliono più l'elettrico, non si può lavorare in luoghi instabili come l'Europa. Adios!

Marco

se hanno scelto il canada e non un paese europeo avranno avuto i loro validi motivi che non sono certo simpatia o antipatia!

Tony bresaola
Giorgio

L'Europa e le aziende europee sono i primi a mettercelo nell'ano

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