
06 Dicembre 2021
Toyota lancerà un'auto elettrica dalle dimensioni poco superiori alla Corolla, in Cina, entro la fine del 2022, attraverso una collaborazione con BYD. Secondo un rapporto di Reuters, questa vettura sarà proposta ad un prezzo inferiore ai 200.000 yuan, pari a poco meno di 28.000 euro, andando a collocarsi al di sotto dei veicoli elettrici premium come la Tesla Model Y o la NIO ES6.
Un veicolo, dunque, che avrà un prezzo accessibile senza però scendere a compromessi per quanto riguarda lo spazio ed il comfort. Il rapporto mette in evidenza che Toyota potrà offrire tale vettura a questo prezzo proprio grazie alla collaborazione con BYD che fornirà le batterie. In particolare, saranno utilizzati gli accumulatori Blade di BYD che si caratterizzano per disporre di celle con una chimica del tipo LFP. Una tecnologia che assieme ad alcune soluzione tecniche sviluppate dalla società cinese, permette di ridurre sensibilmente i costi di produzione.
Questa nuova vettura dovrebbe fare la prima apparizione come concept al Salone di Pechino nell'aprile del 2022. Reuters riporta che molto probabilmente diventerà poi il secondo modello della gamma di vetture elettriche bZ del costruttore giapponese, anche se pare che sarà solamente venduta in Cina. Dovrebbe, dunque, andare ad affiancare il nuovo SUV elettrico bZ4X che è stato da poco presentato sul mercato europeo.
BYD ha lanciato ufficialmente le sue batterie Blade nel 2020. Gli accumulatori con chimica LFP (litio-ferro-fosfato) hanno diversi vantaggi e non solo di natura economica. Infatti, offrono una maggiore durata nel tempo e non utilizzano cobalto e nichel. Di contro, hanno una densità energetica inferiore e "soffrono" di più le basse temperature. Si tratta di una tecnologia che sempre più produttori stanno iniziando ad utilizzare soprattutto per via dei costi più bassi. Anche Tesla usa già le celle LFP per alcuni modelli prodotti in Cina e punta a sfruttarle maggiormente in futuro.
Recenti rapporti affermavano anche che il costruttore americano fosse interessato proprio alle batterie sviluppate da BYD. Sia Toyota e sia BYD non hanno voluto commentare il rapporto di Reuters. Va detto, comunque, che le due società stanno già collaborando da tempo. Infatti, lo scorso anno hanno costituito una joint venture proprio per lo sviluppo delle batterie.
Commenti
ahahahhaah povero loser gnurant
Da notare che gran parte dei brevetti sulle LFP sono in mani occidentali, a partire dal primo brevetto dell' Università del Texas, Austin firmato John Goodenough del 1999.
Altri brevetti sulle LFP sono in mano all'Università di Montreal, Hydro Quebec e Centro nazionale di ricerca scientifica francese.
Sembra che il brevetto dell'Università del Texas non sia valido in Cina (a meno di esportazione) e questo ha portato allo sviluppo di diverse aziende produttrici di batterie LFP proprio in Cina, in particolare CATL e BYD, ma nei prossimi anni la situazione potrebbe cambiare.
Diversi brevetti sono scaduti nel 2021 e altri scadranno nel 2022, questo dovrebbe eliminare alcuni costi di licenza (si stima sia il 3% del costo delle batterie)
Il problema è che la ricerca, in occidente, è tutta sulle spalle di pochi paesi. Se tutti noi facessimo il nostro, magari dividendoci per aree di expertise, forse saremmo tutti messi meglio. Ma no, noi continuiamo a puntare sulla storia medievale quale strumento per tirare su l'economia nazionale.
C'è speranza che le usino anche per limare il prezzo delle ibride?
Ormai in quanto a ricerca i cinesi sono spanne sopra gli occidentali (che poi anche in tempi feudali erano decisamente più evoluti, la storia si ripete)
Aia,questa notizia dimostra la progressiva perdita del primato tecnologico dei paesi occidentali. (Il Giappone fa parte dell’occidente libero, malgrado sia estremo oriente)…
Decadenza in progress