
16 Novembre 2021
Dopo aver presentato la sua nuova strategia sull'elettrico, Renault si concentra adesso su quella che prevede lo sviluppo di soluzioni Fuel Cell per la mobilità. Il Gruppo francese ha quindi illustrato maggiori dettagli sui progetti legati alla joint venture HYVIA con Plug Power, una realtà che è specializzata nel campo dell'idrogeno.
Per rispondere alle sfide della mobilità a idrogeno, è necessario proporre veicoli a celle di combustibile per tutti gli utilizzi intensivi, ma anche prendere in considerazione l’ecosistema nel suo complesso. HYVIA offre soluzioni di mobilità chiavi in mano con la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno verde nonché un’ampia gamma di veicoli commerciali. Soluzioni che rispondono alle nuove esigenze di aziende, grandi clienti, flotte ed enti pubblici, per intraprendere insieme la strada della transizione energetica.
Le attività della joint venture si concentreranno prevalentemente in Francia ma la sua offerta sarà disponibile in tutta Europa.
Secondo quanto raccontato, la joint venture proporrà elettrolizzatori, stazioni mobili di stoccaggio e, da fine 2021, stazioni di ricarica a idrogeno, assemblate a Flins, in Francia. Questa stazioni sono semplici e sicure e possono essere acquistate o noleggiate. HYVIA, il cui nome è la somma di "HY" (contrazione della parola hydrogen) e della parola latina VIA che significa strada, sfrutterà le competenze del Gruppo Renault per proporre una gamma di tre veicoli commerciali a celle di combustibile. Nello specifico, saranno offerti:
Questi veicoli dispongono di un'architettura che è stata definitiva "Dual Power", cioè sia elettrica e sia ad idrogeno. Tali mezzi sono dotati di batteria da 33 kWh, cella a combustibile da 30 kW e serbatoi con una capienza da 3 a 7 kg di idrogeno, in funzione delle versioni. L’autonomia raggiunge i 500 km: 100 km di percorrenza ottenuta grazie all’energia elettrica e il resto grazie all’idrogeno.
Per rispondere alle esigenze dei suoi clienti, HYVIA abbinerà a questa offerta i servizi di finanziamento (come il leasing delle stazioni di ricarica a idrogeno e dei veicoli) e la manutenzione a cura della rete di concessionari Renault, capillarmente diffusa in tutta Europa.
Come accennato all'inizio, il baricentro della joint ventura sarà la Francia e precisamente nelle seguenti sedi:
- Villiers Saint-Frédéric – Sede sociale e R&S: un team dedicato ha iniziato gli studi necessari per favorire l’integrazione di serie delle celle a combustibile nei veicoli, presso il centro di ingegneria e sviluppo del Gruppo Renault per i veicoli commerciali
- Flins – Processi, produzione e logistica: i lavori e gli studi per l’assemblaggio delle celle a combustibile e delle stazioni di ricarica a idrogeno si accelerano con la commercializzazione prevista a fine 2021
- Batilly – Produzione di Renault Master: lo stabilimento del Gruppo Renault di Batilly produce Master per HYVIA
- Gretz Amainvilliers - PVI (Renault Vehicle Innovation): PVI, filiale del Gruppo Renault dal 2017, prosegue l’elettrificazione di Master e consolida le sue competenze per l’integrazione delle pile a combustibile. PVI produce anche camion a idrogeno da 27 tonnellate
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Commenti
HYVIA offre soluzioni di mobilità chiavi in mano con la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno verde nonché un’ampia gamma di veicoli commerciali.
Pensare di produrre tutta l'energia che serve per il mondo solo da rinnovabili è il classico sogno utopico dei fan elettricisti. Ma pensare che le industrie petrolifere, dato anche gli elevatissimi costi estrattivi per raggiungere le sempre difficili risorse fossili, ci sguazzino guadagnando meno della metà di solo 30 anni fa è da illusi complottisti. La verità è che le società muteranno in qualcosa di ibrido e forniranno energia multilivello. Ergo niente e nulla sarà carbon free.
sai che l'energia elettrica continuera' ad essere prodotta ancora con petrolio, carbone e gas almeno per i prossimi 100 anni? che le lobby del petrolio foraggiano le iniziative delle "rinnovabili" ben sapendo che non potranno mai soppiantare il loro core business a differenza dell'energia nucleare?
A proposito, l'idrogeno potrebbe essere prodotto "a costo zero" usando direttamente l'enorme energia termica "di scarto" che produce una centrale nucleare.
Lobby del petrolio ? Forse non ti hanno detto che l'idrogeno dovrà essere obbligatoriamente "verde" perchè se no non serve a nulla. Verde vuol dire fatto per idrolisi e guarda un pò ci vuole l'energia elettrica. Ergo, per le batterie serve energia elettrica, per l'idrogeno serve energia elettrica, tutto funziona oggi con l'energia elettrica, quindi lobby del petrolio ?
Chissà se la lobby del petrolio riuscirà a vincere la battaglia dell’idrogeno. Sicuramente è sulla buona strada
L'italia sta dormendo. Tra 5 anni molti veicoli pesanti saranno a idrogeno e noi non abbiamo ancora pianificato nessuna rete di distributori.
In Germania invece hanno già cominciato a costruirli, ne hanno più di 100.