
27 Gennaio 2021
Il problema della Brexit aveva portato molti costruttori di auto che operano nel Regno Unito a mettere in dubbio le loro attività all'interno del Paese se non fosse stato trovato un accordo con l'Unione Europea. In caso di "Hard Brexit", i dazi avrebbero reso insostenibile dal punto di vista economico continuare ad operare nel Regno Unito. Tra i marchi che avevano messo in forse il loro futuro c'era Nissan.
Fortunatamente, un accordo è stato raggiunto e il costruttore giapponese ha fatto sapere che rimarrà nel Regno Unito e che manterrà aperto l'impianto a Sunderland. Vista la natura dell'accordo sulla Brexit, il marchio garantisce un impegno a lungo termine all'interno del Paese. Ma c'è anche qualcosa di più. Nissan, infatti, ha annunciato nuovi investimenti, tra cui una nuova linea di produzione per le batterie della sua elettrica Leaf. (Qui la nostra prova su strada)
Gli accumulatori da 40 kWh sono già realizzati all'interno dell'impianto inglese. Così non è, invece, per quelli da 62 kWh del modello top di gamma che vengono importati. Adesso, Nissan andrà a realizzare anche le batterie di maggiore capacità nel suo stabilimento a Sunderland. Il motivo di questa scelta deriva sempre dalla natura degli accordi sulla Brexit. Per poter importare auto nell'Unione Europea senza dazi, è necessario che le componenti siano realizzate almeno per il 55% in Unione Europea o nel Regno Unito.
Costruire tutte le batterie all'interno del suo stabilimento a Sunderland permetterà di soddisfare questo requisito e di evitare problemi di commercializzazione. La decisione di continuare ad investire in questo stabilimento avrà riflessi positivi sull'economia del territorio. L'azienda impiega circa 6 mila lavoratori in maniera diretta, e quasi 70 mila nella filiera di produzione, rendendo l'impianto di Sunderland di gran lunga il più grande nel Regno Unito. Qui sarà poi costruita anche la nuova Nissan Qashqai il cui debutto ufficiale è atteso a breve.
Commenti
La loro bilancia commerciale nei confronti dell'UE era ampiamente negativa, quindi non aveano nessun vantaggio.
Anche la bilancia commerciale dell'Italia ha un passivo di 12 miliardi ogni anno nei confronti della Germania. In pratica Germania e Cina ci risucchiano tutto il surplus commerciale che abbiamo con il resto del mondo. Quindi stare dentro un mercato senza dazi non è un vantaggio per tutti, lo è solo per alcuni.
Peccato che prima avevano i vantaggi dell'accesso al mercato ue ma senza il peso dell'euro e mo si son dati la zappa sui piedi...
Su quali basi?
Il problema della Brexit è che ora il Regno Unito farà mangiare la polvere a quel che resta del parassitario carrozzone UE.