
17 Aprile 2023
In questi giorni tiene banco l'accordo tra la Germania e l'Unione Europea sugli e-fuel. Un nuovo rapporto di Reuters racconta quali potrebbero essere i prossimi passaggi dell'intesa raggiunta, stando a quanto letto all'interno di un documento della Commissione Europea.
Secondo quanto afferma il rapporto, quando i Paesi membri approveranno la normativa sul 2035, la Commissione Europea andrà a proporre una nuova categoria di veicoli che includerà solamente le vetture alimentate da "carburanti ad emissioni zero". La Commissione andrà poi a presentare un altro regolamento che specifica in che modo queste vetture possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi del 2035.
Il tutto prenderà la forma giuridica di un "atto delegato" che è difficile da respingere da parte dei Paesi membri. Il rapporto aggiunge che se questa strada dovesse trovare comunque degli ostacoli, la Commissione, con l'obiettivo di consentire la vendita delle auto alimentate da e-fuel dopo il 2035, sceglierà un altro iter legislativo.
Il rapporto di Reuters aggiunge pure che l'Italia ha tentato, senza riuscirci, di provare a far posticipare ulteriormente il voto di martedì sulla normativa del 2035. Come sappiamo, il nostro Paese vuole anche l'inclusione dei biocarburanti ma da questo punto di vista non c'è stato nulla da fare.
Infatti, Il Sole 24 Ore riporta che gli ambasciatori degli Stati presso l’UE hanno approvato l'ordine del giorno della riunione di domani dei ministri dell'Energia. L'Italia aveva chiesto il rinvio del voto per approfondire i dettagli dell'accordo tra UE e Germania che cambia le condizioni del contesto della normativa sul 2035. Richiesta che, però, non è stata accolta.
Inoltre, già in mattinata un funzionario dell'Unione Europea aveva ribadito ancora una volta che il regolamento sulle emissioni di CO2 non sarebbe stato più aperto.
Il regolamento sulle emissioni CO2 delle auto non sarà riaperto e questa è la base per procedere eventualmente con la decisione.
A quanto pare, sembra tramontare ogni possibilità, almeno per ora, per l'Italia di arrivare ad includere anche i biocarburanti nel regolamento. Domani 28 marzo, dunque, si deciderà ufficialmente il futuro dell'auto in Europa che a questo punto sarà elettrica, ad idrogeno ed alimentata solamente da e-fuel dopo il 2035.
Tuttavia, ci vorrà comunque del tempo per arrivare a definire tutti gli standard relativi agli e-fuel ed è all'interno di questo lavoro dei prossimi mesi che l'Italia potrebbe inserirsi per provare a rilanciare i biocarburanti, anche se le possibilità sono limitate. Comunque, sulla posizione italiana, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha commentato:
Stiamo tentando di discutere per avere un'apertura, vedremo. Domani sono a Bruxelles. Se parliamo di decarbonizzazione rispetto agli e-fuel, che ci saranno tra dieci anni, noi abbiamo i biocarburanti che ci sono subito. E' il caso di fare un ragionamento complessivo su quanto emettono e quanto hanno assorbito nella fase precedente visto che usano vegetali. Non possiamo consegnare alla Germania il monopolio degli e-fuel così come dobbiamo stare con il piede dentro il sistema del nucleare che non possiamo consegnare totalmente alla Francia.
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Commenti
Hehe buontempone
Anch'io sono favorevole all'elettrico ma forse più per le utilitarie, per le auto principali credo sia ancora meglio un ibrido plugin per almeno 10 anni salvo rivoluzioni.
In ogni caso appena riesco inizio con il fotovoltaico e poi si vedrà
Nessuno ci vieta di vendere biofuel e di aumentarne la % nella benzina, anche per legge. Se vogliono spingerlo, lo faranno.
Con le economie di scala potrebbe scendere di prezzo. Al momento il problema sembra essere la disponibilità.
Detto ciò, i target al 2035 sono stati concordati anche con l'Italia. La narrativa italiana del "noi non volevamo" cozza con i voti al parlamento europeo degli ultimi anni.
Infine, solo per ricordarlo, qualunque combustibile bruciato è tossico. La concentrazione di ossidi di azoto in città causa un buon numero di vittime, oltre a innumerevoli patologie. Ossia costi sanitari.
Io sono favorevole alle elettriche perché portano praticamente a zero tutti gli inquinanti, eccetto un po di CO2 dalla produzione della batteria. Anche questa però pian piano potrà essere portata a emissioni zero o infinitesime
Non è che non esiste ma è molto più indietro ed è molto energivora quindi difficilmente si potrà alimentare solo da fonti rinnovabili.
Ma perchè tutto deve essere "la via" i biofuel che già sono il 10% del carburante in commercio, aumentando la percentuale (non oso immaginare le alghe nel serbatoio) si riduce l'inquinamento di tutto il parco circolante, poi ci sono le ibride plug in che con elettrico + bio fuel sarebbero una soluzione abbastanza immediata.
Poi perchè no un mix tra bio ed e fuel se si potesse fare non sarebbe male
Ma la tecnologia che non esiste che dici tu sarebbero gli efuel?
Cmq, non è che i biocarburanti potranno sfamare la nostra sete di carburante.
Sul principio posso anche essere d'accordo con te, ma sulla scala ne gli efuel ne i biocarburanti ci porteranno dove serve. Purtroppo aggiungo, perché sarebbe tutto più facile
Ovviamente il soggetto erano le carote...
Sicuramente non sotto
Perché, il dorso è troppo scomodo e ti ci vuoi sedere sopra?
Se vogliamo essere precisi nulla rientra nel concetto di emissioni 0, a me sembra che una tecnologia esistente che permette una riduzione consistente della co2 e che funziona con tutti i veicoli esistenti (quindi non bisogna consumare risorse e co2 per produrne di nuovi) sia un'ottimo risultato rispetto ad una tecnologia che ancora non esiste, che probabilmente richiederà motori specifici ed è talmente energivora che sicuramente richiederà il nucleare per funzionare a regime.
Come al solito leggono i dati in base agli interessi e quindi rientra nei parametri quello che fa comodo
No, I biocarburanti non sono a CO2 zero nonostante provengano da olii vegetali.
Eni per dire ne ha importati da Angola, Kenia e Indonesia.
Si stima che l'abbattimento di CO2 sia fra il 70 e il 90%.
Naturalmente possono migliorare, ma al momento non rientrano nella definizione di zero CO2.
Naa, troppo scomodo. Tocca portasse le carote appresso
Estiqaatsi? Vai pure a dorso di somaro se ti fa piacere
Cambierò solo quando la mia auto esalerà l'ultimo respiro e se non si possa acquistare un'auto non elettrica.
Le batterie LFP possono benissimo essere caricate spesso con la ricarica rapida. E comunque, come per tutte le cose, ci sarà chi può usare le auto elettriche con profitto fin da subito e chi farà meglio ad aspettare che arrivino batterie migliori, in dodici anni fai in tempo a cambiare più di un'auto
Magari anche nel deserto, se serve da storage per l'energia fotovoltaica...
http://valhalla.cl/espejo-de-tarapaca/
Io sono uno? Ma tu le hai viste le città o sei chiuso da tutta la vita in campagna? Ci sono quartieri di svariati km quadrati con SOLO palazzi e molti dei quali non hanno garage e spazi privati. Ancor peggio nelle grandi città. La ricarica rapida la puoi usare una volta, due, non puoi usarla regolarmente altrimenti la batteria ti muore in pochi mesi. E poi non saranno certamente sufficienti. Se non cominciano i comuni ad organizzarsi, il 2035 è vicino.
e l'idroelettrico lo costruisci ovunque, perisno in pianura padana giusto ?
Chissà perché tutti quelli contrari alle auto elettriche non hanno il garage... Vai dai punti di ricarica rapida, entro il 2035 ce ne saranno anche vicino a casa tua. E comunque tu sei uno, per "fare un flop storico" non basti
Se non li mettono sotto casa mia, visto che non ho un garage e parcheggio in strada e come me sotto casa di decine di milioni di italiani, sarà un flop storico.
E la benzina costerà sempre meno...
Ma secondo te "geneticamente" chi avrebbe mai avuto il coraggio di andare in giro in monopattino qualche decina d'anni fa? Sarebbe passato per un ragazzino scappato dal parco giochi, no? La volontà del governo fa solo ridere, questi sono avvenimenti che stanno cambiando il mondo sotto il nostro naso, impossibile ancorarsi al passato
come dire... che domani la pizza passa di moda e nessuno la mangia più.
Certi modi di ragionare se li porta o dietro geneticamente...
secondo me, le cose andranno così... non c'è volontà da prte del governo di cambiare le cose ed il bello è che non stanno facendo NULLA per far in modo che cambino... quindi puoi volere anche la macchina volante ma se non ci sono le infrastrutture ciao.
I ragazzini di 18 anni vogliono essere "cool", se un domani venisse di moda non avere l'auto non l'avrebbero, semplice
La "cultura italiana" è roba da boomerissimi, e le infrastrutture se si diffondessero le auto a guida autonoma sarebbero molto meno stressate di oggi. Pensa solo a quanto intralciano il traffico quelli che girano a 10 all'ora per cercare parcheggio, non ne avrebbero più bisogno
Non sono molto d'accordo.
ma tu gia sei arrivato nella fantascienza per la cultura e le infrastrutture italiane.
come dire che non ci saranno più partite di pallone.
Stai parlando di italiani che si indebitano per le macchine pur di averle di proprietà.
fattibile il tuo concetto ma non prima di 50 anni.
Proprio un concetto culturale... se il concetto cambierà i garage saranno belli che ripagati e strapagati.
non capisco sta fissa dei carburanti sintetici e biocarburanti non è che dal 2035 ci sarà anche il bando della benzina o diesel visto che ci saranno ancora molti autoveicoli a combustione che gireranno...
Metti che invece si diffondano le auto a guida autonoma in grado di andarsi a ricaricare da sole, sai quanto gliene fregherà alla gente di avere un box? Anzi, capace che non gli fregherà nemmeno più niente di avere un'auto di proprietà, i "robotaxi" potrebbero costare molto meno e sarebbero sempre a disposizione
Sicuro, sei un ingegnere pure tu, siete colleghi... Anzi, vai dal tuo datore di lavoro e chiedigli di avere uno stipendio pari al suo, tanto hai la stessa qualifica!
Evidentemente, caro il mio "ingegnere", hai studiato talmente poco e male da non capire cosa voglia dire essere in una rete, e credi che ognuno debba stoccarsi l'energia che produce in proprio per far funzionare la propria auto elettrica e la propria illuminazione. Se sei in una rete la tua corrente non la "stocchi", la metti a disposizione di chi ne ha bisogno in quel momento, starà poi al gestore ridurre la produzione di quelle centrali che possono essere parzializzate facilmente, ad esempio le idroelettriche, o al limite "ricaricarle" portando di nuovo in quota l'acqua che si è fatta scendere prima
Se aspetti alla finestra che arrivino sotto casa tua non so quando le vedrai, ma i punti di ricarica in Italia li stanno mettendo:
https://www.ilsole24ore.com/art/ricarica-auto-elettrica-italia-crescono-punti-dove-caricare-AEcsvzjC
Peccato per te che anche io sia un ingegnere e sono anni che ripeto che il solare va montato direttamente sui tetti delle case e il rinnovabile senza stoccaggio efficiente non va da nessuna parte , aumentare la sola produzione non basta
Invece di fissarsi con i biocarburanti, basta spostare l'attenzione sui sintetici anche in Italia. Però capiamo che ci sono interessi in campo, visto che ENI ha i brevetti sui biocarburanti e vorrebbe fare soldi ;-) Gli interessi delle aziende prima
A quanto pare è così, nelle città di colonnine io non ne vedo, sono per lo più in autostrada o le colonnine Tesla in posti sperduti vicino ai caselli autostradali.
Immaginando efuel venduti a 3€/l e funzionanti con auto endotermiche già in produzione oggi (come doevrebbe essere), saranno probabilmente la soluzione per tenere in vita i mezzi di chi non deve fare tanti km e l'auto ce l'ha da tanto (magari un pensionato) che la comprerà nei prossimi 5-6 anni.
Gli e-fuel possiamo non contarli.
Copriranno percentuali molto basse e riguarderanno solo auto nuove.
Più che altro molti si terranno la vecchia auto il più possibile in attesa di BEV più economiche.
Sono d'accordo.
Ho anche scritto una castroneria perché data la regola che ammette gli efuel dopo il 2035 non possiamo sapere cosa con precisione cosa avverrà.
Se non fosse stata la vecchia regola "solo elettriche dopo il 2035" non ci sarebbero stati dubbi (visto che tutte le auto aziendali post 2030 sarebbero state BEV, immettendo sul mercato milioni di veicoli nuovi a batteria).
Come è oggi ogni previsione è davvero ostica (visto che gli efuel sono del tutto immaturi e imprevedibili).
Intanto sono 6 in una buona percentuale di aree.
E la cosa è in espansione costante e rapida.
IMHO al 2035 saremo ben lontani dal 50% del circolante in BEV, forse inizierà un po' di diffusione causa obbligo.
Comunque, davvero, nei tratti autostrade per l'Italia stanno davvero procedendo bene, in città e, soprattutto, fuori da queste invece ho dubbi grossi come il digital divide.
Quando avremo una decina di colonnine per ciascuna area di sosta saremo tecnicamente pronti ad un uso "normale".
Poi bisognerà moltiplicare il tutto per 2 o 3 in funzione del 2035 (quando il 50% del circolante ne avrà bisogno).
L'Italia ha una superficie molto minore di Francia e Germania, quindi forse è addirittura più favorevole.
Io proverei così:
- [colonnine > 100kW in autostrada] = 10 punti
- [colonnine > 50kW] = punti 5
- [colonnine < 50kW] = punti 1
Sommerei i punti totali e li dividerei per il KM2 di territorio.
Dipende.
I supercharger Sono subito fuori.
FreeToX è in autostrada.
In A13 sono ad autogrill alterni, ma stanno ho visto lavori per averne di più.
Letteralmente colonnine ogni 100km o meno.
Ma si parla proprio di colonnine in autostrada o nei pressi dell'autostrada?
Perché io li vedo quasi sempre "nei pressi".
Io personalmente non sono MAI andato fuori dall'autostrada a fare benzina durante un viaggio, pretendo che avvenga altrettanto con le colonnine elettriche.
I 15 minuti che perdo per arrivare alle colonnine, sommati ai 30 minuti necessari alla ricarica, sono del tutto inutili.
SuperCharger Tesla in autostrada conosco quelli di Dorno (sulla Milano-Genova) ad esempio ma la gran parte è fuori.
Sarebbe bene che per ogni pompa di benzina in autostrada ci fossero almeno 1 colonnina ( e a tendere almeno 5-6, visto che la ricarica richiede 10 volte il tempo di un pieno).
Magari faceva un test per dimostrare che un certo tratto di strada si percorre nello stesso tempo.
Test riuscito! XD
Nel tratto Firenze-Padova, sorprendentemente bene.
Tra Free To X e supercharger (per chi ha Tesla), si va decisamente bene.
Sabato ho passato una model s che è andata a caricare al suc di campi Bisenzio.
Prima di Bologna mi aveva già risorpassato.
Non commento il fatto che abbia infranto ogni limite di velocità, tanto era targa svizzera, paga pantalone.
Ni...
Nel senso che un box auto non dovrebbe essere la condicio sine qua non per possedere una BEV, quindi trovo altrettanto importanti gli altri punti di rifornimento energetico.
Ma il senso iniziale era che un rapporto diretto tra BEV/colonnine che indica un paese europeo con una delle minori percentuali di diffusione di veicoli elettrici, come uno dei migliori per ciò che concerne l'infrastruttura per la loro ricarica è quantomeno bizzarro.
Quindi mi viene da pensare che quel rapporto non rappresenti al meglio la situazione reale della distribuzione di colonnine.
Se vogliamo fare paragoni a mio avviso più sensati sull'infrastruttura di ricarica tra paesi differenti è un valore più attendibile un rapporto colonnine/Km2
Ok, avevo letto ma prima che aggiornassi la pagina era "sopra" quindi pensavo ti riferissi ad altro.
Mi pare riprende il concetto che chiedevo di chiarire ad @an-cic a cui non ho letto replica.
Quando potrà immagino dia una risposta su come la valuta lui dal suo punto di vista..
Eggià, stai a vedere che il responsabile strategia di sistema (sarebbe un top manager, altro che semplice "ingegnere") sta copiando quello che dicevi tu nel 2017... Se l'articolo è interessante allora leggilo, non limitarti a guardare il filmato:
Articolo interessante e molto bello specie l'intervista all' ingegnere di Terna che propone soluzione che io propongo dal 2017 ( fotovoltaico sui tetti e stoccaggio) ma come al solito è tutto teorico, poi nella realtà che succederà in Ita(g)lia ? Gia mi immagino le risse di condominio per installare il fotovoltaico sul tetto e le spese di manutenzione, in più tutti parlano di stoccaggio ma nella realtà nessuno ha ancora proposto un concept decente e di larga scala, sono tutte soluzioni su piccola scala o teoriche, se il sistema di stoccaggio è inneficiente crolla tutto.
ti riporto il post che ho fatto qui sotto che risponde alla tua domanda :
Peccato che le pure ev circolanti in Italia sono circa 200 mila, circa 900 mila in Germania come in Uk e circa 600 mila in Francia.
Quindi in rapporto se negli altri paesi circolava lo stesso numero di Ev italici si avrebbero in Germania/UK circa 36/auto, circa 33/auto in Francia. Eh.. si siamo avanti.
Non leggo tutti i commenti, leggo gli articoli. Potresti rispiegarlo?