
16 Marzo 2023
Il progetto della fabbrica delle batterie di Italvolt a Scarmagno sta affrontando alcune nuove problematiche che potrebbero portare l'azienda anche a scegliere un luogo differente per la costruzione dello stabilimento. A parlare di queste difficoltà con alcune testate giornalistiche italiane, direttamente il numero uno della società Lars Carlstrom.
Secondo quanto raccontato agli organi di stampa, negli ultimi tempi sarebbe emerso un problema di natura tecnica che riguarderebbe la rete elettrica dell'area scelta che non sarebbe adeguata per la fabbrica che dovrebbe essere costruita.
Ci siamo accorti solo adesso che nell'area industriale c'è un problema di approvvigionamento elettrico insufficiente ad alimentare una Gigafactory da 45 GWh. Abbiamo chiesto a Terna, il gestore nazionale della Rete, di investire per risolverlo: ci hanno risposto che ci vogliono 4 anni. Se i tempi sono questi saremo costretti a fare l'impianto altrove, non possiamo attendere oltre.
Il progetto di realizzare la fabbrica, comunque, va avanti. Lars Carlstrom, al riguardo, fa sapere che tra qualche settimana svelerà il nome di un grande investitore estero. Se l'impianto non nascerà nell'ex area Olivetti di Scarmagno, sarà realizzato altrove, comunque sempre in Piemonte.
Tra qualche settimana svelerò il nome di un grande investitore estero che vuole scommettere sulla mia Gigafactory. Ci sono diverse centinaia di milioni sul piatto. Se l'impianto non nascerà a Scarmagno lo faremo altrove ma sempre in Piemonte. Ho già individuato il sito alternativo e sto pensando ad un'altra regione per una seconda fabbrica.
Proprio a seguito della scoperta di questi problemi con la rete elettrica nel sito di Scarmagno, Italvolt non ha esercitato il diritto di prelazione per l'acquisto dell'area dell'ex polo Olivetti. I 4 anni preventivati da Terna sono troppi visto che nei piani, la fabbrica delle batterie dovrebbe entrare in funzione nel 2025.
L'azienda, dunque, forse anche spinta da alcune ulteriori motivazioni (si parla di alti costi per la bonifica del sito), ha iniziato nuovamente a guardarsi in giro nel caso fosse davvero necessario trovare un sito alternativo. La volontà di continuare a Scarmagno c'è ma Lars Carlstrom chiede "più supporto". E parlando di finanziamenti, il manager ha fatto sapere di non aver chiesto contributi pubblici anche se progetti del genere necessitano del supporto di tutti.
Lars Carlstrom ha poi parlato del caso Britishvolt, azienda che ha creato e che ora è in fallimento. Caso che aveva sollevato dubbi sulla sorte di Italvolt. Il manager ha evidenziato di aver lasciato Britishvolt già da diversi anni non condividendo le scelte degli altri soci. L'azienda, infatti, aveva deciso di assumere già centinaia di dipendenti, operazione, secondo Carlstrom, senza motivo che ha reso insostenibile il progetto.
Le dichiarizoni sulle "problematiche" elettriche hanno, ovviamente, allarmato comuni e sindacati che mostrandosi molto perplessi, hanno chiesto all'azienda garanzie sugli investimenti promessi. A questo punto non rimane che attendere novità sul progetto di Italvolt per capire come andrà avanti.
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Commenti
Ignorante... Ma almeno capisci quello che viene scritto? Spoiler: NO
Io ho parlato appunto di produzione di energia delle centrali nucleari poichè ho letto male: con che unità la valuti tu?
Che ignoranza.
Non riesci neppure a copiare 3 lettere correttamente, figuriamoci capire il significato.
Non sono 45 GW, ma 45 GWh l’anno.
Non è una potenza, ma la capacità delle batterie prodotte in un anno.
....ahhahaha
Mi chiedo quale disadattato indichi un sito senza accertarsi se avrà a disposizione l'energia che gli serve. La prima cosa che si fa è capire se ci sono le infrastrutture adatte come strade, fogne, energia ecc.
In effetti ho frainteso quanto indicato nell'articolo. Ma non l'unità di misura che ho scritto correttamente...
Da una parte , pur vivendo all'estero , sarei contento per l'Italia se questa piccola cosa andasse per il verso giusto .
Dall'altra , riporto quanto citato in diversi articoli online ad agosto 2022 :
" ...Italvolt ha già avviato numerose collaborazioni...il collegamento alla rete elettrica..... applicazioni relativi alle nuove tecnologie delle batterie e sul riciclaggio dei materiali, argomento cruciale per gli ambientalisti...".
Ora si scopre che , il collegamento alla rete elettrica lo dovrebbe fare Terna ( non citata precedentemente e alla quale, evidentemente, in quasi 2 anni non hanno mai chiesto un parere , un cenno, un gesto ) e che hanno avviato collaborazioni per risolvere problemi complessi e costosi di riciclo delle batterie e dei materiali per i prossimi decenni ma che non hanno soldi per bonificare da qualche "semplice" materiale ( sara' amianto ?) 2 palazzine ( perchè avevano detto che dovevano distruggere quasi tutto tranne 2 edifici ) ?
Poi , questo stabilimento servirebbe per la produzione di 550 mila auto elettriche , ma in Italia ne hanno prodotte intorno alle 500 mila ( ice e bev ...) . Non contenti , pare che ne vogliano aprire un altro .
Non so. Tifo perchè vada bene , ma sento puzza di bruciato ad ogni angolo ...
Niente, non riesci neppure a distinguere i Wh dai W, l'energia dalla potenza.
45 GWh è la capacità annua delle batterie prodotte, capacità sufficiente per 600/700 mila auto l'anno.
L'Italia consuma 300 TWh l'anno, 300 mila GWh l'anno.
Lars Carlstrom: "Abbiamo chiesto a Terna, il gestore nazionale della Rete, di investire per risolverlo"
(discorso fra manager Terna "ma chi è? Quello di BritishVolt?? Si!...Digli che ci vogliono anni!)
Terna: "ci vogliono 4 anni."
Mi sembra un grande venditore di fumo..
200 milioni, e non erano di chi ci credeva, erano dei contribuenti.
Gli incentivi europei inevitabilmente attirano questo tipo di investitori.
La speranza è l'ultima a morire.
Puzzava di scam fino all'inizio
Vogliamo scommettere che con la storia di cercare un nuovo sito, riuscirà a spillare altre decine di milioni ai ignari o si dice ignoranti investitori.
Credo che con la Britishvolt abbia fregato almeno un 100 milioni a chi ci credeva ...
Bon! Tutti a Grugliasco!
ma prima, uscita Debouché, tappa al ristorante "il Bàlùbìno".
Ci va anche Puff Daddy , in moto
Visto che li conosci dicci quali stabilimenti piemontesi sono stati chiusi
Proprio 3 giorni fa, sull'articolo che riguarda StoreDot e le batterie 100in5 (100 miglia in 5 minuti), avevo scritto che il loro accordo con Italvolt non lo vedevo come una cosa positiva, vista la fine fatta da Britishvolt. Ed eccoci qua. Ancora in ricerca di una location per mettere in piedi la fuffa.
Ma la sapete la differenza tra W e Wh?
Qui si parla di batterie per 45 GWh/anno prodotte dalla fabbrica, non GW consumati dalla fabbrica!
In effetti...
45GW è la disponibilità nucleare francese prevista da RTE entro la fine di gennaio.
Cioè sarebbe la produzione di un mese delle centrali nucleari francesi se non ho frainteso io:
https://ageei.eu/rte-il-rischio-dellapprovvigionamento-energetico-invernale-francese-ridotto-a-medio/
Spero non ci siano fondi publici per questo progetto…
"Ci siamo accorti solo adesso"
da notare che nell'articolo su Britishvolt gli utenti si chiedevano quando sarebbe uscito quello su Italvolt
io ci spero ma dubito fortemente
non l'avrei mai detto...
ma non faranno nulla sono fuffa i progetti di sto tizio
Basta che si faccia e sempre in Italia.
Che strano! Non mi aspettavo che uscisse qualche "problema non dovuto a loro"!
Più probabilmente non verrà mai fatto nulla.
Insomma prima del 2027 non entrerà in funzione
ma uan fabbrica viene progettata anche in base al terreno, ai collegamenti stradali ecc. qui c'è un render che va bene per questo sito e sicuramente non andrà bene per un sito diverso.
sono sicuramente stati già spesi milioni di € per buttarli nel c€sso.
Il mondo è pieno di sciocchi o si dice fessi ... io li chiamerei KKOGLIONI ... tutta gente ignorante che non è manco capace d’utilizzare GOOGLE. Il caro Lars da anni è noto per fregare i soldi alla gente, dico solo SAAB e Britishvolt ...
Lars Carlstrom come suo solito si sarà fregato qualche decina di milioni e adesso dice bye bye ai fessi che ci hanno creduto, raccontandogli la frottola che c’è un problema con il contatore della luce ...
Un po' di pale eoliche qui e lì, pannelli solari e qualche migliaio di criceti che corrono sui rulli ed il problema dovrebbe essere risolto,
Roba da far impallIdIre anche Doc e la DeLorean! ;)
Vero in parte in quanto sono, appunto, ancora in fase di studio ed analisi della fattibilità. Discorso diverso se se ne fossero accorto a lavori già iniziati.
"L'azienda, infatti, aveva deciso di assumere già centinaia di dipendenti", noi vogliamo solo prendere stagisti, per quello che veniamo in italia!
mi chiedo come faccia il mondo ad andare avanti con persone di questo calibro.
devono costruire una fabbrica di batterie e solo ora si accorgono di avere problemi con la linea elettrica.
un po' come se la uliveto avesse deciso di fare una fabbrica di bottiglie d'acqua in mezzo al deserto e di accorgersi solo dopo anni che nel deserto c'è un problema di acqua
possono chiedere a Stellantis parte di uno ex-stabilimento FIAT di Torino e dintorni, lì non credo abbiano problemi del genere
E lo è, bello mio. Lo è.
45GWh ???????????????????????????????????
cosa devono farci lì dentro , prove di nuovi reattori nucleari a fusione?
Considerato che il 90 %del materiale arriva già trattato da fuori, e queste fabbriche alla fine assemblano i vari pezzi, quanta corrente vuoi che consumino, sarà al pari al massimo di uno stabilimento della fiat...
sembra una scusa bella e buona per farsi dare soldi ....
Epoca in cui ciarlatani e truffatori prosperano che manco nel Medio Evo
E noi ci crediamo...
Il problema di italvolt si chiama Lars Carlstrom
Ma quando mai, con tutte le fonti energetiche green che ci sono a disposizione dovrebbe essere impossibile avere problemi
ahahahaha chi ben comincia... ahahaahha