
27 Giugno 2022
Il piano di Britishvolt era molto ambizioso. Grazie ad investimento complessivo di 3,8 miliardi di sterline, sarebbe stata creata una grande fabbrica per le batterie nel Regno Unito che avrebbe dato lavoro a 3.000 persone, 8.000 considerando l'indotto. Un'operazione sostenuta anche dal Governo inglese che considerava la nuova fabbrica un'opportunità per sostenere la produzione di auto elettriche nel Paese.
Progetto che, però, è naufragato visto che l'azienda è ad un passo dal fallimento. Britishvolt, infatti, ha avviato una procedura per chiedere l'amministrazione controllata. Come ulteriore passo, la società ha licenziato la maggior parte dei suoi 232 dipendenti che sono stati informati nel corso di una riunione del personale.
Che Britishvolt avesse problemi era noto da tempo. La società, infatti, non era stata in grado di trovare investitori per sostenere la realizzazione del progetto. Ricordiamo che la fabbrica per le batterie sarebbe dovuta sorgere a Blyth, nel Northumberland. Una volta a regime, avrebbe avuto una capacità produttiva di 38 GWh all'anno.
Lo scorso anno, Britishvolt aveva chiesto al Governo di anticipare 30 milioni di sterline delle 100 milioni di sterline promesse, ma dal Governo era arrivata una risposta negativa in quanto la società non aveva raggiunto gli obiettivi promessi.
Nonostante le collaborazioni avviate con Glencore, Siemens e Pininfarina che avrebbe dovuto progettare la fabbrica e gli accordi con le case automobilistiche inglesi Aston Martin e Lotus, il progetto si è fermato. Prima di presentare istanza di amministrazione controllata, sono state rifiutate anche alcune opzioni di vendita, giudicate non valide.
Il Governo, comunque, rimane fiducioso che la fabbrica possa in qualche modo essere costruita. Bisognerà vedere se si riuscirà a trovare un investitore intenzionato a rilevare il tutto e a portare avanti il progetto originale. Il Regno Unito, infatti, secondo alcuni analisti, ha bisogno di diverse fabbriche per le batterie per sostenere il settore automotive del Paese.
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Commenti
6 giorni!!!!
Non lo deve dire a me ... lo deve dire alla VW , che se continua ad investire, evidentemente avra' potuto provare almeno quei prototipi ...
Quanto tempo prima di analoga notizia per Italvolt?
Non me farei una questione di Brexit .
Silk Faw in Italia ?
Non metterei la mano sul fuoco neanche per QuantumScape, pero' mi risulta che dei prototipi da dare in prova a VW li abbiano fatti ...
Ormai alcuni danno colpa alla Brexit anche se piove ...
Anche se la fabbrica venisse costruita sarebbe comunque una truffa.
Uno stabilimento che costa 100 milioni dicono che vale un miliardo. Lo fanno costruire da una azienda compiacente pagandolo un miliardo. Così si prendono 200 milioni di finanziamenti pubblici. Poi se li spartiscono tra loro in un paradiso fiscale.
Il risultato è che i contribuenti hanno pagato 200 milioni per uno stabilimento che vale 100 milioni.
Attendere il crack per capire che è una truffa non va bene.
Se non vuoi sprecare i soldi pubblici bisogna capirlo prima che sono TUTTE truffe. L'obiettivo è sempre lo stesso: intascarsi i finanziamenti pubblici.
Vale anche per il famoso prenditore con tanti adepti.
Prendono i soldi pubblici e scappano. Come era prevedibile.
Qui ci sono in molti ad applaudire questi prenditori ed è anche colpa loro se i soldi pubblici vengono regalati a questi truffatori.
Lars Carlstrom è stato condannato in Svezia per frode fiscale e bancarotta fraudolenta, se non sbaglio. Italvolt mi è sempre sembrata fuffa all'ennesima potenza, tutta rendering, immagini e proclami, ma niente di concreto da parte di gente nemmeno competente nel settore delle batterie
Fallimento annunciato.
Chissà quante aziende del genere, che hanno stretto partnership con i costruttori di auto, sopravviveranno abbastanza da diventare veri e propri fornitori di batterie.
Qui c'è il rischio che come investitore arrivi il solito cinese ampliando ancora la campagna di acquisizioni cinesi in ogni ambito.
Peccato, c'era tanto lavoro dietro i render dei palazzi
Concordo solo se per "le iene" intendi gli animali.
Hanno fatto Dietrovolt...si salvi chi può
peccato non essere quello e restare tra quelli che invece hanno pagato!!! :(
Qui siamo al fenomeno Ecat (o in generale anche le rinnovabili) dove per quanto una cosa fosse una palese, assurda e sfacciata bufala, riesce a trovare spazio, consenso e credito sulla stampa. I politici poi non è che siano proprio intelligenti, furbi magari, ma intelligenti non proprio (tipo i miei compaesani fiorentini. C'è nato uno intelligente 500 anni fa ed ancora se ne parla, ma la media è da menec---
non con il botto, ma tutti "i fochi di san giovanni") per cui si basano su quello che leggono e dato che i soldi non sono loro, al netto di bustarelle, staccano assegni.
Cosa che rafforza la dabbenaggi-e della stampa
'in qualche modo essere costruita' LOL
Trovare investitori, dopo la brexit, campacavallo.
In realtà il CDA di Britishvot ha fatto i conti leggendo HDBlog.
Hanno quindi scoperto che entro pochissimo il costo delle batterie sarebbe crollato e da ciò hanno capito che non rientravano dell'investimento...
Dovrebbe arrivare una lettera di ringraziamento dal CDA ad alcuni HDutenti ;-)
Che é poi lo stesso fondatore di Britishvolt...
Lars Carlstrom dovrebbe stare dietro le sbarre ma riesce a trovare fessi a cui prelevare soldi ogni volta!
Dovrebbero mandare le Iene!
Possono sempre ancora investire i loro soldi in Italvolt! :P
Ma non so se sia un investimento...
In questi "affari" c'è sempre uno che poi abbandona con un paio di miliardi in più in banca...
vedremo italvolt...