
Auto 14 Mag
Il G7 a guida britannica si è aperto oggi in Cornovaglia e terminerà il 13 giugno. Uno dei punti più importanti è quello del cambiamento climatico. L'orientamento generale è che siano necessarie azioni urgenti per arrivare a salvaguardare il Pianeta. Importante, in tal senso, sarà la presenza di Biden che dopo l'uscita di scena di Trump punta ad una linea comune con l'Europa su come affrontare i problemi ambientali. E parlando di ambiente non si può non pensare ai trasporti e alla necessità di ridurre le emissioni inquinanti di questo settore.
A quanto riporta Bloomberg, i leader politici starebbero valutando una serie di misure più ambiziose per arrivare alla riduzione delle emissioni. In particolare, si starebbe discutendo di arrivare a fissare una data per limitare fortemente le vendite delle vetture tradizionali. Secondo una proposta contenuta in un documento visionato direttamente da Bloomberg, i Paesi del G7 si impegnerebbero a fare in modo che la maggior parte delle vendite delle auto nuove entro il 2030 o prima non riguardino più modelli benzina e diesel. I Paesi sarebbero però divisi su quanto specifiche dovrebbero essere queste misure.
Nulla è stato deciso (è ancora tutto a livello di bozza) ma fissare un obiettivo simile sarebbe importante perché rappresenterebbe un punto di svolta negli sforzi per ridurre il consumo globale di petrolio e diminuire le emissioni inquinanti. Se si arriverà ad un accordo, probabilmente sarà di compromesso perché rendere la trasformazione del settore auto troppo rapida potrebbe avere delle importanti ripercussioni negative sul fronte industriale e quindi economico.
Un portavoce del Governo americano non ha voluto commentare queste indiscrezioni, limitandosi a dire che Biden crede molto negli investimenti nel settore della mobilità elettrica. Tuttavia, l'attuale piano di elettrificazione del Governo non include alcuna data per lo stop della vendita dei modelli endotermici.
Solo il Regno Unito che ospita il G7 ha già deciso che dal 2030 non si venderanno più veicoli benzina e diesel (i modelli ibridi sino al 2035) all'interno del Paese. Difficile pensare che i Governi degli altri Paesi del G7 possano prendere questa stessa "drastica" decisione. Vedremo cosa emergerà da questo importante appuntamento politico. Il fatto comunque che si inizia a parlare a questo livello della fine delle auto a combustione è un segnale importante. Non rimane che attendere le conclusioni di questo vertice.
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Commenti
Stai parlando di teleriscaldamento come fosse un esperimento mentre è già usato da almeno 2 milioni di persone (parlo dlel'Italia, all'estero molte di più).
Chi vive in un quartiere non servito non può averlo ed è l'unico motivo per cui non lo ha.
Mai visto nessun guasto al teleriscaldameno in 9 anni.
C'era uno che parlava di teleriscaldamento proprio qui sul blog... Quando hanno fatto dei lavori sono rimasti tutti senza riscaldamento .. si sono salvati con la pompa di calore .. che non tutti potrebbero avere
La manite non la fai a casa tua ma cmq la fai in centrale .. e la paghi giusto ?! O è gratis ...
Ripeto parlo per esperienza diretta ... Il quartiere della mia città ha dovuto fare casino per sistemare incasini di comune e gestore
Le bollette meno care dubito che le abbiano promesse: sono investimenti molto costosi da avviare. Però dal punto di vista dell'efficienza e dell'ambiente c'è un grosso guadagno.
La manutenzione la fa l'ente gestore, tu non devi chiamare nessun tecnico, né farti rilasciare la certificazione sui fumi, quindi è più comodo.
Il teleriscaldamento è attivo da 10-15 anni in molte città, non c'è nulla da sperimentare. Funziona bene e lo vorrebbero tutti nel proprio quartiere, non arriva perché c'è carenza di investimenti, come sempre avviene in Italia.
Si preferisce pagare la gente per starsene a casa, così poi votano il pollitico.
Non c'è bisogno della spiegazione, grazie cmq ....
Come ho detto, un intero nuovo quartiere della città dove abito ha sperimentato il teleriscaldamento.
Le promesse erano bollette meno care e nessun problema di caldaie ecc.
Il risultato è bollette ugualmente care, al pari di un appartamento con caldaia.
La manutenzione la paghi perché la centrale ha bisogno di manutenzione.
Il primo anno un disastro causa problema nuovo impianto e capitava che il quartiere rimanesse senza riscaldamento.
Tutto questo a fronte di un costo al mq iniziale più alto
Il teleriscaldamento funziona con una centrale elettrica di quartiere, solitamente a metano, che produce energia elettrica scaldando l'acqua e poi pompa l'acqua calda dentro tubature che circolano in tutto il quartiere.
Gli edifici non hanno più la caldaia, né condominiale né individuale. Hanno un semplice collegamento alla tubatura dell'acqua calda del teleriscaldamento.
Ogni utenza può aprire e chiudere i propri termosifoni quando vuole, regolando il termostato. Inoltre gli appartamenti sono dotati di contacalorie per pagare in base alla quantità di acqua calda che usano. Siccome non hai più la caldaia non devi nemmeno chiamare il tecnico per il controllo dei fumi.
Posare le tubature sotto tutte le strade però è una operazione costosa, per questo sono ancora pochi i quartieri serviti da teleriscaldamento.
Basta che possa prendere anche l'autostrada e la superstrada con il monopattino.
Sarei a piedi dopo circa 2 giorni, il tempo di finire l'autonomia e non poter piú ricaricare.
Ma che vadano eliminate o sostituire per tanti motivi è corretto.
Non è corretto il metodo ... Non si possono fare cambiamenti epocali senza dare alternative valide
Vivere in una casa fatta bene migliora notevolmente la qualità della vita, e case fatte bene se ne possono costruire in legno, in mattoni, in acciaio e materiali espansi... Come si vuole, ci sono pro e contro per qualunque cosa e ci sono materiali più adatti a certi usi, non si può generalizzare. Certo che in un Paese col clima italiano, con buona parte del territorio soggetta all'umidità del mare, col costo del terreno edificabile molto alto il legno non mi sembra la soluzione più conveniente, e poi sarebbe tutto o quasi d'importazione. Quanto all'articolo di Repubblica stendiamo un velo pietoso, un ignobile minestrone in cui hanno chiamato "sabbia" qualunque cosa...
A parte che hai le idee un po' confuse su cosa sia il calcestruzzo, ma davvero secondo te lo si fa con la sabbia di mare? Magari raccolta con paletta e secchiello? La sabbia la si prende da apposite cave o dal letto dei fiumi, e comunque è solo materiale inerte. Il legno è un fantastico materiale da costruzione ma sicuramente non quello che cresce spontaneo tagliato un po' da dove viene, ci vogliono foreste industriali assimilabili a vere e proprie coltivazioni, con gli alberi curati nel modo giusto, ed il legno va trattato in maniera specifica per asciugarlo, incollarlo ed evitare che si deteriori e venga mangiato dalle termiti. La soluzione ai guasti della tecnologia moderna è più tecnologia, non tornare ai tempi dei tuoi antenati
Così invece di trovarli tutti in un luogo devi fare il giro delle sette chiese... questa cosa avrebbe quasi solo svantaggi
Io non ho parlato di cm di cappotto ... Ma proprio di averlo o non averlo.
Clima mite ni. Mezza Italia è cmq in zone fresche/fredde e lo spreco dei riscaldamenti è abnorme
Forse parliamo di teleriscaldamento differenti. Quello che ho visto io (lato studio ingegnere che si è dovuto adattare alle imposizioni comunali) non è stata una bella esperienza.
Facciamo ancora meglio: Stop al cemento che inquina ed ai mattoni che devono essere prodotti consumando quantità inenarrabili di carburanti, ritorniamo ad abitare le nostre case di legno col tetto di canne di palude che ci si stava benissimo! E poi, cosa mai dobbiamo farci con quelle stupidissime carrozze senza cavalli, che inquinano e fanno rumore? Ritorniamo ai calessini tirati dai somari come i nostri bisnonni, funzionavano perfettamente!
Persino lui che è leader di mercato con le sue auto ibride e ci rimetterebbe vagonate di miliardi per passare all'elettrico, ma che strano...
Io ti ho dimostrato, con l'esempio della radiolina, che non è così. Solo i sempliciotti credono alla verità tagliata con l'accetta, vanno tenute presenti tutte le variabili e vanno valutate correttamente. Ricapitoliamo:
Se tu costruisci la tua radiolina in Italia dovrai progettarla, acquisire dall'estero le materie prime ed i componenti che ti mancano in patria, trasportarli e trasferirli alla tua fabbrica.
La fabbrica ancora non ce l'hai, dovrai progettarla e costruirla, dovrai assumere e formare le persone e dovrai costruire, o acquistare dall'estero, le attrezzature necessarie.
A questo punto ti metti a produrre le tue radioline, a qualche migliaio di euro l'una, visto che devi rientrare dei costi sostenuti. Ovviamente nessuno sano di mente la comprerebbe a quel prezzo, quindi dovrai impedire ai cinesi, che fanno la stessa radiolina a 9,99€, di venderla in Italia:
A quel punto i Cinesi saranno perfettamente autorizzati ad impedire la vendita in Cina di prosciutto, vino, prodotti di abbigliamento, Ferrari e Maserati, e qualunque altra cosa noi esportiamo verso di loro.
L'ambiente si risparmierà l'inquinamento del trasporto delle radioline dalla Cina all'Italia, ma rimarrà tutto quello relativo al trasporto di componenti e materie prime, nonché alla costruzione della fabbrica e delle attrezzature necessarie.
Noi ci avremo rimesso tantissimi soldi per costruire qualcosa di perfettamente inutile e fuori mercato, nonché una fabbrica improduttiva, visto che servirà solo per il mercato interno, e ci rimetteremo ancora più soldi per le mancate esportazioni dei nostri prodotti in Cina.
Davvero una genialata, complimenti!
Ma almeno ti basta l'intelligenza per capire che questa è l'economia che applicava Fidel Castro e Cuba, Chavez in Venezuela e Kim Jon Un nella Corea del nord?
Qualunque utente è in grado di cercare le informazioni e di capire perché il globalismo è inquinante. Non c'è bisogno che io ripeta le stesse cose allo sfinimento.
Ecco, è esattamente questo l'esempio di slogan basati sul nulla e senza la benché minima traccia di una qualsiasi forma di ragionamento. Spiega che cosa avrei detto di sbagliato e dimostrami, con fonti, notizie certe e verificabili e ragionamenti logici perché sarebbe sbagliato
Ci sei o ci fai?
La Cina applica per le merci importate dall'Europa il trattamento doganale MFN esattamente come tutti gli altri Paesi aderenti al WTO e firmatari dell'accordo GATT. Di quali dazi vai cianciando? Te li sei inventati stasera? Secondo te se devi costruire una fabbrica nuova in Italia per costruire le tue radioline da due soldi, invece di importarle già fatte dalla Cina ad un prezzo inferiore a quanto costa a te fabbricarle, l'ambiente ci guadagna? E perché? Tieni anche conto che le materie prime per le tue radioline le dovrai comunque importare, mica si trova di tutto in tutti i Paesi del mondo! Falla finita di sparare slogan, inizia a ragionare con la tua testa se ci trovi dentro il necessario per poterlo fare!
Secondo me non hai capito bene cos'è il WTO. Il WTO non garantisce alla Cina di esportare nulla all'estero, a meno che non vada in negativo con la bilancia commerciale. Inoltre ti faccio notare che la Cina impone dazi su tutte le merci europee.
La produzione è stata spostata in Cina dai liberali occidentali, per lucrare. Non è stata la Cina a spostare le produzioni. Ma il problema di cui stiamo discutendo non è il lucro, è l'ambiente. I trasporti intercontinentali vanno ridotti del 95% e l'unico modo per farlo è ripristinare le regole degli anni '90.
In Italia c'è un clima molto mite. Come isolamento sono sufficienti 4 cm al tetto e 2 cm alle pareti. Se raddoppi gli spessori non ottieni quasi nulla in più.
L'accensione e lo spegnimento dei termosifoni dipende dall'infrastruttura interna all'appartamento, non centra nulla con la rete di teleriscaldamento cittandina, che invece aumenta enormemente l'efficienza. I costi ci sono ma in quel caso è giusto pagarli perché danno un beneficio importante.
15 anni fa il cappotto e un buon livello di isolamento lo facevano solo certe costruzioni di livello. Oggi non è migliorata molto la situazione.
Non parlo di ristrutturazione ma di costruzione di immobili nuovo.
Il teleriscaldamento che ho avuto modo di verificare, dalle mie parti, solo problemi.
Costi alti, riscaldamento che quando è freddo è spento quando è caldo ancora funziona ... Un casino
Ma magari .... Sai quante cose di potrebbero fare ma nessuno alza un dito ... Eh ma la cosa è del diesel ... Poi in fila.a consumare kw di energia elettrica cosa cambia ? Sempre spreco è
Guarda io sono in accordo con il tuo ragionamento anche io farei tutto elettrico ma tutto in autopilota.
Ma Cambia casa che discorso è ???? Ma come ragionate ?? Vi basta veramente ragionare per il proprio orticello ??
Auto silenziose perché avete comprato casa su una strada trafficata poi ?!?! Cambiate casa e andate in campagna allora ....
no, m'ero solo rotto le scatole della macchina.
È perfettamente inutile condire con acrobazie verbali (mercato unico sì ma solo UE. Mai sentito parlare di WTO?) una caterva di slogan basati sul nulla.
L'inquinamento in termini assoluti non ha proprio senso, va diviso per il singolo prodotto acquistato per vedere se conviene importarlo o costruirlo in proprio. Credi che le fabbriche per costruire quello che adesso si importa dalla Cina crescano da sole? Vanno costruite anche quelle, e se devi fare troppi pochi pezzi non conviene costruirle, facile. Il protezionismo è sempre deleterio sia per chi lo fa che per chi lo subisce, sia a livello europeo, statale, regionale o della palazzina tua. Protezionismo ed autarchia vuol dire fabbricare in scala ridotta, con maggiori costi, pagando di più le materie prime e l'energia necessaria. Ora, se questo per un Paese immenso come la Cina è un problema relativo, il loro mercato interno è già abbastanza grande da consentire tutte le possibili economie di scala, nel caso dell'Europa o ancor peggio dell'Italia no, abbiamo tutto da perdere. Se davvero chiudessimo le porte alla Cina la troveremmo tra 20 anni come il Paese più ricco del mondo, all'avanguardia in tutti i settori scientifici ed industriali, e noi saremmo tagliati fuori dal loro mercato
Inutile spostare, tre quarti dei documentifici vanno proprio chiusi, e per gli altri sedi distaccate e smartworking! L'unica cosa che ha senso tenere sono le sedi di rappresentanza, e quelle in periferia non ci stanno bene
A te, tu non sei lo standard
L'inquinamento emesso dal trasporto Africa->Cina->Europa è noto ed è riassunto da molti enti statistici governativi. Non c'è bisogno che ti metti a contare le radioline nei container.
Io non ho proposto nessun protezionismo. Siamo nel mercato unico UE, tutto ciò che arriva da fuori, prodotto seguendo leggi diverse, va bloccato. E' sempre stato così e bisogna tornare a farlo.
L'esperimento del globalismo ha fallito e come tutti sapevano ha arricchito a dismisura un migliaio di persone, impoverendo tutti gli altri. E' ora di finirna con i liberisti che sono liberisti quando c'è da prendere, ma amano il comunismo cinese quando c'è da pagare i dipendenti.
A maggior ragione bisogna spostarli fuori dalle città. Spostare tutto.
Ma che, ti hanno ibernato nel 1950? Mai sentito parlare di smart working e di internet?
Slogan a ragionamento zero, basati sul nulla assoluto. Hai una pallida idea di quante radioline entrano in un container? Il costo totale del trasporto va diviso per quella cifra, moltiplicata ancora per tutte le migliaia di container che può trasportare una singola nave portacontainer. Se ogni radiolina ti costa due centesimi in più ed ha consumato una goccia di petrolio per arrivare dalla Cina è già tanto, infatti i prodotti più costosi (i telefoni, ad esempio) li spediscono spesso per via aerea. E dove è venuta fuori quest'altra notizia fantasiosa del 75% di emissioni in più? Chi te l'ha raccontata, hai delle fonti o spari al solito delle cifre a caso? Il protezionismo è un suicidio, per consentire ad alcune nostre aziende di continuare a produrre roba fuori mercato con metodi obsoleti ci tagliamo fuori da un mercato da un miliardo e trecento milioni di Cinesi, che ormai hanno un reddito pro capite pari ad alcuni Paesi europei. Geniale!
In italia producevano computer, televisori, radioline... sì, praticamente tutto. Inoltre a parità di produzione una fabbrica italiana produce il 75% in meno di emissioni rispetto a una fabbrica cinese.
Le produzioni sono state spostate in Cina negli anni 90, è stato deciso così per dare lucro ad alcune multinazionali e squali di Wall Street. Il tutto però con un impatto tremendo sull'ambiente.
La soluzione per rispettare l'ambiente è una sola: ripristinare le barriere doganali che esistevano fino agli anni '90.
raddoppiare l'eolico significa rimanere vicini allo zero.
Il fotovoltaico di notte non c'è, quindi non può ricaricare le auto a batteria.
Sarà utile per altri scopi, non per quello.
no, la macchia di per se è una grande spesa.
io ho venduto la mia macchina tenendone solo una in famiglia.
ho venduto casa, e mi sono trasferito in una zona piena di servizi.
prendo la macchina due volte al mese.
Basta far andare a piedi tutti quelli che non abitano in una villetta.
Si scherza, ma la direzione è veramente quella.
Va bene dai, stai trollando
Si prevede che la capacità installata di Eolico e fotovoltaico raddoppierà entro il 2030 (praticamente significa produrre il 40% dell’energia con fotovoltaico ed eolico, da solo l’eolico potrebbe alimentare un parco auto totalmente elettrico).
Sei un amante del metano, quindi saprai bene che è meglio bruciare il metano in una turbina ad altissima efficienza, produrre elettricità e alimentare un’elettrica che bruciare gasolio o benzina in un piccolo motore poco efficiente (in particolare fuori dal regime ideale)
Geotermico ed elettrico non sono espandibili, l'eolico è espandibile molto poco.
Di certo non sarà mai sufficiente a ricaricare tutte le auto d'Italia. Auto sempre più grandi e pesanti.
Mentre invece quando c'era LVI ed i mulini erano bianchi stavamo tutti benissimo e ci producevamo autarchicamente tutto quello che ci serviva, vero?
Ma possibile che nel 21° secolo, quando un programmatore indiano può tranquillamente lavorare per una compagnia USA insieme ad europei, australiani e sudamericani senza spostarsi da casa ci sia ancora chi crede a queste minkiate, che erano già obsolete nel 1930?
Siamo in un mercato globale, che ti piaccia o no, e vengono premiati i Paesi che meglio si sanno organizzare e gestire, non esistono i "grandi vecchi" che spostano lavoro e ricchezza a loro insindacabile capriccio.
Se costruire qualcosa in Cina ed importarlo costa meno che costruire lo stesso prodotto sotto casa tua allora è cosa buona e giusta farlo, ci guadagnano i cinesi che lo costruiscono e lo vendono e risparmiamo noi che lo acquistiamo.
Starà a noi, piuttosto, cercare di produrre qualcosa che si possa vendere in Cina e ne avremo tutto da guadagnare, i soldi che entrano in Cina prima o poi devono uscire
cambia casa.
le macchine di oggi inquinano nell'immediato e fanno rumore.
Sono per le auto elettriche con limitatori di velocità automatici e di legge (autopilota obbligatorio... toglierei anche il volante)
Il problema non se arriveranno.
Il problema è se se li riprendono subito.
Non so sei sai come funziona il recovery fund.
Situazione attuale:
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Anche di notte si produce energia geotermica, eolica e idroelettrica.
La parte restante dal metano con efficienze superiori ad i piccoli motori.
Caricare le auto la notte aiuta a stabilizzare il carico sulla rete elettrica nazionale che generalmente cala drasticamente dopo le 23:00 - 24:00
Le auto si ricaricano di notte. Zero fotovoltaico.
Allora non è molto ovvio. La circolazione degli Euro 4 è proibita quasi ovunque.
Sono gli stessi che hanno deciso di produrre tutto in Cina con risorse minerarie africane. Per arricchire un migliaio di loro amici fanno percorrere ad ogni singolo prodotto 40 mila km di strada.
Poi ti vengono a dire che è la tua auto ad inquinare...