Coronavirus: cosa stanno facendo i produttori | Askoll: stop sino al 4 maggio

16 Aprile 2020 0

La pandemia del Coronavirus sta mettendo a dura prova l'Italia sia a livello sociale che a livello industriale. Tra i settori colpiti c'è sicuramente quello dell'auto. Molti costruttori hanno deciso di sospendere la produzione per salvaguardare i loro dipendenti. Inoltre, in alcuni casi lo stop produttivo è dipeso pure dal fatto che le aziende iniziavano a soffrire un'interruzione di approvvigionamenti da parte dei principali fornitori.

Una situazione molto delicata che, comunque, non sta vivendo solo l'Italia ma anche buona parte dell'Europa. Ecco quindi come si stanno comportando tutti i principali costruttori.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

FCA ha disposto lo stop non solo dei suoi principali stabilimenti in Italia ma pure in Europa sino al prossimo 27 marzo. Una misura che poi è stata estesa al 13 aprile. La riapertura, comunque, dipenderà molto dall'evoluzione della pandemia. Per le attività degli uffici è stata accelerata l'adozione di strumenti legati allo smart working (Qui la nostra guida). Il fermo produttivo riguarderà:

  • Italia: Melfi, G. Vico (Pomigliano), Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena
  • Serbia: Kragujevac
  • Polonia: Tychy

Praticamente medesimo stop anche per la Ferrari che terrà a casa i suoi dipendenti sino al 14 aprile. Anche le attività sportive saranno fermate. Sino al 25 marzo, invece, si fermeranno le attività produttive della Lamborghini. Marelli, dopo aver annunciato uno stop solo di pochi giorni, ha fatto sapere di aver prolungato il fermo produttivo sino al 27 marzo, allineandosi a quanto stanno facendo le altre aziende del settore in Italia. Stop che poi è stato prolungato al 3 aprile. Tuttavia, sulla base di specifiche necessità, in questo periodo potranno essere previsti a livello locale livelli minimi di attività a supporto dei clienti.

Hyundai ha fatto sapere che in Italia gli showroom e la quasi totalità delle officine rimarranno chiusi fino a data da destinarsi. Il costruttore, comunque, continuerà ad offrire assistenza ai clienti in caso di necessità. Gli interessati potranno chiamare il numero 800.359.127 per conoscere il punto di assistenza più vicino a loro. FCA punterà sulle comunicazioni online per dialogare con i clienti. Stessa strada seguita da Renault. Mercedes, invece, ha deciso di puntare sul suo Showroom online.

Askroll, azienda che produce e commercializza e-bike ed e-scooter, comunica che la sospensione delle attività durerà sino al prossimo 4 di maggio. Inoltre, a causa della crisi economica generata dalla pandemia, le previsioni per il biennio 2020-2021 ad oggi sembrano non più attuali, fermi restando eventuali futuri sviluppi allo stato non ancora prevedibili.

LA SITUAZIONE IN EUROPA

PSA Groupe

PSA ha deciso di fermare la produzione degli stabilimenti in Europa. La chiusura dei siti di produzione di pezzi meccanici e grezzi sarà adeguata di conseguenza. Le equipe dirigenti dei siti attueranno le procedure di chiusura dei siti a livello locale, che saranno effettuate in coordinamento con le parti sociali. Una data di riapertura non è ancora prevista.

  • 16 marzo : Madrid (Spagna), Mulhouse (Francia)
  • 17 marzo : Poissy, Rennes, Sochaux (Francia), Saragozza (Spagna), Eisenach, Rüsselsheim (Germania), Ellesmere Port (Regno Unito), Gliwice (Polonia)
  • 18 marzo: Hordain (Francia), Vigo (Spagna), Mangualde (Portogallo)
  • 19 marzo : Luton (Regno Unito), Trnava (Slovacchia)

Ford

Ford, invece, ha deciso di sospendere le sue attività produttive in Europa a partire dal prossimo 19 marzo dopo il fermo che aveva già annunciato per il suo stabilimento spagnolo. Lo stop durerà sino al prossimo 4 di maggio. Con la Spagna che si trova in una situazione critica molto simile a quella italiana, Seat ha dovuto fermare i lavori presso il suo stabilimento di Martorell. Non sono ancora chiari i piani di riapertura. In Spagna, stop anche alle attività di Nissan presso il suo stabilimento di Barcellona. Chiusura anche per Renault di tutti i suoi stabilimenti in Francia. Al momento non è stata comunicata una data di riapertura.

Volkswagen

Anche Volkswagen ha deciso di fermare la sua produzione in Europa. Lo stop dovrebbe durare almeno sino al 19/20 aprile. Il fermo è dovuto non solo all'epidemia ma pure a problemi con i fornitori e al pesante calo del mercato auto. Una scelta che avrà una pesante ripercussione soprattutto sulle migliaia di dipendenti del marchio tedesco. Audi seguirà la linea di Volkswagen.

BMW

Pure BMW ha deciso per lo stop delle sue attività produttive in Europa. Il fermo durerà sino al prossimo 19 aprile. Una notizia che non stupisce visto che un po' tutti i produttori che sono presenti in Europa stanno adottando una linea simile per contrastare la diffusione del virus e per rispondere alle minori richieste del mercato auto.

Toyota

Toyota ha comunicato che sospenderà in maniera progressiva la produzione di veicoli, motori e trasmissioni negli stabilimenti Europei, a partire dal 18 marzo, fino a nuovo avviso. La tabella di marcia sarà la seguente:

  • Toyota Motor Manufacturing France (TMMF) a Onnaing (Francia) – La produzione è già stata sospesa;
  • Toyota Motor Manufacturing UK (TMUK) a Burnaston e Deeside (Regno Unito)– dal 18 Marzo
  • Toyota Peugeot Citroen Automobiles (TPCA) a Kolin (Repubblica Ceca) – dal 19 Marzo
  • Toyota Motor Manufacturing Poland (TMMP) a Walbrzych e Jelcz-Laskowice (Polonia) – dal 18 Marzo
  • Toyota Motor Manufacturing Turkey (TMMT) in Sakarya (Turchia) – dal 21 Marzo

I processi importanti per la società, come la fornitura continua di ricambi per i veicoli dei clienti - che possono anche coinvolgere veicoli di pubblica utilità - continueranno. Allo stesso modo, i processi e i progetti ritenuti essenziali per un riavvio regolare delle attività e per il futuro degli stabilimenti, come i progetti di nuovi modelli, saranno mantenuti attivi con il personale necessario. Il prosieguo delle attività commerciali (vendita e assistenza) sarà valutato in base alla situazione di ciascun paese o regione. Nei paesi in cui il governo ha attuato misure di blocco, i saloni delle concessionarie sono stati chiusi completamente o parzialmente. Tutti i Concessionari rimarranno raggiungibili tramite mezzi elettronici di comunicazione e telefonicamente tramite l'assistenza clienti.

Porsche

Porsche si ferma per due settimane. Il costruttore tedesco di auto sportive ha fatto sapere che lo stop partirà dalla prossima settima. Lo stabilimento principale di Zuffenhausen e l'unità produttiva di Lipsia chiuderanno dunque i battenti a partire da sabato 21 marzo 2020. Due settimane di fermo produttivo anche per Rolls-Royce. La produzione sarà fermata a partire dal 23 marzo.

Hyundai e Kia

Hyundai e Kia fermeranno la produzione dei loro stabilimenti europei per 2 settimane. Lo stop inizierà a partire da lunedì. Lo stabilimento di Hyundai a Nosovice, nella Repubblica Ceca, costruisce la i30, il crossover completamente elettrico Kona e il SUV Tucson. Kia costruisce la gamma Ceed e il SUV Sportage a Zilina, in Slovacchia.

Bentley, Jaguar Land Rover e Skoda

Skoda ha deciso di interrompere la produzione all'interno dei suoi stabilimenti in Europa per alcune settimane. Allo stato attuale, il fermo durerà almeno sino al 20 aprile. Dall'Inghilterra arriva la notizia che Jaguar Land Rover e Bentley sospenderanno momentaneamente la loro produzione. Entrambe le società metteranno in pausa i loro stabilimenti inglesi per circa 4 settimane.

Nokian Tyres

Nokian Tyres interromperà temporaneamente la produzione nei suoi stabilimenti per garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti. È stata decisa la chiusura della fabbrica di Dayton a partire da venerdì 27 marzo per almeno due settimane mentre lo stabilimento russo di Nokian Tyres ha sospeso la produzione da lunedì 30 marzo per almeno una settimana. Il 6 aprile inizierà una chiusura di due settimane nello stabilimento di Nokian, in Finlandia, che riguarda sia la produzione di pneumatici per autovetture passeggeri sia la produzione di pneumatici per mezzi pesanti Nokian Heavy Tyres, con l’obiettivo di prevenire la diffusione di COVID-19.

Nota: articolo aggiornato al 16 aprile con informazioni su Askoll. Aggiornamenti in ordine temporale dall'alto verso il basso.


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