
16 Novembre 2021
Quando era stato presentato il camion elettrico Tesla Semi, il costruttore americano aveva anche svelato il progetto dei "Megacharger", cioè l'equivalente delle stazioni Supercharger, punti di ricarica ad altissima potenza grazie ai quali ricaricare i camion a batteria. All'epoca si parlava di stazioni in grado di erogare oltre 1 MW in modo da poter rifornire di energia rapidamente i veicoli. L'obiettivo era di permettere di recuperare 400 miglia (circa 640 km) di autonomia in soli 30 minuti. Si trattava di un progetto particolarmente ambizioso di cui, poi, si è saputo molto poco.
Del resto, il Tesla Semi è in ritardo sulla tabella di marcia originaria. Come sappiamo, infatti, ci vorrà ancora diverso tempo prima di poterlo vedere su strada. Ma anche se la produzione del camion elettrico non è ancora iniziata, Tesla ha cominciato finalmente a lavorare sulla rete Megacharger. La casa automobilistica americana sta costruendo una prima stazione dedicata ai suoi camion elettrici all'interno della sua Gigafactory del Nevada dove ha una struttura in cui vengono prodotte le unità del Tesla Semi per i test.
BREAKING: Tesla Semi Megachargers currently being installed at Giga Nevada. pic.twitter.com/bWXlo0EVkT
— Sawyer Merritt 📈🚀 (@SawyerMerritt) October 12, 2021
Sicuramente, questa stazione servirà per i test del Tesla Semi ma è sicuramente una buona notizia che fa pensare che lo sviluppo del camion elettrico stia proseguendo. Inoltre, il costruttore potrà sperimentare il funzionamento della stazione stessa visto che nei piani originali è prevista la creazione di una rete di Megacharger.
Quanto scoperto, però, non deve far pensare che Tesla stia per avviare la costruzione in serie del Tesla Semi. Al momento, l'azienda di Elon Musk si sta concentrando sull'aumento della produzione della Model Y e sul debutto del pickup elettrico Cybertruck. Solo dopo potrà focalizzare la sua attenzione sul camion elettrico.
Una volta che i Tesla Semi arriveranno ufficialmente sul mercato sarà molto interessante scoprire maggiori dettagli sul progetto dei Magacharger: non solo dove saranno installati ma pure le effettive potenze di ricarica. Non rimane che attendere maggiori informazioni da parte della casa automobilistica americana.
Samsung con gli S23 chiude il cerchio, caos Netflix sulle password | HDrewind 5
Libero e Virgilio giorni di fuoco, davvero gli S23 non sono già ufficiali? | HDrewind (4)
Citroen C5 Aircross Plug-in Hybrid alla prova del pendolare: consumi e comfort
Cupra Born eBoost 231 CV: è lei l'elettrica più bella del reame VAG? Prova e video
Commenti
Difficile prevedere il futuro..vedremo. Per tutte le applicazioni per cui sono ancora usati i combustibili fossili si dice "in futuro andrà a idrogeno"..quando poi arriva il momento però nulla va a idrogeno.
Forse è giusta l'osservazione che l'idrogeno è come la canapa, è buona per fare un po' tutto ma non è ottimale in nessuna applicazione.
Mi piacerebbe sapere, ma un'idea ce l'ho, cosa costa e cosa costeranno realizzare tra acquisto terreno permessi allacciamenti e apparecchiature, questo MC.
E poi mi si viene a raccontare che convertire un benzinaio, senza occupare altro spazio e già presenti in luoghi strategici, ad uno idrogeno costa caro.
C'era una volta la Supercrema, a cui furono costretti a cambiare il nome chiamandola Nutella.
Avvenne a causa della legge varata il 30 aprile 1962:"È vietato offrire in vendita o propagandare a mezzo della stampa od in
qualsiasi altro modo, sostanze alimentari, adottando denominazioni o
nomi impropri, frasi pubblicitarie, marchi o attestati di qualità o
genuinità da chiunque rilasciati, nonché disegni illustrativi tali da
sorprendere la buona fede o da indurre in errore gli acquirenti circa la
natura, sostanza, qualità o le proprietà nutritive delle sostanze
alimentari".
Il legislatore si era già accorto 60 anni fa di quanto fosse boccalone il consumatore medio italiano, peccato che abbia regolamentato solo i nomi dei generi alimentari.
Non ci arriveranno mai ad essere elettrici…come sulle navi il futuro é l'idrogeno..
Nikola(che è una start-up) a gennaio consegnerà i primi camion ai clienti…questi sono 5 anni che fanno test e annunci..
Quale camion elettrico??????
Il Semi deve uscire da 3 anni e ancora non si vede niente.
Solo un paio di prototipi visti qua e là.
Nel frattempo mercedes volvo o BYD hanno già in concessionaria i loro camion elettrici.
Non dimenticare gli aerei
i pannelli solari vanno bene su tutto ma non sui veicoli, hanno poca efficenza
Le batterie le trasporti anche se sono sulla motrice, potrebbero pensare invece a motrici con la totalità del pacco delle batterie a suddividere le batterie tra motrice e rimorchio, 50 e 50 o 75-25 in modo da sfruttare i tempi morti dei rimorchi per ricaricare almeno in parte.
e i crocifissi sempre a led
Trasporti la merce o le batterie?
più aumenti il peso del rimorchio e meno merci trasporti
Dovrebbero pensare di sfruttare anche i rimorchi, pannelli fotovoltaici sopra e un bel pacco batterie anche lì visto che molti restano fermi e nel frattempo potrebbero essere ricaricati.
Uno di quei nuovi SMR cinesi da una ventina di MW ibridi con storage sarebbe perfetto...
nessun camionista comprerà un camion così, troppo liscio per attaccarci le lucine led sul frontale.
Catastrofe energetica!
A quanto un GigaCharger per caricare navi container e un TeraCharger per caricare navi spaziali?