
24 Marzo 2020
I piani di Tesla sulla Gigafactory di Fremont in California si stanno tingendo di giallo. La società americana sembra intenzionata a portare comunque avanti la produzione nonostante le misure restrittive che la California sta adottando per frenare l'avanzata dalla pandemia del Coronavirus. Nelle ultime ore era emersa la notizia che la società di Elon Musk avesse trovato un accordo con le autorità locali per ridurre la forza lavoro e mandare avanti solamente le attività di routine ma non la produzione.
Eppure, stando a quanto emerge da un'email interna portata alla luce da Electrek, sembra che Tesla stia puntando a mantenere attiva la fabbricazione delle sue auto elettriche. Purtroppo, il costruttore non si è ancora espresso pubblicamente su questa faccenda e quindi le uniche informazioni arrivano dalle autorità locali o da queste comunicazioni interne che in qualche modo trapelano all'esterno.
Ebbene, secondo questa email interna, nulla sarebbe cambiato e Tesla avrebbe chiesto ai "dipendenti essenziali" di continuare a lavorare. Tutti gli altri, invece, possono lavorare da casa utilizzando lo strumento dello smart working (Qui la nostra guida). La società evidenzia che ridurre il personale ai soli dipendenti essenziali e consentire ad altri di lavorare in remoto, permette di creare uno spazio di lavoro più sicuro. In questo modo sarà possibile, per Tesla, onorare l'impegno di continuare a far funzionare la sua infrastruttura critica nazionale.
La società sta comunque continuando a dialogare con le autorità e promette ai dipendenti di aggiornali in caso di cambiamenti. Tesla sembra quindi insistere sulla linea dell"infrastruttura critica". Inoltre, per dipendenti essenziali intende quelli preposti alla produzione, assistenza, consegna e collaudo delle auto elettriche.
Una situazione davvero complessa che probabilmente farà ancora parlare a meno che non arrivi una chiara imposizione da parte delle autorità della California. Il fatto che Tesla continui a volere andare avanti può essere spiegato con il fatto che lo stop alla produzione potrebbe avere delle pesanti ripercussioni sulle sue attività. Il costruttore, infatti, ha bisogno di mantenere la produzione a ritmi elevati non solo per soddisfare le richieste ma anche per portare i conti in positivo. Inoltre, da poco sono iniziate le consegne delle Model Y e uno stop delle attività potrebbe essere un serio problema per il lancio di questo atteso SUV elettrico.
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Commenti
", ma questa non é una debolezza, é intrinseco nella natura delle aziende."
La prossima volta ti fai furbo e punti a farti un supply chain come si deve invece di pensare alle minchiate.
Eh ma quelle non ti fanno gonfiare il titolo in borsa......
Ho colto il punto, il principio é che non é detto che sia necessario chiudere. Ovviamente una azienda giovane che ha fatto investimenti colossali é piú esposta in situazioni del genere rispetto a marchi che hanno decine e decine di anni di storia alle spalle, ma questa non é una debolezza, é intrinseco nella natura delle aziende.
Stai comunque certo che Tesla non farà fatica a trovare chi immetta capitali freschi per far fronte ad un'eventuale chiusura.
Non hai centrato il punto.
Se tesla chiude 15 giorni è un disastro per loro
Gli altri possono subire il colpo
ma come la compri o la ritiri mah o sono indietro con gli ordini o non si capisce.. dovranno fermarla comunque..
Debolezza? Perché? Chiudere tanto per chiudere non ha alcun senso. Chi chiude lo fa per sanificare gli ambienti, o perché ha avuto casi di positività nel personale, o ancora perché ha spazi molto ristretti. Dove lavoro io abbiamo spazi enormi, sia in ufficio che in produzione, e chiudere é totalmente insensato visto che i nostri clienti sono tutti aperti. Se Tesla riesce a garantire condizioni sicure non ha senso chiudere, anche perché chi sbraita il "chiudiamo tutto!!1!1!" crede che dopo 15 giorni magicamente il virus sparisca, che tutti guariscano e si possa riprendere come niente fosse.
Ho ordinato una Model 3 LR il 6 marzo, ad oggi non ho avuto indicazioni di ritardi nella consegna, prevista per fine Maggio. (ma non mi stupirei se in futuro arrivasse una comunicazione per una eventuale ritardo...)
Ecco che esce fuori la debolezza della supply chain della tesla
Tutti i grandi marchi si sono fermati (no senza problemi sia chiaro)
nella nostra era un produttore di auto è la sua supply chain.
Le differenze tecnologiche sono zero