Luca De Meo: "con la Cina la partita sarà dura"

07 Agosto 2023 209

Luca De Meo, CEO del Gruppo Renault e presidente di ACEA, ha approfittato di un incontro con la stampa a Locorotondo, in Puglia, per tornare a parlare del futuro della mobilità e dell'avanzata della Cina nel settore automotive.

Partendo proprio dai cinesi, il manager italiano evidenzia come la Cina sia avanti nel settore delle auto elettriche in quanto possiede tutte quelle materie prime che sono essenziali per queste vetture.

La Cina è avanti a tutti nel mondo sulle auto elettriche perché possiede i materiali necessari alla costruzione delle batterie. Litio, cobalto, terre rare: l’Europa ne controlla il 2% a livello mondiale, con prospettive di arrivare al 5% entro il prossimo decennio. Ma non di più, perché tutto il resto è in mano a aziende cinesi, che ne controllano prezzi e distribuzione.

Per De Meo, a pesare è pure la questione della regole. In Cina, infatti, il mercato del lavoro è meno costoso e si produce energia bruciando il carbone. In Europa, invece, ci sono precise regole sull'inquinamento.

In Cina, oltre a usufruire di un mercato del lavoro meno costoso, si produce energia bruciando carbone sostanzialmente senza limiti all’inquinamento. In Europa invece abbiamo norme molto più stringenti riguardo all’eco sostenibilità. Senza dimenticare che l’industria cinese investe circa 100 miliardi all’anno sulla mobilità elettrica, una cifra monstre che l’Europa non può permettersi.

Quindi, per il numero uno del Gruppo Renault la competizione tra Cina e Europa risulta essere sfalsata.

E’ come se in una partita di calcio si giocasse in 15 contro 11. Ciò nonostante Renault, come gli altri competitor europei, è in campo e non si tira indietro. Non è un caso che nel vecchio continente ci siano aziende automotive vecchie di oltre cent’anni, che sono sopravvissute a guerre, epidemie e altre calamità. Riusciremo a sopravvivere anche a questo.

SERVE UNA STRATEGIA INDUSTRIALE

Dunque, per poter competere secondo il numero uno del Gruppo Renault, serve una chiara strategia europea.

A Bruxelles manca una strategia industriale, c’è un gruppo di estremisti dell’elettrico che non si rende conto, o forse non vuole, di quanto il domani sia complesso. Si ostinano a vedere la foto del futuro, mentre dovrebbero guardare il video: ovvero il percorso delle nuove tecnologie negli anni a venire.

Inoltre, secondo De Meo, ad ACEA è mancato il coraggio di spiegare che oltre all'elettrico ci sono altre soluzioni come gli e-fuel che potrebbero essere già utilizzate.


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Commenti

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MatitaNera

E invece no.

Salvatore Sgambato

Trovi? Pensavo fossero banali e ripetute, come le tue

MatitaNera

Che uscite originali. Me le sto segnando.

Gianluigi

Lo penso anche io, la tecnologia sport della Alpine non è poi così avanzata e comunque nulla che i cinesi non possano replicare.
Il vero sviluppo da qua in avanti sta nella riduzione dei costi a pari prestazioni, per esempio eliminando i motori che usano terre rare.
Per le batterie I cinesi sono quelli più avanti, quindi Renault ( e non solo) sono piuttosto nei guai

Firebrand81

Credo stiamo dicendo la stessa cosa, è un'uscita per preparare il terreno ad una richiesta di aiuti pubblici. Certo Renault sta provando a convertirsi all'elettrico, ma provarci non è la stessa cosa di riuscirci. Probabilmente stanno vedendo cosa sta facendo Volkswagen (dopo i fallimenti dello sviluppo in proprio di piattaforme e software BEV, andare a chiedere aiuto ai cinesi di XPeng e SAIC, dando in cambio tanti €€€); si saranno resi conto che forse forse, il meglio che Renault può fare oggi non è sufficiente, e non vogliono (o possono, per motivi economici o - più probabile - politici) trovare un qualche produttore cinese che li aiuti. L'unica collaborazione in ambito BEV coi cinesi, peraltro molto limitata, l'avevano con Geely (accordo tra Lotus e Alpine per lo sviluppo di una BEV sportiva), ma Geely ha giusto appena dato il benservito qualche mese fa. Io sospetto che i cinesi si siano resi conto che della tecnologia sportiva di Renault, non se ne facevano proprio nulla.

Gianluigi

Riflettevo sulla tua risposta : eppure De Meo e ha lanciato una buona iniziativa di conversione di fabbriche in Francia e la creazione di un polo di fabbricazione di batterie. Quindi in realtà è consapevole.
Quindi a mio avviso, più che un rant di pancia, è una boutade per avere aiuti.
Lo stesso che fa Stellantis ad ogni uscita. Mi sbaglio?

Gianluigi

Ma infatti quando si sente dire che alcune case legacy fallirà no, il riferimento è proprio alla mancanza di capacità di rinnovare processi produttivi a soprattutto decisionali vecchi di 50 anni.
Poiché "abbiamo sempre fatto così" è ancora il più grosso ostacoli, molte case faranno davvero grande fatica.
Non mi stupisce la dichiarazione di De Meo, così come i problemi di GM in USA o una Toyota arroccata su certe posizioni (idrogeno. Poi faremo 25 nuovi EV. Peccato che non escono).

Marco B.

Ma non li sanno fare.

Marco B.

Basta far auto e non elettrodomestici.

Signor Rossi
Signor Rossi
darthrevanri

Ma ci sei stato in Cina? Ma che diavolo stai dicendo, io ci sono stato un mese fa ogni 100 auto elettriche cinesi c’è né una tesla forse anche meno. È pieno di auto elettriche che qui non conosciamo neanche il marchio.

Salvatore Sgambato

"dall'oggi al domani", incredibile cosa vi esce dalla tastiera, tra l'altro nel capodanno del 2036, ammesso che realmente qualcuno impedirà la vendita di auto con motore termico, mica sarà vietata la circolazione delle stesse? Quindi basta comprarsi l'auto il giorno prima e tirare avanti per altri 10 anni almeno. Oppure si potranno sempre comprare usate...

Salvatore Sgambato

Il problema è che ci vorrà meno di 12 anni per il mercato, le BEV ieri erano al 14% oggi viaggiano verso il 20%, a questi ritmi e col calo dei prezzi già cominciato saranno pochi quelli che preferiranno pagare di più una termica per avere costi di grstione più alti. A proposito di prezzi, pare che la model 3 restyling potrebbe costare meno dell'attuale con aumento della batteria da 57 a 66 kwh per la base. Se fosse così scenderebbe al livello del segmento C termico e non ce ne sarà per nessuno

Salvatore Sgambato

E la terra è piatta ma noncielodicono

Salvatore Sgambato

Questo da te rappresentato è il solito atteggiamento miope che non si rende conto della superiorità intrinseca delle BEV, che porterà in un decennio alla quasi scomparsa delle motorizzazioni termiche. De Meo, Tavares e company sono i classici dinosauri che guardano il meteorite mentre cade e non si accorgono che stanno per estinguersi

=METTEK=

Forse caro de Meo la sfida l'avete già persa. Ed è solo colpa vostra.

Cpt. Obvious

Nelle batterie no, ma scommetto che parleresti molto male di una BEV priva di tutti i tecnogingilli che hanno le auto moderne.
Futilità che richiedono chip su chip.

Gianluigi

In base a cosa lo pensi?

Signor Rossi
Signor Rossi

Oggi non è così, BYD neanche in casa riesce a battere Tesla, nonostante le loro vetture costino meno. La Atto 3 in Cina costa circa 20k la Model 3 parte da 34k, prezzi senza IVA ... le vetture che loro poi importano qui in Europa costano quasi il doppio rispetto ai prezzi di vendita in Cina.

Esattamente come NIO ed altri vendono poco, per non dire nulla qui in Europa e 2025 vedremo le Tesla Model 2 e Q ... di questi due nuovi modelli Musk vuol vendere un 4 milioni di esemplari all’anno.

Non ho detto che i cinesi non sia bravi e capaci, anzi ma battere Tesla sarà un impresa difficile.

Signor Rossi

Le case europee sono dei dinosauri e poi non bisogna dimenticare che fanno parte di un club molto esclusivo : quello delle aziende più indebitate del pianeta. VW da un infinità di tempo era saldamento al primo posto e 2022 dopo un aspro e duro combattimento i giapponesi della Toyota sono riusciti a batterli.

Riguardo alle Gigapresse, quelli della VW in primis Diess, continuavano a ripetere come un disco rotto che non era possibile costruire una vettura con questa tecnologia ... gli costruttori europei, senza dimenticare Toyota, sono come la Nokia. Non per niente si stanno alleando con gli cinesi e non solo nell’ambito dell’elettrico, il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi si farà costruire i futuri motori endotermici Euro 7 da GEELY.

Alessandro M.

Se è per questo ci sono più Supercar in Cina che nel resto del mondo..... non è quello il punto, il punto è che una elettrica prodotta da loro venduta in occidente costerebbe meno della metà della suddetta tesla...e con questo ho detto tutto....ah!! E tra l'altro con alti standard qualitativi...

Signor Rossi

La vettura elettrica più venduta in Cina è la Tesla Model Y e questo nonostante il fatto che sia più cara delle concorrenti ... la nuova Model 3 è alle porte e 2025 vedremo la Model 2 e Q. Di questi due nuovi modelli Elon Musk prevede di vendere circa 4 milioni all’anno ... vedremo se i cinesi saranno in grado di battere Tesla.

Signor Rossi

Per competere con i cinesi bisogna giusto creare e produrre delle ottime vetture ... in Cina la vettura elettrica più venduta in assoluto è la Tesla Model Y.

In Cina le Tesla costano Lira più Lira meno quanto qui in Europa.

Signor Rossi
who's who

la tesla non vale nulla rispetto a quello che la cina farà nei prossimi anni

who's who

dovete fallire , così imparate a dare il comparto auto ai beceri cinesei. Con le auto a combustione la cina non avrebbe fatto nulla nemmeno tra 50nni

Disqutente

Certo, la differenza sulle emissioni di CO2 è perchè in USA si spostano coi pick-up e la Cina con le Seagull.
Chissà i Quatarioti cosa usano allora!

Continua pure a vivere nel tuo mondo di idiozie dove acquisti una MG4 a 22.800€ con pagamento a babbo morto e quando ti spiegano che non è così nascondi la testa sotto la sabbia a mo' di struzzo.

ilariovs

Hanno imparato da noi:
Business is business
Pecunia non olet
Il fine giustifica i mezzi

Non ca caso in Africa parlano Francese ed inglese.
Nelle Americhe Spagnolo, portoghese ed inglese (anche francese). Noi europei non abbiamo MAI guardato a nulla quando facciamo affari. Potremmo parlare delle guerre dell'oppio fatte proprio alla Cina e che ha perso. Per questo ad Hong Kong parlano inglese.

Abbiamo creato imperi per i nostri affari. Per cui IO personalmente non tirerei mai fuori quest'argomento parlando degli altri popoli. MAI per nessuna ragione.

Secondo contano solo le emissioni procapite perchè misurano la sostenibilità. Se 8mld emettessero quanto i 2,2 mln di Quataresi altro che cambiamento climatico Co sarebbero le palme in Siberia.

Fortunatamente sono 4 gatti.

Gli USA emettono più di 1/3 della Cina peccato che sono molto meno di 1/3. Inutile portare l'azienda coi oannelki solari se poi gli operai che ci lavorano vanno coi pickup da 5mt 4000 benzina mentre il cinese ci va con la Seagull elettrica.

La Cina sta facendo grandi investimenti in rinnovabili e NON per le emissioni quelle NON interessano a nessuno ne agli americani, né a I cinesi né agli europei.
Tutti stanno facendo investimenti in rinnovabili perchè costano meno delle altre fonti di energia e siccome l'energia, con la fine dell'epoca del petrolio, metterà sul podio nuove potenze(la Cina) e rischia di far scenderne altre (Europa) allora TUTTI investono in rinnovabili.
Gli USA hanno emanato l'IRA noi europei stiamo alla finestra e la Cina investe più degli altri, molto più degli altri in rinnovabili perchè cresce e ha bisogno di energia a basso costo se vuole ampliare i suoi consumi ed i posti di lavoro.

Ma NOI europei siamo gli ultimi a poter puntare il dito. Noi dobbiamo solo far finta di niente e sperare che gli altri non abbiano aperto i libri di storia.

Disqutente

Come al solito non ragioni e cerchi di girare una frittata verso ciò che ti fa comodo con discorsi che a volte diventano talmente sconclusionati al punto da sembrare non dissimili concettualmente a quelli dei complottisti.

Sei tu prima che hai parlato del loro grande sviluppo sulle rinnovabili. E non dico che sia falso, ma non è necessariamente così importante in relazione alla loro dimensioni, infatti nonostante tutte queste rinnovabili emettono oltre il doppio di CO2 del secondo più grande emettitore di CO2.
Le emissioni pro-capite sono influenzate da una serie di variabili che tu, temo, neppure arrivi a percepire: densità abitativa e normative sulle emissioni a livello regolamentare su tutte.
Se una azienda che fa stessa produzione emette 10Ton di CO2 in USA e 20 Ton di CO2 in Cina, ma per gli USA suddivido quelle 10 Ton su 100 cittadini ed in China su 450 chi emette di più a livello pro-capite? E chi, ambientalmente, è più virtuoso?

Ed eri oltretutto tu che paragonavi precedentemente i numeri cinesi ad una "piccola" nazione in forma di numeri assoluti, senza alcun rapporto.

E il discorso della manufatturiera del mondo, pur vero, cosa centra realmente con le emissioni di CO2 di un paese? Vogliono essere green? Producano secondo criteri sostenibili o non producano.
I cinesi hanno un unico scopo, da sempre e storicamente: fare affari e fare soldi. Non sono guerrafondai ma tessono reti commerciali con chiunque utile a conseguire i loro scopi, l'Africa ne è un esempio, la guerra in Ucraina e il loro distacco che gli consente di continuare a lavorare sia con Russia che paesi Nato pure.
Per farlo però non guardano in faccia quasi a niente, fossero diritti dei lavoratori o emissioni inquinanti.

Inizio ad avere il dubbio che il tuo approccio non sia volutamente scorretto, ma sia proprio un tuo limite dettato dalla incapacità di percorrere ragionamenti lineari e coerenti.
Sto perdendo interesse a discutere con chi da l'impressione di essere intellettualmente davvero privo di capacità analitiche. E mi dispiace molto per te che sembri sguazzare e voler restare nella tua ignoranza.
Credimi, non te lo dico assolutamente come forma di offesa, ma nella speranza che tu possa svegliarti!

P.s. il tuo link non porta da nessuna parte, comunque non mi serviva, conosco già abbastanza bene quei dati.

Disqutente

Ti ho risposto esaurientemente nell'altro scambio, mi annoto quello che hai scritto ma eventualmente ti replico lì per non disperdere i concetti.

Disqutente

Evidentemente non consideri che non si puo sviluppare o progettare qualcosa di nuovo in quell'ambito pensando di avere una finestra di vendita limitata nel tempo e che risente oltretutto delle politiche anti-termico.
E poi se per una ragione o un'altra la transizione non andasse a buon fine (magari qualcuno tra 10 anni trova una tecnologia più semplice economica e senza svantaggio alcuno rispetto ad CE e BEV) e le aziende non riuscissero a rientrare degli investimenti fatti per la transizione, i debiti accumulati dalle aziende sarebbero colpa loro o colpa del governo? E chi li ripagherebbe in tal caso?
Lo so: è uno scenario estremamente ipotetico e difficile che si verifichi, ma è per sottolineare come un intervento politico di queste dimensioni io ritengo non sia in nessun modo logico!
La politica puo e deve indicare cosa deve essere rispettato (come nel caso delle normative Euro x), ma il come farlo deve essere deciso da chi comanda una azienda, altrimenti sono aziende di stato e non di imprenditori.

Mi piacerebbe che venisse compreso il concetto di ciò che sto dicendo. Perchè non lo dico assolutamente in funzione di una difesa del termico.
Ma se in Cina e in altre nazioni ricche si vendono milioni di BEV senza bisogno di nessun tipo di bando o pressione è evidente che sia una tecnologia migliore e destinata a prendere il sopravvento.
Ma necessita del tempo giusto per dar modo alle varie economie di potersi adattare a questo cambiamento, oltre alla formazione corretta della percezione degli utenti sulla tecnologia elettrica .

- Perchè in Cina si vendono milioni di BEV? Semplicemente perchè hanno accesso a vetture a basso costo.
- Perchè nei paesi nordici le BEV si sono diffuse molto rapidamente? Semplice: hanno un reddito pro-capite anche ben oltre il doppio del nostro (e della media Europea) e se c'è una tecnologia migliore ad un prezzo di poco superiore a pari-categoria che si possono tranquillamente permettere, ecco che si diffondono le BEV.
Queste sono le vie maestre per una diffusione veloce, che in realtà è la stessa: potersi permettere l'acquisto!
Ma nel resto dell'Europa, dove vige il bando, non è affatto così.

Cosa comporta questo scenario? Molto semplice: nell'Europa meno abbiente si tenderà a circolare con vetture meno recenti con effetti negativi lato impatto CO2.
Cosa che poi in realtà a livello ambientale non avrà grosse ripercussioni: le "nostre" ICE (inteso come quelle europee) emettono circa l'1,2/1,5% di CO2 a livello mondiale, se ne sostituisci "solo" la metà emetterai "solo" lo 0,7% di CO2 (e forse anche meno perchè le emissioni tendenzialmente aumenteranno ancora per anni)

Ora sarebbe bello a mio avviso unire i puntini rendendosi conto che chi governa non è un demente e conosce quanto ho detto ora.

Secondo il mio parere, e mi sembra lampante, lo scopo non è affatto ambientale. E vedo 2 cause che fomentano queste decisioni:
- Economiche: questa rivoluzione porterà ricchezze verso alcuni, sia in ambito di vendite che di finanziamenti.
- Numerico: la volontà europea è ridurre il parco mezzi circolanti e per farlo l'unico modo è rendere impossibile l'acquisto di vetture alla massa.

Se invece si vuole credere che tutto ciò sia fatto nell'esclusivo ed unico interesse ambientale trovo che sia un modo decisamente ingenuo per capire cosa sta accadendo.

Alessandro M.

Bisogna farsene una ragione e basta, i Cinesi hanno costi di gestione infinitamente più bassi dei nostri, non devono sottostare a regole debilitanti in nessun ambito, hanno capacità produttive di gran lunga superiore a noi e dispongono di tutte le risorse che necessitano senza andarle a cercare col lanternino....cosa vuoi competere con loro?? L'unica cosa che puoi fare per cercare di marginare la loro posizione è a botta di dazi e ban, ma anche lì ci diamo noi stessi la mazzata sui piedi perché il 90% di tutti i beni di consumo di cui disponiamo, in maniera diretta o indiretta la importiamo da loro, se per assurdo dovessimo smettere di punto in bianco di acquistare da loro, una cosa che oggi ci costa 1€ perché fornitaci e prodotta da loro prodotto da noi (in occidente) ci verrebbe a costare nell'ipotesi più ottimistica 10 volte tanto....il peccato originale risale a decenni addietro quando abbiamo deciso di affidarci totalmente a loro per ogni cosa a danno del nostro tessuto produttivo e ora che siamo quasi totalmente dipendenti da loro ne paghiamo il caro prezzo.... proprio come un tossico al cospetto del suo spacciatore.

cuccuruccu

Mah, spesso raffinarle è molto inquinante, quindi molto costoso per via della gestione degli scarti. Un problema che in Cina si pongono molto meno. Puoi anche avere grandi giacimenti di terre rare, ma se il prodotto finito ti costa più caro del prodotto cinese tanto da metterti fuori mercato, il giacimento rimane lì fermo.

MatitaNera

Non credo ce l'avremmo fatta

MatitaNera

Ogni leggenda ha il suo studio

MatitaNera

Infatti l'ho nominata io

giovanni

Il problema è che la Cina è avanti anche nella tecnologia della raffinazione delle Terre Rare, altrimenti in Canada ed Australia queste ci sono, e in Messico il costo del lavoro è più basso che in Cina

Paolo Cocci

D’altra parte spendono 40K per un’auto che gli rende la vita più scomoda, dovranno giustificare la cosa.

Firebrand81

Che il tram stia per arrivargli in faccia lo stanno capendo, tant'è vero che il precedente CEO di VW, Diess, è stato silurato dal consiglio di amministrazione esattamente per tale motivo. Ed il nuovo CEO sta facendo una serie di accordi con vari produttori cinesi per cercare di salvare la baracca. I cinesi prendono volentieri i soldi, e ne approfittano per assorbire un pò di conoscenze sulle dinamiche di guida da Audi e Porsche. Vediamo come evolverà.

Gianluigi

Ahah, concordo (pur non conoscendolo)

Davide

Esattamente. Servirebbe assumere gente del settore e far partire una practice dedicata assumendo i talenti che l'industria offre. Chi sa scrivere codice di livello difficilmente va a lavorare in VW e il risultato sarà un ovvio disastro.
Il più delle volte pensano che il software sia accessorio, basta che vada. Io se il software fa schifo scarto la macchina a priori. C'è un tram che sta per arrivargli in faccia e non capiscono né che sia un tram né che li stia pre colpire

Firebrand81

Certo, ma se guardi cosa ha fatto Volkswagen con Cariad, la sua software house interna... roba da vomito, il peggior software che abbia mai visto in tutta la mia vita, roba che RealPlayer, spostati. Io credo che semplicemente un produttore automobilistico tradizionale, per sua natura, è come un produttore di mobili: tu te lo vedo un produttore di mobili che improvvisamente deve sviluppare software?

Firebrand81

De Meo, come Tavares &C., vuole aiuti a pioggia, la sua è una sparata meramente politica.
E nota: soldi che poi userebbero per intascarseli e continuare, nel loro mondo ideale, a venderci la stessa spazzatura cancerogena degli ultimi 20 anni.

Firebrand81

Il tuo è un ben ponderato commento nel merito dei tanti punti di crescita a cui dovrebbe mirare Renault, quello di De Meo è invece un rant "di pancia" (quindi privo di considerazioni razionali) fatto per cercare di accalappiare aiuti dai politici sfruttando l'emotività delle masse.

Ovvero, è una mossa meramente politica.
Gustave Le Bon, l'autore di "Psicologia delle folle", applaudirebbe.

Stefano Silvestri

Non credo li stiano facendo con la 500 Elettrica.

Stefano Silvestri

Mancano 12 anni.. abbi un po' di ottimismo.

Stefano Silvestri

La Cina è in fase espansionistica e sicuramente inquina più dell'Europa, ma anche lì le cose stanno cambiando e l'attenzione all'ambiente cresce ogni giorno. E poi se la tua Nazione è Leader della tecnologia Elettrica non c'è bisogno di OBBLIGARE le aziende verso quella direzione.
Se invece in Europa tutti i marchi erano seduti sugli allori, se la politica li pungola a darsi da fare per non farsi fagocitare..non lo trovo per forza sbagliato.
In ogni caso, fino al 2035 si possono vendere auto termiche. SOLO dal 2036 è vietato venderle.
Quindi ancora ci sono 12 anni di tempo per continuare a vendere auto termiche (che potranno circolare fino al 2050). Non mi pare che domattina le aziende siano con l'acqua alla gola.
Tanto è vero che molti produttori hanno già deciso una road-map dove già dal 2030 venderanno solo auto elettriche, quindi 5 anni prima del limite imposto dall'Europa. Evidentemente se si VUOLE, si PUO' fare.

Stefano Silvestri

Guarda che fino a prima della Pandemia non c'era tutta questa attenzione al mondo dell'elettrico.. Vedrai nei prossimi 5 anni cosa succede.
Lascia stare l'europa. Guarda la Cina, che è il primo mercato mondiale e investe un sacco di soldi nell'elettrico.
Entro 10-15 anni cambierà molto il mercato automobilistico, un po' come avvenuto nel mondo cellulari a fine anni 2000.

Apple è come Tesla. E il resto è in mano ai cinesi (tranne Samsung..che magari potrebbe diventare Toyota nel mondo delle auto).

Costruire auto elettriche è molto più facile, e in Cina hanno molto know-how, bassa manodopera e molte risorse. Faranno auto elettriche anche aziende come Sony, Xiaomi e altre.

Non mi meraviglierei se tra 10 anni cambierà anche molto tutto l'apparato intorno alla vendita delle auto.
Dopo 60-70 anni potrebbe cominciare a sparire il modello delle Concessionarie dove visionare le auto e fare Test-drive. Con i venditori che ti fanno accomodare e ti spiegano le caratteristiche tecniche.

Aziende che vogliono abbattere al massimo i costi, per riuscire a vendere auto a prezzo concorrenziale, potrebbero optare per vendite Online. Con consegne a domicilio tramite Driver. (una cosa non troppo differente la faccio anche a volte quando lavoro con le auto. E cioè portare una automobile da un punto A a un punto B e poi tornarmene a casa in treno o taxi). Sicuramente una filiera snella e molto veloce, con costi bassissimi. Potrebbero poi raggruppare i centri di assistenza. (Ad esempio in italia fare 3 grandi Hub di Assistenza- Nord, Centro e Sud. Dove far arrivare tutti i pezzi di ricambio dalla Cina).
Politiche di "Prova per 30 giorni e poi decidi se tenere o mandare indietro".

Io, a differenza di molti che pensano che nel futuro prossimo l'auto diventerà sempre più un bene di lusso per pochi.. credo che tra 10 anni invece comprare auto sarà ancora più semplice e relativamente economico rispetto ad oggi.

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