
Auto 06 Apr
22 Ottobre 2022 1
Il 2022 è un anno importante per Mercedes-Benz Italia che a Padova, location del salone di Auto e Moto d'Epoca, festeggia una serie di anniversari, a partire dai 70 anni di Mercedes SL.
Era il 1952 e Mercedes 300 SL debuttava ufficialmente, trasformandosi due anni dopo in una sportiva che passava dalle competizioni alla strada grazie a Maximilian E. Hoffman, importatore statunitense che propose alla casa di Stoccarda di acquistarne ben 1000 se i tedeschi avessero deciso di proporre la vettura nella versione di serie.
Stoccarda si convinse e l'auto iniziò una storia fatta di apparizioni al cinema che contribuirono a renderla iconica, trasformandosi nel tempo con diverse declinazioni, dalla Ali di Gabbiano del 1954 alla 250SL del 1967 (W113) proseguendo con la "Pagoda" degli anni sessanta, la 500 SL del 1986 (in produzione per ben 18 anni) e, oggi, con Mercedes-AMG SL.
Oggi la SL è "made in Affalterbach", realizzata solo da AMG, un netto taglio rispetto al passato a confermare l'esclusività di questo modello che si spinge ancora più in alto nel concetto di lusso, a partire dalla quattro cilindri SL 43 per arrivare alle versioni V8:
Come anticipato, il 2022 è un anno in cui coincidono diversi anniversari. Nel 1972 fu lanciata la Classe S, concetto non nuovo visto che la berlina di lusso era rappresentata in casa dalla Oberklasse ma, per la prima volta, prende ufficialmente la denominazione di Classe S e da allora non la lascia più.
Passiamo poi all'8 dicembre 1982, data della presentazione di Mercedes-Benz 190 e 190 E, la Baby Benz (W 201) che fu un'altra intuizione di successo perché diede vita alla Classe C.
Nel 1992 debuttò invece la 300 CE-24 Cabriolet che portava in dote l'innovazione della capote elettroidraulica e dei poggiatesta posteriori ad estrazione pirotecnica per trasformarli in roll-bar in caso di incidente. Fu la prima, poi tutte le cabrio introdussero questo sistema.
Il 1997 fu poi un anno ricco di innovazioni: TELE AID era la chiamata d'emergenza che chi guidava Mercedes aveva già 25 anni fa: aveva già molte delle funzioni della e-Call oggi obbligatoria, tra cui la chiamata automatica d'emergenza in caso di incidente.
Sempre 25 anni fa nacque Classe A nel marzo del 1997. Fu l'auto della controversia, perché fallì il test dell'alce nei primi mesi di vita, ma questo non fermò Mercedes che mise in piedi un'operazione mastodontica per il richiamo, creando appositamente un centro con tre linee di produzione per smontare e sistemare il problema. Pinerolo fu la location scelta e lavorava esattamente come le fabbriche tedesche, processando 50 auto al giorno grazie a 150 persone per un totale di 3.000 vetture.
Qui si scannerizzavano i codici dei pezzi montati, così da sapere sempre quale ESP veniva montato su quale telaio, e c'era un controllo qualità certosino che permise alla Classe A di trasformarsi da un modello non utilizzabile su strada a un successo tutto italiano.
Anche MOBILO nacque nel 1997: noto a pochi, il programma di garanzia include un supporto a 360° in caso di necessità di assistenza, coprendo costi per i ricambi, soccorso h24, mobilità in caso di riparazione, spese di alloggio e spese di viaggio anche in treno o aereo.
Il programma oggi è offerto di serie per tutti i clienti e si rinnova gratuitamente dopo ogni servizio assistenza ufficiale per una durata massima di 30 anni.
Infine il 1997 sancisce anche il debutto della tecnologia a iniezione diretta Common-rail con Mercedes C 220 CDI (e Alfa Romeo 156 JTD): 125 CV su un motore diesel da 2,2 litri che consumava in media 6,1 litri ogni 100 km. Si tratta di una delle tante storie di sinergie italo-tedesche: nato a Bari nel centro di Ricerca e Sviluppo che era del gruppo Fiat (Elasis), il Common Rail attirò subito l'attenzione di Mercedes che, insieme al partner Bosch, trasformò l'idea in qualcosa di industrializzabile a livello di produzione di massa.
Oggi l'erede di quella tecnologia è rappresentata dalla W206 del 2022 con 217 CV e un consumo di 4 litri ogni 100 chilometri, il doppio della potenza rispetto alla W202 del 1997 che poteva contare su 125 CV e consumi di poco più di 6 litri.
Da segnalare poi che sul sito ufficiale, cliccando sul menu "service / omologazione vetture", sono disponibili (previo login con account Mercedes Me), i servizi che permettono ai proprietari di auto storiche di recuperare tutta una serie di documenti utili alla registrazione o alla manutenzione. I tedeschi hanno infatti digitalizzato le schede di produzione di fine linea con le componenti montate e gli optional per tutte le auto prodotte dalla fine degli anni cinquanta alla fine degli anni settanta. Inoltre vengono forniti anche i documenti per l'immatricolazione in Italia delle vetture che arrivano dall'estero, questi ultimi però richiedono un paio di mesi di attesa dalla fabbrica perché il processo è ancora manuale.
Infine, si sta lavorando per recuperare tutta la letteratura antecedente al 1995, anno in cui è stato introdotto il database elettronico, con la digitalizzazione dei manuali utente e manuali d'officina.
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Commenti
Mio nonno ha avuto un SL, uno dei primi consegnati in Italia. Era una "Ali Di Gabbiano". Ne conservo la foto di mio nonno, mia nonna, mio padre e due dei sui fratelli fieri accanto alla nuova arrivata. Colore Nero.
Se lo è goduto meno di un mese perchè poi si ammalò e non si riprese mai e mio padre se lo è goduto al posto di mio nonno ma anche lui per poco tempo. Lo dovette vendere per pagare le spese della famiglia visto che mio nonno non poteva lavorare.
Io ho avuto più volte la voglia di prenderlo. Poi mai preso essendo per una una seconda macchina e costando qualche soldino. Ma l'idea di prenderlo rimane.
Ora ho un Wrangler 4XE come auto assegnata dalla mia azienda e una peugeot 208 della precedente serie mia di proprietá. Una SL non stonerebbe ma visti i precedenti familiari temo un pochino che mi porti sfortuna.