
05 Dicembre 2022
Swappable Batteries Motorcycle Consortium, o in breve SBMC, è il nome dell'iniziativa di Honda, Yamaha, KTM e Piaggio per creare uno standard di batterie intercambiabili. L'obiettivo ultimo, come è facilmente intuibile, è evitare di frammentare il mercato delle moto elettriche (inteso in modo molto ampio, e che comprende categorie come scooter, moped, moto, tricicli e quadricicli) massimizzando la compatibilità di un componente chiave come la batteria, in modo tale che lo stesso prodotto si possa installare su più veicoli, anche di marche differenti. Il consorzio era stato preannunciato qualche mese fa; il suo programma si articola in quattro punti:
- Sviluppare delle specifiche tecniche standard dei sistemi di batterie intercambiabili
- Confermare l’utilizzo comune dei sistemi di batterie
- Realizzare, e promuovere, le specifiche comuni del Consorzio come standard presso organismi di standardizzazione europei ed internazionali
- Estendere a livello globale l’utilizzo delle specifiche comuni del Consorzio
#PiaggioGroup with HONDA Motor Co., Ltd.,KTM AG, and YAMAHA Motor Co.,Ltd. signs the #agreement for the foundation of the Swappable Batteries Motorcycle Consortium to promote the large-scale deployment of light #electricvehicles. More on https://t.co/clQXjGJHfq pic.twitter.com/OOvA9ZUe51
— Piaggio Group (@Piaggio_Group) September 6, 2021
Le quattro aziende coinvolte sono già molto influenti per quote di mercato a livello globale. La speranza è di coinvolgere, nel tempo, tutti gli altri grandi protagonisti del settore. Verranno stabiliti parametri e standard per autonomia, tempi di ricarica, infrastrutture, costi di sviluppo e specifiche tecniche/fisiche delle batterie.
In questa fase delicata di transizione alla mobilità elettrica, la speranza dei fondatori è che uno standard unico aiuterà soprattutto i veicoli elettrici leggeri a diffondersi e affermarsi come sistema di trasporto valido e convincente. E con costi minimizzati per l'utente finale.
Commenti
Ottimo. Contento che ci sia Piaggio tra i fondatori. Dalle dichiarazioni in fonte si intravedono alcune linee guida di massima: 48V fino a 11kW.
Stanno cominciando a far vedere qualcosa anche in MotoGP, con il marchio Aprilia.
Chissà che tra qualche anno non portino a casa un mondiale.
Sarebbe un’ottima idea… ma temo che “intercambiabile”, in Italia, si traduca in “rubabile”
la energica fa motorini elettrici inutili
Gli standard sono ottime idee a prescindere.
Spesso sono le aziende, per massimizzare gli incassi e costringere il cliente a se, a fare diversamente.
Qui credo temano la concorrenza cinese (hanno numeri che il singolo fa "standard" a se)
Piaggio, una delle poche aziende italiane che nel suo campo può dire la sua.
se sviluppassero la stessa tecnologia per le auto con pacco batteria su binari nella zona posteriore del veicolo la diffusione andrebbe in altra direzione. Il rifornimento comporterebbe il cambiare la cella e la ricarica potrebbe avvenire a voltaggi piu' bassi e con tempi molto piu' dilatati a tutto vantaggio delle celle. A questo punto anche un accumulatore da 20kW andrebbe benissimo, magari da affiancare ad un secondo non removibile...
Perche produce giocattoli inutili e costosi per il 99% della popolazione. La loro moto 'sportiva' di punta pesa quanto un GS 1250, e considerata l'autonomia va bene giusto per girare in città. Il motivo per cui praticamente nessuna casa seria ha ancora commercializzato moto elettriche, è che la tecnologia fa ancora altamente schifo.
perchè qui si parla di "swappabilità" quindi celle medio piccole per la mobilità urbana, scooterini e affini. Energica è un altra cosa.
chissà perché Energica, che è stata definita "la Tesla delle moto", non viene proprio menzionata
ottima idea fare batterie con uno standard