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Carlos Tavares: le ragioni dietro le dimissioni da Stellantis

Le dimissioni improvvise di Carlos Tavares continuano a far discutere. Dalla Reuters arrivano nuove indiscrezioni sui motivi che hanno portato l'ex-CEO a dimettersi.

Carlos Tavares: le ragioni dietro le dimissioni da Stellantis
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 5 dic 2024

Le dimissioni di Carlos Tavares dal ruolo di CEO di Stellantis hanno scosso l'ambiente sollevando enormi dubbi sul futuro del gruppo automobilistico italo-francese, che si trova al momento alle prese con una profonda crisi acuita dalle difficoltà generali del comparto europeo delle quattro ruote.

Sulla scelta di Tavares di lasciare anzitempo la poltrona al vertice di Stellantis si è detto e scritto di tutto. Sulla questione è intervenuta oggi anche la Reuters con un lungo reportage in cui afferma di aver raccolto una serie di indiscrezioni da persone informate sui fatti.

Secondo quanto riportato dall'agenzia britannica, le dimissioni di Carlos Tavares sono arrivate a seguito di una posizione diventata difficile davanti ad un consiglio di amministrazione che aveva ormai perso la fiducia verso il manager portoghese. Il motivo, anzi i motivi sembrano essere legati principalmente agli obiettivi posti dall'ex-CEO, che sono stati ritenuti irrealistici, se non distruttivi, da alcuni membri del cda. A questo si sarebbe aggiunta poi la generale insoddisfazione per le politiche riguardanti vendite e taglio dei costi, nonché per i rapporti non proprio distesi con fornitori, concessionari, sindacati e governi.

Data la situazione, pare che il consiglio d'amministrazione abbia chiesto all'unanimità a Tavares di farsi da parte con quindici mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo mandato, sancendo così la rottura definitiva che ha portato il dirigente a lasciare il suo incarico il 1° dicembre.

Sulla questione pesano anche le parole del CFO di Stellantis, Doug Ostermann, che ha confermato le divergenze tra Tavares e i membri del cda, ammettendo inoltre che il gruppo dovrà ricostruire la fiducia con tutte le parti in causa con le quali l'ex-CEO era arrivato ai ferri corti.

LA CHIUSURA NEI CONFRONTI DEL CDA

Fra le mosse di Tavares non apprezzate ai piani alti di Stellantis pare ci siano state anche le dichiarazioni rilasciate dal portoghese al Salone di Parigi dello scorso ottobre, quando accusò pubblicamente la divisione americana del gruppo per il calo delle vendite.

A queste frizioni si sarebbe poi aggiunta una sorta di chiusura da parte di Tavares di fronte alle crescenti domande di alcuni membri del cda, evidentemente preoccupati per l'andamento del gruppo nell'ultimo periodo. Davanti alla richiesta di spiegazioni sulle strategie da adottare per uscire dalla crisi, il manager si sarebbe infatti trincerato chiedendo di essere lasciato libero di lavorare senza interferenze.

Tutto ciò sembra sia avvenuto mentre aumentavano i dubbi degli principali azionisti per la politica di drastici tagli ai costi che stava mettendo a rischio i rapporti con i partner di lunga data e quindi anche la continuità delle forniture, con possibili ripercussioni a cascata su tutto il business dell'azienda.

Secondo le fonti della Reuters, quindi, Tavares avrebbe fatto terra bruciata attorno a sé creandosi una folta schiera di nemici a tutti i livelli: dai membri del consiglio ai governi dei paesi in cui il gruppo opera, passando per i partner commerciali, i fornitori e i sindacati.

IL NUOVO CEO STELLANTIS E LE INCOGNITE SUL FUTURO

Un altra ragione di attrito tra l'ex-CEO e il cda sarebbero state infine le scelte su come affrontare le regole dell'Unione Europea che impongono multe salate ai costruttori che nel 2025 non rispetteranno la quota di almeno il 21% di veicoli elettrici sulle vendite totali. Una questione che Tavares ha rifiutato di affrontare mediante la richiesta di una rinegoziazione delle regole, come invece fatto da altri costruttori che allo scontro hanno preferito sedersi al tavolo delle trattive nel tentativo di trovare un accordo condiviso.

Nel resoconto della Reuters non mancano altri episodi controversi che insieme agli altri hanno portato all'uscita di scena anticipata di Tavares, lasciando Stellantis alla ricerca di un nuovo CEO a cui spetterà il compito di rimettere insieme i cocci e ripartire in un mercato complesso, stretto tra le imposizioni normative dei governi, i concorrenti cinesi sempre più agguerriti e una generale diffidenza del pubblico per le auto elettriche su cui il gruppo ha scommesso forte per il prossimo futuro.

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