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Von der Leyen apre ai biocarburanti nella revisione del regolamento sulle emissioni di CO2

Si va verso una revisione più flessibile delle regole sulle emissioni.

Von der Leyen apre ai biocarburanti nella revisione del regolamento sulle emissioni di CO2
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 20 ott 2025

Dopo mesi nei quali si sono susseguite le dichiarazioni del CEO di BMW, del rappresentante di Stellantis, del cancelliere tedesco e dei costruttori europei, ora la Commissione europea si prepara a rivedere il regolamento sulle emissioni di anidride carbonica per auto e furgoni. Una revisione non solo invocata ma anche molto attesa dalla quale dipenderà molto del futuro del settore automotive europeo. Tra le novità delle ultime ore (il vertice inizierà giovedì prossimo, il 24 ottobre) emerge l’apertura ai carburanti alternativi a basse o zero emissioni, una delle richieste caldeggiate da Oliver Zipse di BMW e dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica italiano.

In una lettera inviata al Consiglio europeo in vista del prossimo vertice dei capi di Stato e di governo, la presidente Ursula von der Leyen ha confermato che la revisione del testo sarà presentata entro la fine del 2025, nell’ambito di una strategia che punta a mantenere la competitività dell’industria europea senza rinunciare agli obiettivi climatici.

Non solo elettrificazione

Al centro della dichiarazione c’è la volontà politica di non chiudere la porta ad alcuna tecnologia. Ursula von der Leyen ha ribadito che l’Europa resterà fedele al principio della neutralità tecnologica, un approccio che consente ai costruttori di perseguire i target ambientali scegliendo le soluzioni più adatte ed efficienti sul piano industriale. In questo scenario, l’elettrico non sarà più l’unica via percorribile per la decarbonizzazione dei trasporti. Nella revisione in arrivo verranno infatti considerate anche soluzioni come gli e-fuel e i biocarburanti avanzati.

I carburanti sintetici, già oggetto di discussione tra Bruxelles e Berlino nei mesi scorsi, trovano adesso una conferma nel piano della Commissione europea. Ma la vera novità riguarda il riconoscimento esplicito dei biocarburanti avanzati come risorsa utile nella transizione post 2030. Si tratta di combustibili prodotti da materiali di scarto o residui organici, che non entrano in competizione con le coltivazioni alimentari e che, proprio per questo, risultano particolarmente interessanti dal punto di vista ambientale. La menzione diretta di questi carburanti assume un peso ancora maggiore per l’Italia, che è tra i Paesi europei più attivi nella loro produzione e promozione.

Le misure per i furgoni

Accanto a queste aperture tecnologiche, la presidente della Commissione europea ha anche annunciato un percorso di confronto più serrato con i produttori di veicoli pesanti. Questo segmento, storicamente più difficile da elettrificare rispetto al comparto delle auto, richiede misure di supporto specifiche per non rimanere indietro nella transizione verde. Von der Leyen ha assicurato che il dialogo già avviato porterà a iniziative concrete, con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni anche per camion e mezzi commerciali.

Le parole della presidente arrivano in un momento di grande attenzione sul futuro della mobilità in Europa. Il regolamento attualmente in vigore prevede il blocco alla vendita di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035, una scadenza che molti osservatori considerano ormai simbolica e realisticamente irraggiungibile. Le difficoltà economiche del settore, unite alla concorrenza internazionale e ai rallentamenti nella crescita del mercato elettrico, stanno spingendo le istituzioni europee a valutare un approccio più pragmatico.

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