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Italia e Germania scrivono all'UE: cambiare rotta sull'auto. Basta discutere, bisogna agire

In una lettera congiunta si chiede che venga portata avanti una transizione davvero sostenibile; la concorrenza corre e l'Europa non può perdere tempo

Italia e Germania scrivono all'UE: cambiare rotta sull'auto. Basta discutere, bisogna agire
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 ott 2025

Italia e Germania insieme per chiedere all’Unione Europea un cambio di rotta sull’industria automotive.

Siamo a un punto di svolta: oggi si apre una nuova fase per l’industria europea. Italia e Germania si presentano unite per chiedere alla Commissione un cambio di rotta sull’automotive, subito. Con responsabilità, pragmatismo e visione.

Queste le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso commentando i contenuti della lettera che il suo ministero e quello dell’Economia tedesco hanno inviato congiuntamente alla Commissione Europea, a sostegno di una visione condivisa per il futuro dell’industria automobilistica europea.

LA CONCORRENZA CORRE, NON POSSIAMO RIAMANERE FERMI

Questa iniziativa sottoscritta da Urso insieme al ministro Katherina Reiche segue un confronto bilaterale iniziato a giugno con un primo allineamento sul tema della decarbonizzazione delle flotte aziendali e, successivamente, con la definizione di una posizione condivisa in vista del dialogo strategico dell’Unione Europea sull’auto, che proprio l’iniziativa italiana ha contribuito ad avviare grazie al “non paper” presentato un anno fa.

Con una posizione comune e chiara indichiamo insieme la via per una transizione verde che sia davvero sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, superando le gabbie ideologiche del Green Deal. Ancora una volta, il dibattito europeo si è finalmente aperto grazie alla determinazione del governo italiano, che ha riportato al centro dell’agenda le esigenze concrete della nostra industria. Ora è il momento delle decisioni: mentre Bruxelles discute, la concorrenza globale corre. Non possiamo permetterci di restare fermi. L’Europa deve agire, e deve farlo subito.

Insomma, così non va bene, la transazione deve essere davvero sostenibile ed è necessario superare le ideologie. Bisogna poi fare in fretta perché mentre si discute su cosa fare, la concorrenza sta correndo. Secondo Urso, quindi, l’UE non può permettersi di stare ferma ed è quindi tempo di prendere decisioni urgenti.

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