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Biocarburanti, nessun passo indietro dell'Italia: punto fermo nella strategia climatica

Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto continua a ribadire l'importanza di questi carburanti nella strategia climatica

Biocarburanti, nessun passo indietro dell'Italia: punto fermo nella strategia climatica
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 18 giu 2025

L’Italia insiste sul ruolo dei biocarburanti nella strategia climatica. A ribadire nuovamente la posizione del Governo, il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto durante un suo intervento al Consiglio Energia dell’Unione Europea.

L’Italia crede molto nell’efficacia dei biocarburanti e riteniamo che tale potenziale sia uno dei punti fermi della nostra strategia climatica per l’abbattimento delle emissioni anche nei trasporti stradali. Ci auguriamo che la nostra visione sui biocarburanti, basata su un approccio scientifico e rigoroso e sul ruolo che essi possono svolgere anche in futuro, venga condivisa dalla Commissione europea.

BISOGNA PUNTARE ANCHE SUI BIOCARBURANTI

Fino a questo momento, la posizione dell’Italia non ha fatto particolarmente breccia dato che i biocarburanti continuano ad essere esclusi dalla strategia climatica dell’Unione Europea che, invece, sta pensando di dare un ruolo ai carburanti sintetici. Il nostro Governo comunque continua ad insistere e nel suo intervento il Ministro Pichetto ha evidenziato la disponibilità del Governo “a confrontarci sugli strumenti più efficaci, anche per garantire il rispetto della legalità lungo tutta la filiera dei biocarburanti”. Nel corso dei lavori del Consiglio, la Commissione ha presentato una valutazione dei Piani Energia e Clima definitivi degli stati membri.

L’Italia è stato uno dei primi Paesi a presentare il proprio piano. Insieme alla Commissione ci siamo posti un obiettivo ambizioso, stiamo facendo del nostro meglio per conseguirlo, pure in un contesto che pone nuove difficoltà, soprattutto per raggiungere alcuni target.

Secondo il Ministro dell’ambiente, i risultati delle valutazioni vanno guardati come un’indicazione su come impostare il quadro regolatorio nella prossima decade, lasciando maggiore flessibilità agli Stati Membri sul modo di conseguire l’obiettivo di riduzione delle emissioni. Per il Ministro, sarà importante valutare con attenzione gli obiettivi da definire e le modalità per raggiungerli, soprattutto quelle per il reperimento delle risorse finanziarie.

Al Consiglio di Lussemburgo, la Commissione ha presentato il nuovo Programma illustrativo nucleare (PINC), che valuta anche la necessità di ulteriori risorse per lo sviluppo di piccoli reattori modulari, reattori modulari avanzati, microreattori e, in prospettiva, la fusione. Pichetto ha spiegato che “l’Italia ha deciso di perseguire una strategia nazionale che in maniera trasparente e graduale promuove una rivalutazione pragmatica del ruolo dell’energia nucleare come fonte di energia decarbonizzata, affidabile e programmabile”. Il Ministro ha poi colto l’occasione per ricordare che proprio l’Italia ha deciso di aderire all’Alleanza per il nucleare, ribadendo il favore a iniziative rivolte a “un confronto aperto per un futuro competitivo dell’Europa rispetto agli altri Paesi”.

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