
20 Luglio 2023
L'impianto di Crevalcore (Bologna) della Marelli va verso la chiusura. Sono circa 230 i posti di lavoro a rischio a seguito di questa decisione. L'azienda, infatti, ha fatto sapere che le attività dello stabilimento dovrebbero terminare all'inizio del prossimo anno, con una parte della produzione che sarà spostata nella fabbrica di Bari.
Il motivo di questa decisione? Innanzitutto il risultato negativo dell'anno. Si parla, infatti, di una perdita di circa 6 milioni di euro dipesa, prevalentemente, dall'aumento del costo dell'energia. In secondo luogo, la scelta di chiudere l'impianto deriva dalla dinamica negativa delle attività legate al motore endotermico. Oggi, il tasso di utilizzo della capacità produttiva è al 45% ma la società si aspetta che cali fino al 20% entro il 2027.
Ricordiamo che all'interno dello stabilimento di Crevalcore oggi si producono collettori di aspirazione e pressofusi di alluminio per motori endotermici. Questo impianto, dunque, sconta il processo di transizione verso la mobilità elettrica che vedrà sempre più calare le richieste di componenti per i motori endotermici e la mancanza di una politica di riconversione.
Risultato economico negativo e aumento del costo dell'energia, nonché una dinamica negativa delle attività legate al motore endotermico che oggi porta a un utilizzo del 45% della capacità produttiva del gruppo e che calerebbe anno dopo anno fino ad arrivare al 20% nel 2027 e sparire nel 2030. Ciò si è tradotto in una contrazione del fatturato dal 2017 a oggi pari a oltre il 30% e una perdita costante in termini di profittabilità.
Ovviamente, la notizia della chiusura dell'impianto ha scatenato una vera e propria bufera con i sindacati che hanno definito inaccettabile la decisione della Marelli. Inoltre, accusano la società di non aver previsto alcun investimento per la transizione all’elettrico.
I sindacati puntano il dito anche contro il Governo, evidenziando la mancanza di una politica industriale dedicata all'automotive. Senza una strategia, per le sigle sindacali, la chiusura di Crevalcore potrebbe essere solo la prima di una lunga serie. Per il 22 settembre è stato anche indetto uno sciopero di 8 ore in tutto il gruppo Marelli per chiedere all'azienda di rivedere la decisione di chiudere lo stabilimento.
È da tempo che chiediamo riconversioni per le fabbriche legate al motore termico, senza le quali la chiusura di Crevalcore sarà solo la prima di una lunga serie, così come chiediamo di concentrare le risorse pubbliche sulle leve che possono salvaguardare e rilanciare l'industria di esportazione. È su queste priorità che si deve concentrare l'interesse del Ministero del Made in Italy e delle Imprese, trasformando le dichiarazioni di principio sull'automotive in atti concreti. Per chiedere a Marelli di ritirare la decisione di chiusura della fabbrica di Crevalcore e per chiedere al Governo di convocare un tavolo di confronto, si proclama la mobilitazione permanente a Crevalcore e otto ore di sciopero in tutto il gruppo per venerdì 22 settembre.
Marelli che ha iniziato un dialogo con le organizzazioni sindacali e le istituzioni per individuare la migliore soluzione possibile per tale situazione, ha comunque ribadito che l'Italia rimane centrale nella sua strategia, perché centro di rilievo per ingegneria, ricerca e sviluppo ed un importante polo produttivo.
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Commenti
Se non nulla da dire sulle mie parole, che non preveda di inventarti cose che non ho scritto, vien da pensare che tu sia daccordo.
Ma non lo credo. E vedendo gli esempi che fai si intuisce che proprio non hai capito molto di quanto ho detto.
Allora non c'è altro da aggiungere.
Il destino di quello stabilimento è segnato.
O fa componenti per nicchie supersportive che esisteranno anche fra 100 anni probabilmente o quello stabilimento si troverà inevitabilmente fuori mercato. È inevitabile.
E stellantis non produce solo endotermiche in Polonia, produce anche la 600 e la Renaegade.
Giusto per dire cosa resterà dell'industria automobilistica italiana.
La Morrovalley con le supersportive.
E dove avrei mai scritto che in quello stabilimento producono componenti per auto elettriche? E' scritto chiaramente e più di una volta l'esatto opposto.
Ma di cosa parliamo se poi ti dimostri non in grado di comprendere quanto scrivo?
NO, in quello stabilimento NON producono componenti per auto elettriche.
Producono componenti per auto termiche tipo collettori di aspirazione, mi risulta.
Quindi se non è oggi è fra due anni ma il destino è segnato di quello stabilimento
Infatti è una fabbrica di pistoni
Queste sono le conseguenze della solita politica fallimentare italiana. Poveri noi...
Ma che centrano le azioni?
Le azioni mica dipendono da UNO stabilimento con 100 operai. Ma che davero davero vogliamo raccontarla? E sperare pure che qualcuno ci creda?
Se in quello stabilimento si producevano batterie OGGI non starebbero dietro alla richiesta. Questa è la verità lampante.
SI, ci hanno raccontato che l'elettrico favorisce i cinesi e il MELIO sono le brum brum.
QUESTRI SONO I RISULTATI nell'essere rimasti fermi alle brum brum, che Tesla e BYD fanno i MLD e da noi mano a mano che la rischesta di termiche si abbasserà ci saraà la desertificazione industriale.
NON è l'azienda che lo osteggia E? IL PAESE che lo osteggia inutile cercare di nasconderci dietro un dito. Tesla è in Germania NON in Italia. BYD, SAIC NON mi risulta che stanno cercando in italia.
Marelli produrrà elettrico da un'altra parte a loro cosa cambia? Seguiranno il mercato dove incontrano condizioni favorevoli, coin energia a basso costo e filiere e Know-how a mazzi.
Sei tu che dici:
"È il vantaggio di cavalcare l'onda, se in questo stabilimento si producevano batterie, inverter, pannelli FV, pale eoliche avrebbero la coda di ordini e sarebbero su linkedin a cercare personale."
Se in quello stabilimento avessero dovuto produrre ciò che indichi non lo avrebbero neppure aperto nel 1973.
Infatti lo aprirono per cavalcare quell'onda, legata ai motori endotermici, che ora è finita.
E credo non si possa dire che non si sia adattata al cambiamento visto che in questo periodo di transizione energetica, negli ultimi 5 anni, le sue azioni sono aumentati del 118%.
Non è che il tuo "cavalcare l'onda" è buono a prescindere solo perchè lo osservi esclusivamente dal lato che lo fa apparire buono oggi.
Quindi se ci sono cose corrette in quello che dici trovo che lo fai in riferimento ad un qualcosa che fa invece apparire poco corrette le stesse parole.
Discorso comunque che ti ho già fatto altre N volte...
Eppure chiude il termico. Il problema NON è l'elettrico in cui mi rtisulta che i leader siano altri ma lasciando stare.
Il punto è aver lontnamanete creduto che 4 gatti se non compravano elettrico salvavano la produzione italiana.
A ME di quello che produce Marelli fuori dall'Italia... frega il giusto perchè NOn sono azionista Marelli.
Ma resta il fatto che cercare di osteggiare ostinatamente l'elettrrico si è dimostrato NON solo INUTILE ma controproducente.
CVD da mesi. Ed ancora siamo all'inizio il peggio è avanti.
Marelli produce anche e molto proprio nel settore elettrico, ovviamente dire occupandosi di componentistiche per automotive e credo non essendo una azienda di sprovveduti, o almeno io fatico a considerare tale una azienda che arriva ai suoi traguardi, pur non conoscendola poi molto bene.
E non è poi affatto strano che una azienda con circa100 siti produttivi sparsi in 3 dei 5 continenti differenzi anche molto le sue lavorazioni.
Il tuo discorso male si approccia alla realtà di quel gruppo che se non ricordo male è pure fornitrice di motori in Formula E.
A me pare che la Marelli qualcosa nel campo motori elettrici lo faccia...
Iniziamo a togliere i 20 miliardi all'anno che spendiamo di agevolazioni per petrolio e gas, e vediamo quale è la tecnologia meno conveniente....
Non hai capito che ad oggi non c'è nessuna imposizione e chi compra può scegliere quello che vuole fino al 2035, quando entrerà in vigore il divieto per i termici.
In Europa siamo obbligati, non fa testo, ma ci arrivi o no?
In Cina quanto costano rispetto le termiche? Avete la segatura nel cervello ed andate avanti a blaterare.
Nessuno dice che un motore elettrico sia meno performante di un termico, si sa quale sia il rendimento, ma si parla di mezzi di trasporto funzionali alla vita ed al tenore di vita di chi dovrebbe usarli.
PS tolta la Tesla, queste sono le auto più vendute in Europa, altro che elettriche:
Tesla Model Y: 136.564.
Dacia Sandero: 123.408.
Volkswagen T-Roc: 111.692.
Peugeot 208: 105.699.
Opel Corsa: 105.637.
Renault Clio: 100.298.
Toyota Yaris Cross: 96.214.
Fiat/Abarth 500: 90.464.
O hai sbagliato a chi rispondere oppure tu hai le idee confuse. Se lo stabilimento è legato principalmente o esclusivamente al motore endotermico è abbastanza normale che sia in crisi visto che le elettriche si vendono sempre di più (guarda al mercato mondiale non solo l'Italia)
Cambia spacciatore. Te la suoni e te la canti da solo sulla base del nulla
E SI è proprio così IL SOGNO.
La realtà è che l'Italia è al 3,8% di vendite auto eletrriche e bi siete illusi che questo avrebbe ostacolato la transizione energetica.
Peccato che con 1,4mln di auto è una pagliuzza nel vento di 85mln di auto mondiali.
E che la Cina (30% del mercato globale) è al 20% BEV e con le PHEV arriva al 33% circa di auto con la spina.
In USA quest'anno arriveranno al 10% e la crescita economica degli USA sarà superiore alla Cina nel 2023.
È il vantaggio di cavalcare l'onda, se in questo stabilimento si producevano batterie, inverter, pannelli FV, pale eoliche avrebbero la coda di ordini e sarebbero su l'insediamento a cercare personale.
Purtroppo producono per una tecnologia che vende sempre meno.
È lì il problema.
Certo arrivavi tu ed un altro milioni di solfati del webbe e imponevate alla Cina le BRUM BRUM e agli USA di non varare l'IRA vero? Ahahahaha con due post mettevamo KO due potenze mondiali.
A chiacchiere è tutto semplice poi devi pagare il petrolio 90$ a barile e magari in Francia col 70% di nucleare o in Germnia col 55% di rinnovabili si chiedevano perchè spendere 2€ X fare 18Km qua do possono farne 40?
Per far piacere a te?
È quello che succede quando aziende come Tesla fanno gli stramiliardi vendendo milioni di elettriche in tutto il mondo e tu produci collettori di aspirazione per macchine che vendono sempre meno.
Se producevano batterie LFP come BYD o CATL e clienti litigavano per accaparrarsi una commessa.
Ma tu eri uno di quelli che leggendo che bastava non comorare elettrico e scrivere qualche cosa sul webbe bastava VERO?
Ebbene NO e questo è l'antipasto nei prox DUE ANNI non decenni serviranno primo, secondo e contorno.
Ma Tesla fallisce domani, la bolla scoppierà e BYD fallirà pure.
L'importante è ripeterlo e CREDERCI.
tra l'altro pare l'abbiano fatta sporca, nel senso annunciato ora ma pianificato già tempo fa
Non c'entra niente. Guarda quali sono le auto più vendute in Europa ma anche in Cina dove non c'è nessuna legge, simile a quella europea, ma il pubblico sceglie automaticamente le auto più efficienti.
Quando parlano infatti di tagliare il cuneo fiscale, non spiegano che:
O tagli l'Inps che determina la pensione del lavoratore.
O tagli l'Irpef che sono l'entrare che lo Stato italiano deve utilizzare per garantirci quei famosi servizi tra cui la sanità gratuita e che dovrebbe essere di qualità.
Oppure la parte di queste due tasse che tagli dovrebbe metterla lo Stato italiano che alla fine si ritrova meno risorse come per il taglio dell'Irpef e torniamo al punto di partenza.
Marelli già produce e sviluppa propulsori elettrici, strumentazione elettronica di bordo, sospensioni fari e altre componenti che possono essere senza dubbio utilizzate in una BEV. Se chiude una fabbrica di componenti per motori termici non vuol dire che non possa aprire o aumentare la produzione di altre fabbriche di sua proprietà in giro per il mondo. Il vero problema è che probabilmente non l'aprirà in Italia ma in altri paesi dove il costo del lavoro è nettamente inferiore.
Queste cose succedono quando i dirigenti preferiscono guardare al passato piuttosto che al futuro
Ovvio altrimenti si che sarei preoccupato
Evito di ripetere cose già dette da altri......
Crevalcore chiude perché produce parti per gli endotermico.
Causa le normative..... che ora stanno rivedendo.... I costruttori sono stati costretti ad investire verso le EV.
Cosa pensi accada a tutti gli stabilimenti e a tutti i fornitori che non troveranno la maniera di riconvertirsi?
Colpa dei cinesi?
No! Non può solo regalare soldi. Sta alla politica creare le basi per far crescere e vivere l'industria. Sta alla politica dare le possibilità a chi lavora di lavorare al meglio e non parlo, prima che arrivino a sottolinearlo, della tassazione che uccide, ma di dare a tutti lo stesso tipo di possibilità e opportunità. Poi se uno è incapace, amen, fallisca. Ma anche lì che fallisca secondo le regole e leggi e non per intascare soldi pubblici
Con su scritto "eravamo i migliori", fatti in collaborazione con Lancia che quando senti un appassionato si strappa i capelli urlando alla gloria del passato ma quando le vedi in giro ti strappi tu gli occhi
https://media1.giphy.com/me...
Che boiate dici? La politica sta imponendo la transizione verso l'auto a batteria, con il divieto di vendita dei termici, agevolazioni varie come incentivi rottamazione statali e regionali e niente bollo, blocchi di traffico per i termici, parcheggi gratis per gli elettrici, agevolazioni assicurative per le elettriche... Su questo argomento c'è tutto tranne che un mercato libero dalla politica.
Servirebbe un piano di rilancio per tutto il settore e ci sarebbero anche i fondi del pnrr per farlo (vedasi la spagna), ma a noi cosa importa…. qua con la Giorgia nazionale va tutto bene!!!! Ci sono altri problemi ben più gravi tipo i migranti !!, inseguire gli scafisti in tutto il globoterracqueo, proteggere i bambini dai lgbt, i rave, e tutte le cose serie!!11!!!!!!!, a noi non serve nessun piano anzi i sodi del pnrr neanche gli vogliamo
Esatto, come quando vanno in tv a parlare delle “tasse sul lavoro” senza rendersi conto del fatto che il famoso costo del lavoro aziendale vede come voci principali i contributi pensionistici ed assistenziali PRO lavoratore, il tfr ( che va al lavoratore), gli accantonamenti ferie (con cui si paga il lavoratore, quindi pro lavoratore), la quota aziendale delle malattie (pagate Al lavoratore) e che “le tasse” le paga SOLO il lavoratore PER IL TRAMITE del datore (che non mette un euro). Ho semplificato ma tagliare il COSTO del lavoro vuol dire, oggi, togliere voci di spesa PRO lavoratore, a meno che la parte tagliata non la metta lo stato (che siamo tutti noi). Vanno in tv a parlare e neppure saprebbero togliersi un dito da dietro… se trovassero davanti a se qualcuno con le palle verrebbero sbriciolati in diretta nazionale ma il bello e’ che non lo trovano perché sono uno peggio dell’altro (ti pare che il manager di una multinazionale che guadagna con la carriola vada a fare il politico con Durigon e Fratoianni per farsi insultare da 50 milioni di persone? Ci vanno i disperati )
Rimarrà solo la produzione per le calamite da attaccare al frigorifero
No, é per la scelta politica. Senza scelta politica i costruttori non avrebbero fatto all-in sull'elettrico e senza all in la gente avrebbe continuato a comprare normale.
Il mercato va nella direzione dei prodotti migliori per le persone e le elettriche danno oggettivamente sbatti con i quali nessuno vorrebbe scendere a compromessi
Noi facciamo moto bene le lavorazioni standard. In architettura se ti serve qualcosa di complicato e particolarmente raffinato ti ricordi a tedeschi e Inglesi. Qualche volta ai francesi ma in Italia non si fa proprio.
il bello che negli anni 2000/2010 ci fu un picco di queste idee e di invetimenti (ed aggiungo per fortuna oggi ci furono).. ma spesso erano per lo più per attirare "voti", poco piu di spot elettorali il tutto disperso nel vento. Cerca Algowatt (ex ternienergia) e la storia che ha avuto. Ti scenderanno le lacrime..
Grazie. Cosi mi lusinghi... conferma che non ti ho pagato però... AHAHHHA!!! ;-)
In questo paese manca da almeno una quarantina d'anni, una classe politica e dirigenziale con idee lungimiranti e innovative, che agiscano per il bene del paese e non per assecondare il popoletto ignorante coi forconi. Se dieci anni fa ci fossero stati ingenti investimenti per lo sviluppo di ciò che riguarda le rinnovabili o la mobilità elettrica, probabilmente a quest'ora potremmo vantarci di avere noi i prodotti migliori anziché puntare il dito contro la Cina.
Non hai figli...
Io nel 2006 c'ero a piazza San Giovanni contro Prodi, e con me 2 mln di persone.
il fatto è questo, chiunque abbia delocalizzato la propria produzione, porta ugualmente un altissimo valore al proprio paese. quello che noi non abbiamo sono multinazionali "sane" per catturare ricchezza prodotta da altri stati (anche con la manovalanza che noi non facciamo) e portare ricchezza nel nostro stato. tutto il mondo fa così. la gente non vuole lavorare nelle fabbriche per essere contento, perchè se la fabbrica non è della tua nazione, allora sono soldi che se ne vanno dal tuo stato (anche se tu tutti i mesi ricevi il tuo bello stipendio e "tiri a campare").
È il circolo della recessione.
Si vende di meno, si produce di meno, si tagliano i posti di lavoro, i disoccupati non possono spendere, quindi si compra di meno.
Se in quella fabbrica vengono prodotti componenti legati alle auto a motore endotermico direi che hai detto una fessera
guarda che st è ancora lì, se pensi che st avrebbe dovuto fare concorrenza ad intel allora hai sbagliato tutto.
se devo essere sincero ai tempi di berlusconi (prima del 2012), i talk "urlati" erano comunque "colti". all'epoca si litigava per delle str_nzate, quasi dei cavilli, quello che contava invece era piuttosto chiaro. oggi nei talk "urlati" vedi solo molta ignoranza e luoghi comuni, e peggio la volontà di tenere il pubblico lì dentro.
..è golpa dei poteri fordi...
Una scelta che in Europa è dettata da una legge, non dagli utenti.
Se vuoi mangiare una fiorentina in India non è possibile, o mangi pollo o mangi altro, non è una tua scelta.
Adesso il governo sa come va il mercato dell' auto? Che fesseria.. ma se a malapena sanno di esistere!