
19 Gennaio 2021
Si chiama Snowbox, ed è una strada nella regione artica della Finlandia che l'ESA - sì, proprio la European Space Agency - ha realizzato per testare i sistemi di guida autonoma in condizioni meteo avverse. Il supporto dell'ESA è fondamentale, con il fine ultimo di sviluppare servizi e tecnologie di posizionamento e navigazione di nuova generazione, sempre più precise e con margini di errore estremamente ridotti. E il programma NAVISP dell'agenzia spaziale europea ben si adatta agli studi sulla guida autonoma di tutti i livelli (QUI spieghiamo quali), che sulla precisione nelle rilevazioni dei movimenti nello spazio basa la propria efficacia.
Se le auto a guida autonoma funzionano bene qui, allora possono funzionare dappertutto,
ammette Sarang Thombre, direttore del progetto Arctic-PNT. Il percorso in mezzo alla foresta della Lapponia finlandese - e che si estende anche oltre il confine in Norvegia - è lungo 10 chilometri, ed è stato dotato di tutti i sensori ed apparecchiature necessari per raccogliere dati sulla guida autonoma: fibre ottiche, fotocamere, LIDAR, antenne ultra-wideband e sensori di pressione pronti a registrare le condizioni stradali nonché la velocità ed il tipo di veicolo in movimento. La strada test non è stata scelta a caso, visto che nonostante la sua area remota è piuttosto trafficata, specie da camion che trasportano il pesce artico verso sud. É collegata anche alle stazioni GNSS FinnRef per la navigazione satellitare: incrociando i dati di localizzazione dell'auto con quelli forniti dalle postazioni fisse delle stazioni, si ottengono misurazioni sul margine di errore del posizionamento.
La navigazione satellitare viene messa a dura prova nelle regioni artiche per diversi motivi. In particolare:
Martti - questo il nome dell'auto a guida autonoma in test - è stata guidata manualmente per rilevare tutti i dati possibili utilizzando inizialmente solo i satelliti Galileo e EGNOS, poi aggiungendo altri sistemi di rilevamento come le stazioni FinnRef, indispensabili per garantire un posizionamento con margine di errore che non superi i 20 centimetri.
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Commenti
Cambia però per il SW di gestione, come gestisci trazione, cambio, ripartizioni varie in base al fondo stradale e al coefficiente di attrito?
In salita/discesa è necessaria una sensibilità e stile di guida completamente diverso rispetto all'asciutto o alla pianura.
Sarebbe interessante capire come il SW riconosca le condizioni e, ad esempio, anticipi o moduli l'uso dei freni per evitare di andar lunghi in curva
si le strade sono ausi tutte a fondovalle ma non credo cambi molto per lidar gps telecamere etc..
Mi sembra però sia abbastanza pianeggiante o sbaglio?
Potrebbero fare i test su qualche passo alpino per vedere come se la cava con neve e ghiaccio in salita e discesa
Che secondo me è anche più importante.
In genere non hai quasi mai condizioni metereologiche estreme, in quei casi richiedi il controllo manuale.
Diciamo che se la guida autonoma funziona lì puoi essere sicuro che le condizioni metereologiche non influenzeranno gli altri casi d'uso.
Imho andrebbe comunque poi fatto un test su strade cittadine di posti come l'india dove le regole della strada semplicemente non esistono.
Bene allora venite nell'entroterra ligure, poi ne riparliamo.
NB. Se ci arrivate all'entroterra
beh io ci ho guidato per 500km attorno a tromso in inverno. è dura per la guida autonoma dato che ti puoi scordare la segnaletica orizzontale per granparte del tempo, i fari sensori e telecamere si sporcano di neve in 2 secondi (l'auto che avevo aveva solo la retrocamera, ma andava pulita ad ogni sosta se poi volevi usarla per ipartire) e generalmente ha strade bianche in mezzo ad altro bianco, con poco altro attorno..
In Lapponia è facile ... miocuggino dice che sulle strade italiane non sarebbe possibile.
Fanno il test dell'alce, solo che stavolta devono schivarne uno vero :D
Non lo so.
In città ci sono più variabili, ma in quella strada ci sono le condizioni peggiori per i sensori, che poi servono a rivelare tali variabili, quindi... Sicuramente sono comunque condizioni da testare.
Concordo: più che di test di guida autonoma, qui si potrebbe trattare di test di "navigazione". Oltretutto su una strada in quelle condizioni non si può nemmeno verificare la capacità del sistema di interpretare la segnaletica (orizzontale e verticale), nè di riconocìscere situazioni impreviste (lavori in corso, ostacoli sulla carreggiata, ecc).
Sono molto dubbioso sulla frase di Thombre.
Imho, la guida autonoma in città è ben più problematica, piena di imprevisti e dove non si può fare affidamento su qualità della strada e della segnaletica stradale.
Dubito che questo tipo di ricerche abbia impatti che vadano oltre l'appena percettibile.
Giusto per continuare ad inquinare un altro po’ l’artico.