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Dal Gruppo Volkswagen 70 nuove elettriche entro il 2028

Il gruppo Volkswagen spinge sull'elettrificazione: 70 nuovi modelli elettrici entro il 2028. Ha anche definito un programma globale di decarbonizzazione che ha l’obiettivo di ottenere entro il 2050 un bilancio completamente neutrale in termini di CO2.

Dal Gruppo Volkswagen 70 nuove elettriche entro il 2028
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 13 mar 2019

La parola d’ordine è elettrificare: lo abbiamo visto anche in questi giorni al Salone di Ginevra. In occasione della conferenza stampa annuale, il Gruppo Volkswagen ha annunciato la decisione di spingere in maniera notevole sulle sue strategie di elettrificazione della gamma: quasi 70 nuovi modelli elettrici, invece dei 50 precedentemente annunciati, entro il 2028.  

Questo significa che la proiezione per il numero di unità costruite sulle piattaforme elettriche del Gruppo nel prossimo decennio passerà da 15 a 22 milioni: un segno evidente della profonda trasformazione del sistema nel campo della mobilità individuale. Si tratta di un passaggio fondamentale per raggiungere anche un bilancio neutrale in termini di CO2. 

A questo proposito, il Gruppo ha definito un programma globale di decarbonizzazione che ha l’obiettivo di ottenere entro il 2050 un bilancio completamente neutrale in termini di CO2, sotto ogni aspetto: dalla flotta alla produzione e all’amministrazione. Conferma così il proprio pieno impegno per il raggiungimento dei target definiti dall’Accordo sul Clima di Parigi.

Questa nuova spinta alle strategie di elettrificazione e i relativi nuovi importanti investimenti per più di 30 miliardi di euro entro il 2023 soltanto in quest’area sono incoraggiati dai buoni risultati ottenuti nell’anno fiscale 2018: il brand Volkswagen ha fatto registrare consegne da record: Audi ha messo a segno una buona performance nonostante le difficoltà del passaggio al WLTP, Porsche, ŠKODA e SEAT festeggiano un record di consegne. Da segnalare invece un calo dell’utile per Bentley e Volkswagen Veicoli Commerciali e un fatturato in crescita per Scania e MAN.

Il primo dei modelli elettrici di nuova generazione andrà in produzione quest’anno: l’Audi e-tron (QUI i prezzi per l'Italia), poi a settembre arriverà la Porsche Taycan. Per entrambi i modelli sono stati già raccolti 20.000 preordini. Le vetture a zero emissioni si diffonderanno ulteriormente con l’introduzione di Volkswagen ID., poi ID. Crozz, Seat el-Born, ŠKODA Vision E, Volkswagen ID. Buzz e ID. Vizzion.

Per sostenere questa offensiva elettrica, il Gruppo ha scelto come partner strategici per la fornitura di celle per le batterie LG Chem, SKI, CATL e Samsung. Inoltre sta anche valutando una possibile partecipazione a progetti di costruzione di fabbriche per la produzione di accumulatori in Europa e di sviluppo della tecnologia dello stato solido con QuantumScape, con cui ha creato una joint venture

La piattaforma MEB, esclusivamente dedicata allo sviluppo di auto elettriche, costituisce il punto fondamentale di quest’offensiva elettrica. Per ridurre significativamente i costi dell’e-mobility il colosso tedesco intende fornire ad altre realtà produttive la sua architettura. Questo consentirebbe la più ampia diffusione possibile della piattaforma, aumentando le economie di scala ad essa associate. Ne è un esempio l’accordo di partnership siglato pochi giorni fa con la startup tedesca e.GO Mobile, annunciato al Salone di Ginevra.  

Un ulteriore elemento di questa strategia è costituito dalla diffusione delle colonnine di ricarica: entro il 2020 il Gruppo installerà insieme ad altri partner industriali (BMW, Daimler e Ford) 400 stazioni di ricarica rapida lungo le principali strade e autostrade europee, nell’ambito del progetto IONITY (ne avevamo parlato QUI), di cui 100 solo in Germania, con l'obiettivo di arrivare ad avere una stazione ogni 120 chilometri.

Altri 3.500 punti di ricarica verranno realizzati nei parcheggi di tutti gli stabilimenti e altri presso le strutture dei concessionari. E, per finire, Elli (Electric Life), la nuova consociata del Gruppo, ha già cominciato ad offrire, per ora solo in Germania, anche Wall Box per la ricarica a casa utilizzando energia pulita. 

Tuttavia, hanno lanciato un avvertimento legato proprio a questa nuova offensiva: la produzione di un veicolo elettrico richiede il 30% circa in meno di manodopera rispetto a un'auto tradizionale. Quindi è purtroppo prevista una riduzione della forza lavoro con ulteriori misure rispetto ai prepensionamenti o al part-time per i lavoratori più anziani, ma senza procedere con licenziamenti forzati.

Il programma globale di decarbonizzazione prevede che entro il 2025 le emissioni di CO2 in tutti gli stabilimenti saranno tagliate del 50% rispetto al 2010. La conversione della centrale di Wolfsburg da carbone a gas ridurrà le emissioni di CO2 di 1,5 milioni di tonnellate all’anno dal 2023 in poi. Le attività produttive di Audi nel sito di Bruxelles, per esempio, sono già completamente neutrali in termini di CO2. La fabbrica di Zwickau non sarà solo punto di riferimento per la piattaforma MEB: la ID. verrà consegnata ai clienti con un bilancio “carbon neutral”. 

 

A parte questo processo intenso di elettrificazione, il Gruppo conta anche su un'ampia offensiva commerciale: entro la fine di quest’anno è previsto il lancio di 90 prodotti, tra nuovi modelli e restyling. A Wolfsburg si attendono una leggera crescita delle consegne alla clientela, un miglioramento dei ricavi di almeno il 5% e di raggiungere una redditività del 6,5% -7,5%, nonostante i non pochi ostacoli da affrontare: tra questi ci sono sicuramente la situazione di rallentamento dell’economia globale, l'intensa concorrenza e la severità delle nuove procedure WLTP. Si tratta decisamente di una bella sfida. 

 

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