
15 Marzo 2022
Volvo punta a diventare un marchio solo elettrico a partire dal 2030. Per poter spingere sulla diffusione delle auto elettriche è molto importante lavorare sullo sviluppo delle batterie. Proprio per questo, la casa automobilistica, insieme a Northvolt, aprirà un centro di ricerca e sviluppo per le batterie che sarà creato grazie ad una parte dell'investimento congiunto di poco meno di 3 miliardi di euro nello sviluppo e nella costruzione degli accumulatori.
Questa nuova struttura entrerà in funzione nel 2022 a Göteborg e permetterà anche di creare alcune centinaia di posti di lavoro. Il nuovo centro per lo sviluppo delle batterie sarà situato vicino al centro di ricerca di Volvo e al campus per l'innovazione Northvolt Labs. Dopo la creazione di questo centro di ricerca e sviluppo, Volvo e Northvolt andranno a creare una fabbrica per la produzione di celle per le batterie di nuova generazione. Accumulatori che saranno utilizzati non solo per i futuri modelli Volvo 100% elettrici ma pure per quelli di Polestar.
Il luogo in cui sorgerà questa fabbrica sarà comunicato all'inizio del 2022. Volvo ha comunque già fatto sapere che l'impianto avrà una capacità annua potenziale fino a 50 GWh. Sarà dunque possibile coprire il fabbisogno di batterie di circa mezzo milione di automobili all'anno. La costruzione del nuovo stabilimento partirà nel 2023, con la produzione che dovrebbe iniziare nel 2026. Il sito darà lavoro a circa 3.000 persone.
Volvo sta dunque lavorando con Northvolt per creare un sistema completo di realizzazione delle batterie che includa sia lo sviluppo e sia la produzione. Si tratta di un progetto importante poiché le batterie rappresentano il componente più costoso in un'auto elettrica, oltre a svolgere un ruolo rilevante nella generazione di emissioni di anidride carbonica. Håkan Samuelsson, CEO di Volvo, ha commentato:
La nostra collaborazione con Northvolt assicura la fornitura di batterie di alta qualità e prodotte in modo sostenibile per la prossima generazione di Volvo a trazione solo elettrica. Il progetto consoliderà le nostre competenze di base e la nostra posizione durante la trasformazione in una Casa automobilistica focalizzata su una gamma di prodotti esclusivamente elettrici.
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Commenti
Il destino delle aziende è frutto delle scelte gestionali
Tengono il piede in due scarpe perché devono investire enormi quantità di denaro in tecnologie a loro sconosciute mantenendo anche il favore degli azionisti che chiedono profitti a breve e medio termine (che si fanno con le ICE)
Progettazione occidentale produzione orientale.
'azzi loro.
Leggevo ieri su quattroruote che Alfa Romeo per il prossimo restyling della Giulia era ancora indecisa se rendere la strumentazione totalmente digitale e mettere un unità plug-in ibrida, perché per la dirigenza basta anche solo il mild hybrid a 48v che c'è su Ghibli e Levante.
Pare inoltre che forse nemmeno i fanali cambieranno, cambieranno giusto i DLR e lo scudetto in stile Tonale. In forse anche l'aumentare lo schermo del sistema multimediale, visti i suoi "enormi" 8,8" attuali.
Insomma, per certs dirigenza ci penserà il mercato.
Spiace però per gli operai e l'indotto.
Volvo è stata comprata da Geely per il suo centro ricerca ed i suoi brevetti.
Dunque con i soldi cinesi stanno facendo solo ciò per cui sono stati acquisiti.
Ovvio.
È gestito dai cinesi che hanno gli interessi più grandi a riguardo
Di sicuro, tra i produttori storici ICE, Volvo è uno di quelli che si sta muovendo meglio nella transizione verso l'elettrico.