
02 Dicembre 2021
Toyota, lo sappiamo, sta investendo molto nella tecnologia legata all'idrogeno. Non si può non ricordare, per esempio, la sua Mirai, una berlina Fuel Cell dotata di un'autonomia di 650 km. Ma l'azienda giapponese sta lavorando anche su molti altri progetti pure al di fuori del solo settore automotive per promuovere una società basata sull'idrogeno.
A quanto pare, la casa automobilistica ha fatto un nuovo importante passo avanti della sua strategia annunciando un protocollo d’intesa con Snam e CaetanoBus. L'obiettivo di questa collaborazione è quello di esplorare e sviluppare congiuntamente progetti finalizzati a promuovere, abilitare e accelerare l’introduzione della mobilità a idrogeno, sia per il trasporto pesante e sia per quello leggero.
Le società, dunque, lavoreranno insieme per definire specifici progetti di mobilità ad idrogeno da portare avanti sia in Italia e sia nel resto degli altri Paesi europei. Progetti pensati per essere a supporto e beneficio delle pubbliche amministrazioni, delle comunità locali, di imprese e soggetti privati. Secondo quanto comunicato, le iniziative che saranno avviate potranno comprendere l’intera catena del valore dell’idrogeno, dalle infrastrutture per la distribuzione e il rifornimento all’introduzione di flotte di autobus, di mezzi per la logistica e di autoveicoli, grazie anche alla disponibilità di servizi di mobilità KINTO del gruppo Toyota.
Inoltre, le società partner svolgeranno assieme attività di analisi, scouting e sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative, nonché lo sviluppo d’intese in aree non strettamente legate alla mobilità, come l'utilizzo dell’idrogeno come applicazione stazionaria e per applicazioni di cogenerazione. Luigi Ksawery Luca, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia, ha commentato:
Come Gruppo Toyota siamo da sempre impegnati a livello globale nella realizzazione di una mobilità sostenibile, che veda nel lungo termine l’utilizzo sempre più diffuso di mezzi e soluzioni di mobilità a zero emissioni, motivo per il quale investiamo da oltre 25 anni sui sistemi di propulsione a idrogeno. Crediamo infatti che l’idrogeno ricopra un ruolo cruciale nel processo di decarbonizzazione della nostra società. La presenza di un’adeguata infrastruttura di rifornimento d’idrogeno è una condizione indispensabile per svilupparne tutto il potenziale per la mobilità. Per questo sarà essenziale che i principali attori del sistema produttivo e distributivo lavorino in sinergia, e questa intesa si muove esattamente in tale direzione.
Alessio Torelli, Chief Mobility Officer di Snam, ha aggiunto:
Questa collaborazione mira a dare impulso all’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico chiave per abilitare una decarbonizzazione diffusa nel settore della mobilità. Le sinergie con i produttori di autoveicoli e con il mondo del trasporto pubblico, unite alle competenze distintive di Snam in ambito infrastrutturale, saranno decisive per accelerare lo sviluppo della filiera dell’idrogeno a beneficio degli obiettivi climatici nazionali e globali. Con questo accordo puntiamo a costruire un’alleanza tra operatori del settore energetico e dei trasporti per offrire agli utenti finali soluzioni competitive di mobilità sostenibile a idrogeno.
Infine, Patrícia Vasconcelos, CEO of CaetanoBus, ha commentato:
Collaborazioni come questa sono molto importanti perché uniscono aziende diverse, che propongono sul mercato prodotti diversi ma che sono accomunate dagli stessi obiettivi e dalla stessa visione del futuro: la decarbonizzazione e una vita migliore per tutte le persone.
Commenti
Che siamo indietro non si può negare ma Snam e leader Europeo nella realizzazione e gestione integrata del gas naturale, del trasporto. stoccaggio e rigassificazione. L'Italia è la porta d'accesso al Nord Africa dove il governo tedesco e Snam stanno progettando il più grande hub dell'idrogeno prodotto da rinnovabile solare utilizzando per il trasporto in Europa il gasdotto libico ep oi trasportato in Europa. Quindi se l'idrogeno ci passa dall'Italia è naturale che anche noi ne beneficeremo.
In Germania hanno già 100 distributori e il loro obiettivo di aprirne 400 entro il 2023 sembra raggiungibile.
L'Italia che obiettivo ha entro il 2023?
Non si può negare che siamo un po' indietro sull'idrogeno.
Anche Snam lo sta facendo ma dato che no è cool parlarne nessuno lo sa....
Si ma basta con gli annunci, gli accordi, le strette di mano!
In Germania e Svizzera stanno già posando i tubi.