
Auto 29 Dic
Il riciclo delle batterie delle auto elettriche è un argomento su cui si dibatte molto negli ultimi tempi. Diverse case automobilistiche stanno portando avanti progetti su questo tema che vanno dal riutilizzo degli accumulatori sino al riciclo vero e proprio per recuperare i metalli di cui sono composti. Per esempio, Volkswagen ha di recente annunciato di aver aperto un impianto pilota per il riciclo delle batterie all'interno del sito di Salzgitter in Germania.
Sul fronte del Gruppo Renault arriva una notizia interessante. I francesi lavoreranno assieme a Veolia e a Solvay alla creazione di un ecosistema circolare dei metalli derivanti dalle batterie delle auto elettriche in Europa.
A settembre 2020, Veolia e Solvay avevano già creato un consorzio per arrivare a questo obiettivo. Consorzio che, adesso, viene rafforzato dall'arrivo di Renault che porterà la sua esperienza a livello di economia circolare e ciclo di vita delle batterie dei veicoli elettrici. Si ricorda che Solvay è un'azienda che dispone di competenze nell’estrazione chimica dei metalli degli accumulatori. Veolia è specializzata nello smantellamento e riciclo delle batterie agli ioni di litio mediante procedimenti idrometallurgici.
L'obiettivo finale della collaborazione di queste tre realtà è quello di "costituire una fonte di approvvigionamento sicura e sostenibile di metalli strategici per le batterie, come il cobalto, il nickel e il litio". Con l'aumento previsto di veicoli elettrici nei prossimi anni, poter disporre di un accesso stabile e responsabile ai metalli per le batterie è una sfida importante per il futuro. Per arrivare all'obiettivo, Renault, Veolia e Solvay metteranno insieme le loro competenze in ogni singola fase della catena del valore.
Si lavorerà, dunque, sulla raccolta degli accumulatori, sullo smaltimento, sull'estrazione e sulla purificazione dei materiali, migliorando i processi meccanici ed idrometallurgici esistenti per il riciclo delle batterie.
Grazie all’associazione di tecnologie all’avanguardia sviluppate da Solvay e Veolia, i metalli strategici saranno estratti, purificati e trasformati in materiali ad alta purezza pronti per essere riutilizzati per la produzione di nuove batterie.
Questo procedimento darà un forte contributo alla riduzione dell’impronta ambientale delle future batterie dei veicoli elettrici. I tre partner costruiranno un impianto pilota in Francia dove si potranno estrarre e purificare i metalli contenuti nelle batterie a fine vita. Luca de Meo, CEO di Renault, ha commentato:
Il Gruppo Renault ha un approccio globale al ciclo di vita delle batterie: dalla riparazione, per prolungare la loro durata nel settore automotive, passando per lo sviluppo di applicazioni di seconda vita per lo stoccaggio dell’energia, fino alla realizzazione di un sistema di raccolta e riciclo delle batterie. Oggi, siamo orgogliosi di incrementare ulteriormente il nostro impegno ambientale unendoci a Veolia e Solvay. In un contesto di crescente mobilità elettrica, il nostro obiettivo è adottare soluzioni di riciclo innovative e a basse emissioni di carbonio, per aprire la strada ad un approvvigionamento sostenibile di materiali strategici per le batterie. Insieme potremo trarre vantaggio dalla nostra presenza in tutto l’ecosistema elettrico in Europa per acquisire una posizione forte sul mercato strategico dei materiali delle batterie e creare valore al di là del settore automotive.
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Commenti
Oh ma pensa... Si possono riciclare le batterie. È magari guadagnarci pure. Ma guarda
semmai le più disinfettate
Curioso, visto che la Solvay è una delle aziende che inquinano di più. Vedere le spiagge bianche, tra le più inquinate d'Italia