Stellantis: John Elkann al Parlamento il 19 marzo per illustrare il piano industiale
Il presidente di Stellantis, John Elkann, riferirà in Parlamento il prossimo 19 marzo per illustrare in dettaglio il nuovo piano industriale del gruppo.
Il presidente di Stellantis, John Elkann, sarà ascoltato alla Camera il prossimo 19 marzo per fare chiarezza sul futuro del gruppo automobilistico e dei suoi stabilimenti italiani.
Durante l'audizione, Elkann illustrerà il piano industriale di Stellantis, con particolare attenzione per le prospettive occupazionali in Italia. Il presidente dell'azienda italo-francese ha accolto così le richieste arrivate sia dalla maggioranza che dall'opposizione, che hanno espressamente chiesto ai piani alti di Stellantis di fare luce sulle prospettive del gruppo nato, lo ricordiamo, dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles con il gruppo francese PSA.
LE FUTURE STRATEGIE DI STELLANTIS IN ITALIA
Il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Luigi Gusmeroli, ha spiegato che la data del 19 marzo è stata scelta in seguito alle discussioni intrattenute dal Governo con il management di Stellantis in queste settimane.
L'audizione di John Elkann in Parlamento segue quindi il recente incontro del dirigente con il presidente USA Donald Trump e servirà probabilmente ad allentare la tensione che nei mesi scorsi si è creata con Palazzo Chigi in seguito al ripetuto scontro dialettico tra le parti. Un confronto che si è acuito soprattutto durante l'ultima parte della gestione dell'ex-CEO Carlos Tavares.
Per quanto riguarda il Governo, il passaggio alla Camera di un rappresentante di Stellantis era atteso fin dallo scorso 17 dicembre in seguito al tavolo tenutosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con al centro il "Piano Italia".
Tra i temi di discussione di questi mesi ci sono state le strategie future di Stellantis e le sue possibili ricadute occupazionali sugli impianti produttivi italiani ex-Fiat.
Al di là della situazione dentro i confini nazionali, il momento è comunque delicato per l'intero settore dell'automobile, stretto nella morsa della crisi industriale legata alla scarsa domanda di auto elettriche, degli alti costi sostenuti dalle case automobilistiche per l'elettrificazione dei nuovi modelli e della cosiddetta "guerra dei dazi", ovvero le misure protezionistiche varate dall'Unione Europea contro le importazioni di auto elettriche prodotte in Cina.