FCA: chiesto prestito di 6,3 miliardi di euro con garanzia dello Stato

18 Maggio 2020 5

Negli ultimi giorni erano emerse indiscrezioni sulla possibilità che FCA potesse chiedere garanzie statali per poter ottenere un prestito caratterizzato da un importo particolarmente elevato. A seguito di queste voci, il Gruppo è intervenuto ufficialmente spiegando il suo progetto e sottolineando che è vero che ha avviato una procedura con il Governo italiano per ottenere una garanzia da SACE come previsto dal Decreto Liquidità.

Questa linea di credito della durata di 3 anni per un ammontare sino a 6,3 miliardi di euro sarà destinata non solamente alle attività di FCA in Italia ma pure al sostegno della filiera dell’automotive che è composta da circa 10 mila PMI. Secondo quanto comunicato dal Gruppo, l'erogazione dei fondi sarà gestita attraverso conti correnti dedicati, accesi con Intesa San Paolo al solo scopo di supportare la gestione operativa dei pagamenti alla filiera italiana dei fornitori, garantendo la ripartenza delle attività e degli investimenti.

Il settore auto è stato particolarmente colpito dall'emergenza sanitaria ed è tra i più importanti per l'economia del Paese visto che vale circa il 6,2% del PIL. FCA mira quindi a dare una boccata d'ossigeno al settore la cui ripresa non sarà certamente rapida. La notizia del maxi prestito ha, però, fatto immediatamente divampare molte polemiche in quanto, oggi, il Gruppo dispone di una sede fiscale e legale che si trova al di fuori dei confini italiani (Olanda). Anche se la richiesta è stata fatta da FCA Italy, come evidenziato nel loro comunicato stampa, per molti FCA non è più una realtà italiana.

La risposta del Governo non si è fatta attendere. Il Presidente Giuseppe Conte ha sottolineato che non si sta parlando di privilegi concessi a qualcuno ma di una società che opera in Italia, di lavoro italiano e di fabbriche italiane che danno impiego a moltissimi lavoratori. C'è quindi un primo parere favorevole per quanto, al momento, l'autorizzazione non sia ancora stata concessa.


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Commenti

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Alex Li

Tanti anni fa' ricordo esistesse FIAT FERROVIARIA....
Forse la conformazione orografica dell'Italia ha favorito la scelta di una soluzione rispetto all'altra?
Lo sviluppo autostradale nel nostro paese ha fatto sì che tutti possiamo spostarci autonomamente senza vincoli di orario e percorsi....
Trasferire la sede legale in Olanda è una scelta fatta da migliaia di aziende, anche italiane, ma.....sulla bocca di tutti c'è solo FCA.
FERRERO ha la sede fiscale e legale in Lussemburgo da più di quarant'anni ......ma nessuno dice niente
Fin dalla notte dei tempi gli imprenditori cercano di pagare il meno possibile e questo trasferimento è legale.
Le cose sono due:
- la comunità europea vieta le facilitazioni concesse da ordinamenti come quello olandese.
- lo stato italiano modifica il suo ordinamento rendendolo come quello olandese
Tornando alla garanzia sulla linea di credito.....
La richiesta è avanzata da FCA ITALY SpA, società italiana che opera in tutta Europa e in Sudamerica.
Questa qualche tassa in Italia la paga quindi formalmente ha diritto a richiedere questa garanzia.

Desmond Hume

il tutto comunque col benestare dell'unione europea che protegge i paradisi fiscali come l'Olanda.

Desmond Hume

Fanno i buffi usandoci come garanti ma poi le tasse dove le pagano?

Rocco Siffredi

Per far favori alla fiat si sono incentivate le autostrade a discapito delle ferrovie, tanto che ad oggi abbiamo ancora un trasporto su rotaia vecchio e inadeguato.
Negli anni la cara fiat riceve continui aiuti statali (cioè i nostri soldi) per salvarsi.
Poi decide di trasferire la sede in olanda per pagare meno tasse.
E adesso vuole di nuovo aiuti dallo stato.
Con la minaccia dei licenziamenti hanno sempre ricattato tutti.

Bello fare gli imprenditori in modo simile.
Prima paladini della globalizzazione e del libero mercato, poi però quando fa comodo lo stato deve aiutare.
Uno schiaffo a tutte le aziende italiane che credono nell'italia.

Giacomo

"Io compro itagliano, dite no ai crucchi bastaddi"

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