
31 Gennaio 2022
La rivoluzione elettrica deve necessariamente passare per i mezzi pubblici e gli scuolabus non fanno eccezione, tutt'altro: dalla Cina arriva così la soluzione della BYD con il nuovo Type D, pensato per un sistema energetico più circolare. Proprio gli scuolabus incarnano quel concetto di trasporto a corto raggio e intermittente che allontana qualsiasi ansia d'autonomia, permettendo di creare un sistema pulito, sicuro e soprattutto efficiente per le stesse strutture che li utilizzano.
L'idea è infatti quella di integrare i nuovi Type D all'interno delle proprie strutture scolastiche, ecco come: gli scuolabus si ricaricheranno la notte a costi tendenzialmente inferiori, al mattino si attiveranno per portare a termine il loro lavoro - sfruttando un'autonomia di ben 250 km - e poi, rientrati alla base, potranno dare indietro l'energia elettrica alle scuole per abbattere i costi ordinari. Una ricarica bidirezionale che trova sempre più applicazioni nel mondo della mobilità sostenibile e rientra nel concetto più ampio di Vehicle-to-Grid (V2G), dove i mezzi di trasporto contribuiscono attivamente con lo scambio di energia elettrica.
Il Type D sarà disponibile in tre diverse misure, si partirà dal modello da 10m per passare agli 11,5m e finire con i 12m del modello più capiente, tutti spinti da un doppio motore elettrico e un pacco batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). Tanta tecnologia a bordo per garantire un alto livello di sicurezza, si parla di un sistema di controllo elettronico capace di aiutare la sterzata, un altro in grado di evitare le collisioni ed un radar a 360 gradi che rileva pedoni o ciclisti a bassa velocità. In aggiunta BYD ha pensato ad un sistema (chiamato Predictive Stop Arm) che rileva il traffico attorno allo scuolabus quando gli studenti devono lasciare il mezzo, così da garantire un attraversamento più sicuro.
Naturalmente tanti componenti in meno rispetto agli attuali scuolabus endotermici, tradotto in meno costi per la manutenzione che BYD pensa si possano ridurre del 60 percento. Non ci sono ancora informazioni sui costi e i tempi di realizzazione dei Type D, ma la casa cinese è già una realtà molto affermata che non si limiterà di certo alla condivisione di questi render.
Hyundai IONIQ 5 e Nissan Towstar: due elettriche, un mese senza ricaricare a casa
Hyundai IONIQ 6: prova su strada. Ottimi consumi e tanto spazio | Video
Recensione 70Mai Omni: la Dash Cam a 360° con ADAS ci è piaciuta! | Video
USA e Europa compatte contro la Cina, mai visto un Bing così | HDrewind 10
Commenti
ovvero?
Continuate a ripetere 'sta minchiata come se avesse chissà che importanza...
giusto per deteriorare meglio le batterie...
In Cina si preoccupano di risparmiare corrente?