BYD cerca fornitori e punta sul Made in Italy
Alfredo Altavilla è alla ricerca della qualità del Made in Italy per le fabbriche di BYD

BYD sta continuando a correre per crescere ulteriormente e diventare una protagonista ancora più importante dell'industria automotive globale. La casa automobilistica, lo sappiamo bene, ha un piano molto preciso per l'Europa che passa attraverso la nuova fabbrica in Ungheria che dovrebbe iniziare le sue attività entro la fine dell'anno. Nel 2026, sarà poi il turno dello stabilimento in Turchia. Questa crescita nel Vecchio Continente potrebbe però rappresentare un'interessante opportunità per la filiera della componentistica, anche per quella italiana.
Alla fine dell'estate, BYD aveva scelto Alfredo Altavilla ex top manager di Fca e braccio destro di Sergio Marchionne come Special Advisor per l'Europa. Il manager italiano sta adesso guardando alla filiera italiana per cercare fornitori per le fabbriche del costruttore cinese.
ALLA RICERCA DI FORNITORI
Dunque, Altavilla è alla ricerca della qualità delle aziende italiane per rifornire i nuovi impianti di BYD che entreranno in funzione in Europa. Per tale motivo, assieme al country manager Alessandro Grosso ha iniziato ad organizzare incontri tra le aziende del torinese e i vertici della casa automobilistica che si terranno a Torino il 20 e il 21 febbraio. Pare che l'adesione delle aziende locali sia molto importante e per questo è possibile che i confronti con BYD continuino anche il 22 febbraio.
Per le aziende del territorio è sicuramente una buona notizia. Non possiamo non ricordare che l'indotto automotive del torinese sta attraversando diverse difficoltà e l'iniziativa di BYD potrebbe rappresentare una boccata d'ossigeno fondamentale per poter sopravvivere. La "salvezza" per queste imprese potrebbe quindi non arrivare da Stellantis o altre case automobilistiche europee ma dalla Cina.
BYD, infatti, intende seguire una strada diversa da quella di altri marchi cinesi puntando sulla filiera locale. Scelta di cui potrebbero avvantaggiarsi le nostre aziende.