
25 Novembre 2020
10 Settembre 2020 66
Lucid Air diventa realtà, ormai non si torna indietro. Il 9 settembre 2020 ha segnato il debutto, avvenuto nella notte italiana con una presentazione in streaming che convince per i contenuti tecnici.
Lucid Motors vuole stabilire un nuovo standard nel mondo delle auto elettriche e procede per parallelismo e confronto con Tesla. Da un lato, infatti, sceglie di partire con il segmento dell'alto di gamma proprio come i colleghi americani, senza però dimenticarsi di lanciare più di una frecciatina su quanto sia scalabile la piattaforma e come questo permetterà - in futuro - di proporre modelli diversi.
Dall'altro, il confronto quasi pungente è volto ad evidenziare le lacune che Tesla ha pagato in produzione e controllo qualità, figlie di un'inesperienza che ha costretto l'azienda di Musk a correggere in corsa. Sono ormai più di due anni che Peter Rawlinson ripete che Lucid non avrà i problemi di Tesla e si allineerà agli standard di lusso di Mercedes, Jaguar e Porsche.
Promessa importante, ripetuta talmente tante volte che farà molto più male vederla disattesa, ma questo lo scopriremo solo nel 2021. Una promessa mantenuta - anch'essa nella massima coerenza visto che risale alle interviste del 2017 - è quella dell'avvio produzione nel 2020 e così sarà (nonostante la pandemia e le quarantene): Lucid Air sarà consegnata ai primi clienti nella primavera del 2021.
LEAP è un acronimo (Lucid Electric Advanced Platform) ma anche una dichiarazione forte: una piattaforma in grado di fare quel "salto" in avanti, evolutivo, tecnologico, persino di design aerodinamico.
Si tratta del cuore della Lucid Air proprio perché è intorno alla batteria che è stato sviluppato il telaio, facendo sì che le celle - o meglio l'armatura che le contiene - svolgessero funzione auto portante e il pacco batterie diventasse anche un'efficace arma nella riduzione dei consumi, trasformandosi, nella sezione posteriore, in un estrattore.
Uno degli elementi ricorrenti nella presentazione di Lucid, confermato poi da alcune evidenze tecniche, è quello della modularità e della miniaturizzazione. Gli ingegneri e i progettisti hanno infatti realizzato una piattaforma molto compatta, dove il pacco batterie è modulare perché pensato da zero con la scalabilità in fabbrica nel mirino.
Questo consente di ridurre i costi di produzione e attrezzaggio della linea, strizzare l'occhio all'automazione e permettere di usare un progetto unico per più modelli, dalla berlina di lusso ai SUV.
I moduli si combinano con un'elettronica di controllo resa più compatta, parola chiave anche del sistema di gestione termica della batteria, dell'illuminazione (con la tecnologia proprietaria Micro Lens Array) e, scopriremo nei capitoli successivi, anche dei motori.
Poter vantare un frunk spazioso come la somma dei frunk di quattro concorrenti elettriche non è da poco. Lucid Air può permettersi di giocare al vecchio "chi ce l'ha più grosso" proprio grazie alla sua piattaforma e alla miniaturizzazione dei motori elettrici che lasciano spazio nell'abitacolo, nel bagagliaio e nel vano sotto al cofano anteriore, il famoso "frunk" (da front trunk) da 202 litri. Il merito è anche del sistema HVAC per la climatizzazione, ridisegnato per occupare pochissimo spazio.
Oltre allo spazio c'è di più perché Lucid Air sembra far bene il compito di copiare-innovando, non da un particolare modello ma da quello che c'è nel mercato. Alcune soluzioni di abitabilità arrivano dalle auto tradizionali, così come l'ispirazione per proporre il lusso che i clienti cercano e che - alcuni - in Tesla non trovano. Altre sono evoluzioni o integrazioni, tutto però risulta realistico e alla portata di un'azienda che ha già dimostrato la sua forza in Formula E.
1.095 CV nella versione dual-motor a trazione integrale, questa la potenza ufficiale della Lucid Air destinata alla produzione presentata ufficialmente e in grado di accontentare il buon vecchio Toretto: 9,9 secondi nel quarto di miglio... e a più riprese grazie al sistema di raffreddamento.
La concretezza vista finora, eccezion fatta per il modello di business che dovrà ancora rivelarsi sostenibile ma che può contare su solidi finanziamenti arabi alle spalle, si ritrova anche nel gruppo del propulsore.
Parlare di gruppo è d'obbligo perché gli ingegneri hanno sviluppato un'unità con motore, trasmissione, differenziale e inverter in un unico blocco, più compatto della concorrenza, dal peso di 73 kg e modulare, consentendo di sceglierne uno solo, due o addirittura tre, fino a 500 kW ognuno e con un rapporto potenza/peso di poco più di 9 CV al chilogrammo
Il dato EPA per l'autonomia è di 517 miglia (832 km) con una ricarica, una cifra interessante se consideriamo che, sempre secondo l'ente americano, Hyundai Kona Electric (da 64 kWh) è accreditata di 258 miglia (415 chilometri), dato raggiunto durante le nostre prove e alla portata dei comuni mortali (a differenza dei 1.000 km degli hypermiler).
Questa autonomia è resa possibile grazie a una batteria da "soli" 113 kWh, confermando - in attesa della prova sul campo - la tesi del merito dovuto all'efficienza di piattaforma, motori e aerodinamica (cx di 0,21).
L'autonomia varia a seconda della versione: con i cerchi da 19": 650 km per la Air Touring e 832 km per Grand Touring. Dream Edition, con cerchi da 21", scende a 748 km da stima EPA. Si può togliere circa il 20/25% per un dato più realistico.
Andrà valutata anche la parte elettronica, con l'architettura a 924 V e la conferma della ricarica rapida a 300 kW. Ipotizzando una potenza alta e costante allo stato di carica (SoC, State of Charge) ideale, significa ricaricare più di 200 km chilometri in 10 minuti restando conservativi. Lucid parla di 482 chilometri in 20 minuti o "fino a 32 chilometri al minuto". Tutto questo è vero sulla carta e senza considerare le necessità di diffusione delle colonnine super rapide per poter viaggiare a "rabbocchi" e ricaricare sempre tra il 30% e l'80%, dove le prestazioni possono essere massimizzate.
La ricarica non sarà gratuita per tutti e per sempre: Lucid ha dichiarato che "i primi acquirenti riceveranno 3 anni di ricariche gratis sulla rete di Electrify America".
Scendendo nel dettaglio tecnico, il caricatore di bordo si chiama Wunderbox ed è compatto, integra il convertitore DC-DC ed è predisposto per V2G e V2V dato che una Air può ricaricarne un'altra così come può restituire energia alla rete o alimentare la casa. Inutile specificare che l'auto è comunque in grado di "parlare" con l'infrastruttura di ricarica rapida a 400 V e in corrente alternata (AC) arriva a 19,2 kW
Pur scegliendo la strada del "mega-schermo", Lucid Air potrebbe risultare la giusta via di mezzo, il compromesso tra chi vuole tanti pollici a disposizione ma non è disposto ad accettare il tablet o soluzioni poco integrate a livello di design. Il display da 34" trova infatti una sua logica nelle linee dell'abitacolo, è curvo e realizzato in vetro, con un'interfaccia moderna e piacevole, stile flottante e un tablet che c'è ma è motorizzato per sparire nel cruscotto.
Presenti anche alcuni controlli fisici, curati nella resa tattile (a detta del produttore) e realizzati in lega.
Impossibile non apprezzare lo sforzo a livello di grafica e integrazione, con le animazioni che vanno dal display centrale al tablet inferiore. Uno swipe estende l'applicazione al momento in uso, mostrando la parte di anteprima in alto e i dettagli (o le impostazioni) in basso, facendo lavorare i display come un unico schermo anche se fisicamente separati e distanziati.
Immancabile il supporto ad Amazon Alexa, ricarica wireless per gli smartphone, l'app per controllo remoto, pianificazione ricarica e pre-climatizzazione e la videocamera interna per l'autenticazione biometrica tramite volto. Quest'ultimo è un controllo in realtà ridondante: lo smartphone, mentre ci avviciniamo all'auto, attiva già il riconoscimento, lo sblocco e il caricamento dei parametri personalizzati. La stessa viene utilizzata per tracciare lo sguardo e rendere la vettura compatibile con future regolamentazioni sulla guida autonoma di Livello 3.
Nascosta alla vista c'è una vera e propria "autostrada" basata su ethernet, una rete locale che gestisce il flusso di dati, un sistema di sicurezza hardware e software e la ridondanza nei collegamenti della rete stessa.
32 i sensori degli ADAS: ultrasuoni, radar e un sistema LIDAR. La scelta di Lucid Air è diversa da Tesla, punta di più sui sensori e crea la visione macchina combinando i dati di radar, videocamera e Lidar ad "alta risoluzione", ulteriore ridondanza nella lettura della realtà circostante e nella traduzione dei segnali in linguaggio macchina al servizio dei sistemi di sicurezza attiva.
La berlina elettrica, le batterie per l'accumulo con la versione casalinga da appendere al muro e quella dedicata al mondo industriale...cosa manca? Il SUV: Project Gravity è il progetto legato ad un modello anticipato con qualche teaser ma ancora tutto da svelare.
A differenza di altri marchi, fermi allo stadio di concept, Lucid ha già in mano diverse carte, a partire dall'impianto di produzione, oggetto di un piano di espansione che permetterà di potenziare le linee nei prossimi 10 anni all'aumentare della domanda. L'esperienza in Formula E ha poi permesso lo sviluppo di una tecnologia reale (e non "vaporware" alla Nikola), toccata con mano da tutti i team e testata nelle competizioni.
Parallelamente al pilastro delle automobili, Lucid si avvia verso la quotazione in borsa (IPO confermata ma data ancora da svelare) come "tech-company" che conterà sulla divisione hardware e software e su quella dedicata all'energia a partire dalle batterie per l'accumulo. Rawlinson ha poi confermato che Lucid ha intenzione di mettere a disposizione la sua tecnologia vendendola ad altri produttori e diventando un fornitore a sua volta.
Il 2021 e la conferma definitiva delle consegne ai clienti ci daranno un'indicazione di se e come l'azienda riuscirà a percorrere il primo passo, dalla carta alla strada. L'interrogativo principale è infatti quello della produzione: oggi l'impianto è destinato a volumi ridotti e, seppur in grado di crescere perché creato da zero e modulare, la vera sfida arriverà nel 2022 quando bisognerà ottimizzare i costi per la versione base da 80.000$.
Il debutto è tutto americano, nel 2021 con la Air Dream Edition e nel 2022 con l'allestimento più economico da 80.000$. Agli Stati Uniti seguiranno la Cina e l'Europa anche se i piani di distribuzione oltre-oceano saranno svelati in un secondo momento. Di seguito le versioni e i prezzi di Lucid Air:
Difficile stabilire ora quali saranno le cifre in euro, la prenotazione (anche per l'Italia) resta vincolata al dollaro (1.000$) ma con un cambio approssimato: 900 euro necessari per essere fra i primi a mettere le mani sull'auto, nel Vecchio Continente, a fine 2021.
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Commenti
Per l' Italia saranno da 15
non è vero, owiamente... cmq, libero d pensarlo e d auto convincerti... contano i FATTI
The road trip values shown are computed on a hypothetical road trip of 1000km at an average speed of 115km/h and a minimum leg length of 150km (to model real-world charger spacing). Where a given car cannot reach 150 kilometers between chargers, a 10% to 80% charge is used instead. No maximum leg length is used, if your car can skip chargers - great! Planned values will differ depending on the route, weather, elevation, and other settings not modeled in this example.
Ideal Charge Time is the time spent charging on each leg of the trip.
Ideal Drive Time is the time spent driving on each leg of the trip.
Trip Ratio shows the split between these two visually.
https://uploads.disquscdn.c...
Lucid Air Dream Edition 113 kWh, da Predoi/BZ a Marsala/TP, partito con l'80% d batteria, arrivato con il 76% d batteria, 1783 km percorsi in 19 ore abbondanti + 6 ore e mezzo abbondanti per ricaricare 5 volte, pagato 107 euro d corrente elettrica, consumo medio: 216 Wh/km - 4.62 km/kWh
alcune anche odierne sono molto belle. Una Brera si mangia a colazione qualsiasi coupè degli anni 90'(parlo solo di estetica)
se le progettassi io, le farei universali (Tesla + CCS + ChaDemo + Type 2), ad esempio ed installerei d default A Better Route Planner... tutto ciò, favorirebbe parecchio le vendite... non è detto che, prima o poi, succederà... un saluto al collega 'parente'
Meno male che non le progetti tu le auto elettriche ^^ Si scherza, comunque è proprio DC-DC, resti in continua ma serve a lavorare sulla differenza di tensione ;)
La Dream esce con i 21", le altre con i 19"
Vabbè non ci vuole uno psicologo per capire cosa ho scritto visto che altri hanno risposto...
Intendevo gruppo ruota equipaggiato con cerchione dal diametro grande calzante pneumatico dalla spalla sottile esempi 30/35/40/45.
Ancora che cerchi di puntualizzare il nulla
Cerchi grossi = gomma con spalla fina te lo riscrivo per la terza volta
E fidati che sulle buche sono odiosi.
Tu sei sbiellato mentalmente.
"Peccato per i cerchi con spalla che sarà 30 o 35, "
Chi l'ha scritto?
"Nessuno ha mai detto che i cerchi hanno la spalla."
Questa si chiama negazione dell'evidenza, ed è un brutto segno...
Niente non ci arrivi proprio, se monti cerchi da 21 pollici su un auto che NON è fuoristrada hai SICURAMENTE la spalla della gomma FINA.
Questo è quello che ho scritto sul primo e secondo messaggio. Nessuno ha mai detto che i cerchi hanno la spalla.
I cerchi non hanno la spalla. Sono le gomme (pneumatici) che hanno la spalla.
I pneumatici e i cerchi sono la stessa cosa? NO.
Ok. I I cerchi non hanno la spalla.
No? Mi stai dicendo che un R18 235/50 e un R21 265/50 hanno lo stesso diametro?
Hai mai notato che scegliendo i cerchi in un configuratore ad aumentare della misura diminuisce la spalla? Lo fanno per mantenere lo stesso diametro, e in molti paesi come il nostro anche se li cambi tu stesso con aftermarket, sei costretto per omologazione ad avere lo stesso diametro per il corretto funzionamento di varie cose come tachimetro o controlli elettronici, tarati per quel diametro. Quindi ovvio che i cerchi non fanno la spalla, poiché è una misura della gomma, ma i cerchi ad aumentare di misura fanno scendere la spalla nel 99,9% dei casi.
Provata giusto ieri in car sharing, le cose che non mi convincono;
Partiamo subito dal pane appunto, che è la base di questa ricetta.
Quello casereccio è il migliore perché ha una mollica compatta che resta croccante pur assorbendo bene i condimenti.
Diffidate dal pane in cassetta, dal pane confezionati specifico per bruschette e dal pane troppo lavorato con farine diverse e cerali di diverso genere. Anche il pane arabo, la focaccia e i panini al latte o all’olio, le baguette, le rosette e le michette non possono essere bruschettati, o meglio, non diventano vere bruschette una volta abbrustoliti.
Ok ma sembra lunga 6 metri.
Non sono i cerchi che hanno la spalla. Informati.
...e anche cessi durati pochissimo.
Quindi....?
Kirby ;-)
500 Ev ;-)
convertitore DC-DC? secondo me, DC-AC
Certo non si sono impegnati quanto tesla a tener bassi i costi di produzione
... A volte lo chiamano Lucia.
Giustamente, come le prime automobili, le prime TV, la prima corrente elettrica, le prime radio, erano tutte pensate per la plebe, perché i produttori di auto elettriche non fanno a gara per produrre automobili per le classi sociali più basse?
Eh, fino agli anni '80-'90, quando ancora c'era IL design... perché non vorrete etichettare le auto e gli stili di oggi come "design", vero?
Sicuramente tutti potranno permettersene una?
Come pretendono di diffondere le auto elettriche?
Non uno che abbia investito per creare un modello accessibile a tutti i comuni mortali!
Interessante sicuramente tutti se ne potranno permettere una! Come pretendono di diffondere le auto elettriche con questi prezzi?
Addosso a Tesla? Dove?
Tesla per ora avvisa ai clienti di non affidarsi completamente alla guida autonoma in quanto non è ancora una tecnologia affidabile al 100%, ora ancor di più da quando si sono verificati altri incidenti mortali e non. Sicuramente vuole essere la prima in futuro in questo campo e brevettarla e renderla sicura
Ha parlato di designer, non di case costruttrici, i nostri italiani hanno creato opere d arte senza tempo
il mio vicino di casa si chiama Lucio!
le migliori auto al mondo dal punto di vista estetico sono sempre state disegnate e costruite da italiani e inglesi
Sulla carta Tesla tecnologicamente è costretta ad inseguire. Lucid però dovrà mantenere le promesse e vendere tanto, tutt'altro che scontato
Ma cosa c'entra la Model S. Li avete letti i prezzi? Questa costa come una Taycan. È Porsche il competitor di Lucid, non Tesla!
Tesla se me può proprio fottere. Lucid non fa auto della fascia di prezzo di Tesla
Non ce la fate proprio a scrivere un articolo senza andare addosso a Tesla, a costo di scrivere inesattezze o fesserie. Queste auto hanno solo un competitor ed è Porsche, con la Taycan. Le Tesla sono tutta un'altra fascia di prezzo. E invece, no. Troppo bello far credere che Tesla ha finalmente un competitor. Peccato che, no, non ce l'abbia
Informati meglio.
Nikola non ha ancora prodotto un camion tantomeno il pickup badger
Non pensare che le strade USA siano migliori...
Ma infatti io ho contraddetto quello che diceva l'articolo, ovvero che c'è il nulla più assoluto, quando in realtà non è proprio così
No, B
https://www.cnet.com/roadshow/news/budweiser-beer-nikola-hydrogen-electric-semi-truck/
KONA è un crossover di segmento C
AHAHAH chi quelli della 500L?
No guarda che fino ad oggi NON ha ancora prodotto e quindi venduto niente
Una specie di tortura cines..ehm tedesca LOL
Il frontale a me ricorda un aspirapolvere... oppure i vecchi hand-scanner...
Io avevo i 18" con 45 sulla Mini... ogni buca un calvario!!! :D