
Auto 12 Mar
La Commissione Europea starebbe valutando di stabilire per il 2035 la data per la fine delle vendite delle auto endotermiche, ibride comprese. Lo rivela Politico che sottolinea che questa proposta sarebbe ancora in discussione internamente. Tuttavia, non si dovrà aspettare molto tempo per capire se verrà davvero ufficializzata. Infatti, a quanto si apprende, potrebbe rientrare nel pacchetto di norme per la lotta al cambiamento climatico che l'Unione Europea presenterà il 14 luglio.
Non è comunque la prima volta che si parla della data del 2035 ma sembra che ci siano buone possibilità che una proposta concreta arrivi per davvero. Bruxelles punterebbe a porre in essere delle normative molto rigide per le emissioni delle auto che porterebbero alla "fine" dei motori benzina e diesel. La Commissione Europea, infatti, vorrebbe portare dal 37,5% al 60% il taglio delle emissioni entro il 2030, per arrivare poi al 100% entro il 2035. Il tutto per raggiungere l'obiettivo di decarbonizzazione entro il 2050. Vale la pena di ricordare che se anche questa proposta dovesse essere approvata, le auto benzina e diesel potranno comunque continuare a circolare anche dopo il 2035.
Tra meno di un mese scopriremo esattamente quali saranno i contenuti delle proposte e se davvero la Commissione intende ufficializzare una data per la fine delle vendite di tutte le auto endotermiche. Va comunque evidenziato un aspetto importante. La proposta, assieme a tutte le altre, dovrà essere poi approvata dal Parlamento europeo e da tutti i Paese membri. Visti i grandi interessi dell'industria automobilistica è possibile che i contenuti vengano nel corso del tempo modificati. Del resto, nel recente G7 i Paesi partecipanti, pur riconoscendo la necessità di accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, non hanno voluto fissare alcuna data per la fine delle vendite delle autovetture tradizionali.
Inoltre, non è un mistero che le case automobilistiche da tempo chiedono all'Unione Europea un piano ben preciso per portare avanti progressivamente e in modo realistico la transizione verso la mobilità elettrica. In particolare, le richieste si focalizzano sull'accelerazione della creazione di una rete capillare per la ricarica delle auto. Del resto, senza un'adeguata infrastruttura per il rifornimento di energia, le auto a batteria non potranno mai diffondersi rapidamente.
Nel frattempo, diverse case automobilistiche hanno deciso di accelerare la transizione verso l'elettrico. Mercedes, per esempio, porterà al debutto con un anno di anticipo i modelli elettrici previsti per il 2024 e il 2025. Audi, invece, sembra intenzionata a smettere di lanciare sul mercato nuovi modelli endotermici dal 2026.
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Commenti
Intanto l'articolo che hai postato non è di Science ma del Guardian che, per quanto sia autorevole, non è certo una pubblicazione scientifica. In secondo luogo di centrali "intrinsecamente sicure" se ne parla da tantissimo tempo ma di impianti funzionanti ce ne sono ben zero, chiediti perché. Di centrali solari nel Sahara o comunque nel deserto già ce ne sono, di elettrodotti sottomarini pure, e di centrali idroelettriche con bacini di pompaggio in grado di fornire la (poca) energia richiesta di notte anche, quale sarebbe la "tecnologia inesistente"? Poverino, ma davvero ti abbassi a questa retorica infantile condita da slogan a cervello zero?
P.s. Anche se le centrali nucleari qualche disastrino lo hanno pure combinato, non ho mai detto che l'energia nucleare non sia sicura. Ho detto invece, e con tutte le ragioni del mondo, che l'energia nucleare non è conveniente, specie per quei Paesi che non devono già avere la tecnologia nucleare per i militari
20-30% nelle città.
Scusa ma secondo te quale sarebbe la percentuale di dipendenti in tali palazzi rispetto alla % di persone che circolano per strada?
Eh già, science è proprio fuffa pubblicitaria, ma del resto con te si deve parlare di unicorni, perchè parlare del fatto che le centrali non sono sicure nonostante è dimostrato che invece ci siano un rapporto meno morti che per le rinnovabili invece è da maturi. Il "100% rinnovabile" con elettrodotto dal sahara per una solar farm, che NON PRODUCE DI NOTTE invece non è farsi intortare. Come detto non c'è proprio nulla da fare, hai scelto di rimanere ignorante deliberatamente, perchè a parte idee fantasiose e tecnologie inesistenti hai solo dimostrato che non riesci ad accettare la verità con tanto di studi a riguardo, definendoli come "capricci da asilo". Peccato, perchè anche tu hai diritto di voto in caso di referendum e noi domani ci ritroviamo ancora a bruciare Gas e sogni le tue solar farm che producono energia sempre a picco anche con la luna. Di fatti non ne hai mai portato e sinceramente di giocare a scacchi con un piccione non mi va.
Quello era l'argomento principale dell'articolo, non so se tu lo abbia letto, insieme con la solita fuffa pubblicitaria delle centrali intrinsecamente sicure, a patto che qualcuno investa svariati miliardi in una tecnologia sperimentale e mai provata prima, che le batterie non si possono riciclare e che l'estrazione del litio chissà quali sfracelli combina mentre quella dell'uranio e di tutto il materiale che serve per il nucleare fa solo del bene. Francamente per berti un depliant pubblicitario di questo tipo devi avere dei seri problemi, se invece lo pubblichi pensando che qualcuno si faccia impressionare da questa roba di problemi ne hai ben peggiori
Si risolverebbero magicamente tutti i problemi di congestione.
Nel 2021 non hanno senso dei palazzi amministrativi in mezzo alle città.
"Le sedi amministrative bisognerebbe spostarle tutte fuori città, il traffico si ridurrebbe notevolmente."
Rotfl immagino tu abbia i numeri di auto in meno che si riuscirebbe a risparmiare e non abbia sparato cose a caso...
Cioè tu di un intero articolo ti sei solo soffermato su indian point e solo sugli aspetti che ti aggradavano ? Tipo che "intanto le spegniamo e poi si vede", ma il poi si vede di solito è "costruiamo centrali a gas, aumentiamo prezzi dell'energia e inquinamento". Sul riprocessamento di consiglierei qualche lettura post 1970 eh che la situazione è un pochino diversa, per il resto io mi arrendo, perchè non fai altro che confermare i tuoi limiti, io parlo di energia pulita tu parli di tifoserie, quando cresci ed esci dalla mentalità da stadio magari ne riparliamo.
Dovresti approfondire quello che linki:
- La centrale di cui parla l'articolo del Guardian è stata costruita tra la fine degli anni '50 ed i primi anni '70, certificata (e progettata) per 40 anni di durata. Ti lascio immaginare quanto sarebbe costato rinnovarla.
- Era composta da due centrali gemelle (costi doppi), di cui solo una delle due in funzione.
- Il costo del giocattolino è stato di quasi 3 miliardi di dollari, rapportati al dollaro del 2019.
- Il ciclo di ricarica dell'uranio era di due anni. L'ultimo, nel 2015, è durato 23 giorni ed è costato 50.000.000 di dollari
Inoltre non c'è alcun modo di ridurre la radioattività processando le scorie, puoi solo concentrare i residui radioattivi per ridurli di volume. Alcuno smettono di essere radioattivi entro qualche anno o qualche decennio, ma ci sono anche quelli che rimangono radioattivi per migliaia di anni
Guarda, fresco fresco con tanto di riferimento agli impatti reali, studi del settore e paper:
https://www.theguardian.com/commentisfree/2021/jun/21/fight-climate-crisis-clean-energy-nuclear-power
Ti sei mai chiesto perchè è pieno di studi confermati sull'utilità del nucleare e sull'impossibilità di sostituire le centrali a gas/carbone/petrolio del tutto con le rinnovabili ?
PS: Ora già il tuo calcolo è più realistico, rimane il problema dello stoccaggio e dei picchi differenziati tra richesta e produzione. Come già detto ad un altro utente con una ventina di GW tra PWR, EPR e qualche SMR ben assestato possiamo ridurre le nostre emissioni e portarli ad una media di 80gr/kw decarbonizzando la sardegna. Inoltre non servirebbero nemmeno depositi per le scorie ad alta radioattività, perchè sia quelle dei reattori che quelle della medicina (che oggi diamo alla francia) possono essere riprocessati fino a ridurre il loro potenziale radioattivo e avere solo rifiuti da stoccare per 30 anni. Quindi si risiolverebbe pure il problema dei siti di stoccaggio, vetrifichiamo li mettiamo nei capannoni e dopo 30 anni si smaltiscono, riduciamo i costi riprocesandoli e non paghiamo 2 volte la francia, la prima per prendersi le nostre scorie e la seconda quando prendiamo l'energia nucleare che ottengono anche dal loro riprocessamento.
A parte l'opinione popolare l'unico altro problema è la Mafia targata ENEL e il loro controllo sulla nostra capacità idrica, perchè dovremmo obbligarli a privileggiare l'energia pulita a quella che conviene alle proprie tasche.
Bisogna vedere se la struttura dei rifornimenti dei carburanti tradizionali dura poi 10 anni visto che esistono solo auto elettriche
La verità brucia :-)
Se non si vuole tenere fresco l'abitacolo non consuma, le batterie non si scaldano eccessivamente d'estate perchè non ricevono sole diretto
Non stando a vari studi (per esempio Bloomberg).
Credo che sia logico darsi un limite temporale. Aiuta a sviluppare l'infrastruttura e le case auto a pianificare. Poi con dei checkpoint si potrà aggiustare nel tempo.
che sono puntualmente disattese. Ci sarebbe una mezza rivoluzione per me..
però la batteria può essere 1/100 di quella delle auto elettriche...a parte lo spreco nel produrre idrogeno, fra delle bombole per l'idrogeno e un pacco enorme di batterie, credo sia molto più "green" il primo. Ripeto non ho dati, se li avete, curioso di leggerli.
92 minuti di applausi!
Mica devo rivenderla, devo portarla a fine vita e sperare che, in quegli ulteriori 10 anni, infrastruttura di ricarica e tecnologia delle elettriche mi permetta di guidarne una senza i problemi che avrei attualmente.
Salvo grossi cambiamenti tecnologici ed infrastrutturali, saró certamente uno di quelli.
Ancora meglio.
Tanti parcheggi scambiatori fuori cittá, ben collegati con mezzi pubblici.
Tipo, se devo andare a Milano parcheggio a S. Donato e prendo la metro, quando vado a Torino parcheggio al Lingotto e prendo il tram, etc.
Servono anche fuori dall'autostrada, poi si, potranno ragionar di divieti.
La domanda peró é banale.
Quell "un po'" che giustamente fai notare, é prima o dopo il 2035?
Forse, prima di fissare una data, dovranno essere risolti i problemi su infrastruttura e costi.
E in estate non si accende nemmeno col calore consumerà ancora di più...
Mo me lo segno
Ma te stai male.
Che durino meno è assicurato, maggiore peso e più coppia consumano di più le gomme c'è poco da fare, che poi sia il doppio non credo almeno non per le utilitarie
D'inverno a seconda del parcheggio e della temperatura anche di più, fino al 5%
Una Fiesta ecoboost benzina quasi full optional portata via a 15k euro con 7anni di garanzia
3-5 anni ?? Una e208 deve perdere 15k euro per arrivare alla termica ... In 3 anni ?? Mmhh è dura
Per quanto mi riguarda l'auto nuova è già oggi roba da benestanti. Ormai vogliono 20mila euro per un' utilitaria, se ci si pensa un attimo siamo al ridicolo
Cmq ci sono stati ... Penali poi quando mai
Dove vedi il razzismo ???? Ma vi siete tutti bevuto io cervello ???
in questa frase il razzismo lo vedi solo tu.
ricordati che devi morire....
In realtà le caldaie d'inverno inquinano più delle auto
Metti giù la bottiglia...
Complimenti per essere riuscito ad infilare un po' di razzismo destrorso in un articolo sulle automobli
Uno è un best scenario, l'altro è un valore diverso e sono proiezioni.
Avresti risparmiato spazio e avresti più energia non intermittente, non ci arrivi alla differenza eh?
20 anni, non ci vuole molto tranquillo, hanno fatto mega annunci a riguardo, sono i costi delle ENERGIEWENDE
Contali, tranquillo i grafici LCOE sono al netto di incentivi e su tutto il ciclo vitale, sicurezza inclusi.
Appunto, togli nucleare e il carbone e vedi come sono messi
C'è pure scritto DEMO2, che è una stima, il resto è reale
Da dove lo prendi l’idrogeno?
Ho rifatto i calcoli, in effetti non bastano 100 km² ma ne servono 1332, per il fabbisogno dell'anno scorso. per quanto possa sembrare una superficie enorme si tratta in effetti di un rettangolo da 30*40 km, 1/300esimo della superficie italiana. E non dimentichiamo che, a portata di elettrodotto, c'è il deserto del Sahara
Pare invece che ne abbiamo potenzialmente molta di più di quanto pensi tu:
https://www.estorage-project.eu/wp-content/uploads/2013/06/eStorage-D3.2-Value-of-storage.pdf
https://www.qualenergia.it/articoli/20160523-il-futuro-dello-storage-con-il-pompaggio-hydrostorage/
Sì e no.
Ha senso per camion o simili per non avere batterie enormi, ma costa e sì consuma di più a produrlo.
Alcune installazioni eoliche (in Sicilia ed in Calabria, per esempio) non le hanno certo fatte ad muzzum ma a ragion veduta per interessi ben determinati, e già finiti sotto processo. Comunque l'eolico l'anno scorso ha prodotto in Italia 27,2 TWh, pari al 6,7% del fabbisogno nazionale. Considerando che non sono molti anni che è partito direi che non è poi tanto male. Se conti tutte le spese necessarie per sostenere l'industria nucleare, anche quelle accessorie e nascoste, ti accorgerai (forse, non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire né peggior ##### di chi non vuol capire) che col nucleare non avremmo proprio risparmiato niente.
P.s. Tra i fornitori di gas c'è anche l'Eni, ti sei "dimenticato" di citarla...
Eccerto, ora mi vado a leggere il bilancio del governo tedesco degli ultimi 15 anni per vedere se sono proprio 600 miliardi! Tu lo hai fatto, vero?