Camion Fuel Cell: servono almeno 1.000 stazioni in Europa entro il 2030

21 Maggio 2021 81

I costruttori europei di mezzi pesanti sono al lavoro per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti del trasporto merci su strada, per raggiunge il traguardo della neutralità carbonica entro il 2050. Da questo punto di vista, i veicoli ad emissioni zero saranno parte fondamentale di questo piano. ACEA, l'associazione europea dei costruttori, sottolinea la problematica dell'infrastruttura. I mezzi pesanti non possono certo utilizzare quella delle auto.

70 STAZIONI IN ITALIA ENTRO IL 2030

Un problema ancora più grande se parliamo dei camion Fuel Cell su cui diversi costruttori stanno lavorando. Una tecnologia che fa ancora molto discutere e su cui non tutti vogliono investire. Tuttavia, sta trovando interessanti applicazioni proprio nel settore dei mezzi pesanti. ACEA evidenzia, infatti, che dalla metà del decennio l'offerta di camion a celle a combustibile aumenterà sensibilmente e stima che per il 2030 ci saranno almeno 60.000 mezzi con questa tecnologia sulle strade europee. Tuttavia, oggi, l'infrastruttura per questi mezzi è quasi del tutto assente. Per l'associazione, dunque, questo problema deve essere affrontato con urgenza.

Per questo, ACEA chiede un intervento del mondo politico europeo per garantire una rapida espansione della rete di rifornimento dell'idrogeno nel Vecchio Continente. L'occasione potrebbe arrivare con l'imminente revisione della direttiva Alternative Fuels Infrastructure. Secondo l'associazione dovrebbe essere fissato un obiettivo di 300 stazioni per i camion Fuel Cell in Europa per il 2025. Numero che dovrebbe salire almeno a 1.000 entro il 2030.


Sempre entro il 2030, dovrebbe essere collocata una stazione ad idrogeno almeno ogni 200 km lungo la rete TEN‐T. Una stazione per camion Fuel Cell dovrebbe avere una capacità giornaliera di almeno sei tonnellate di idrogeno, con un minimo di due distributori per stazione. E per quantificare meglio la distribuzione di questi siti per il rifornimento, ACEA ha predisposto una mappa che mostra, al 2025 e al 2030, quante stazioni dovrebbero essere presenti.

In Italia, per esempio, entro il 2025 dovrebbero essere creati 20 siti per il rifornimento che dovrebbero salire a 70 nel 2030. La Germania dovrebbe essere, invece, il Paese con la più alta concentrazione di stazioni: 85 al 2025 e ben 300 al 2030. Questa è solo una delle tante richieste che l'associazione sta facendo all'Europa in merito alle infrastrutture per i veicoli a zero emissioni. Se si vuole davvero puntare con rapidità alla loro diffusione, è infatti necessario un piano organico per un veloce ampliamento dei punti di ricarica o di rifornimento.


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Commenti

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Dark!tetto

Hai colto nel segno, quello che qua ancora non hanno capito in molti e il motivo per cui le grandi società del fossile spingono l'idrogeno. Praticamente consumeremo più Gas, Petrolio, Carbone per creare corrente elettrica, che andrà a produrre idrogeno che a sua volta produrrà, in perdita ovviamente, la corrente per questi veicoli. Al momento comunque possiamo attingere ai paesi limitrofi, francia in generale, per importare energia che non è economicamente conveniente, ma almeno la producono dal nucleare che non inquina.

Dark!tetto

Facile, l'energia che usi per ottenere l'idrogeno come viene prodotta per la stragrande maggioranza ? Secondo te perchè le società petrolifere spingono in quella direzione ? Semplicemente perchè invece di vendere al dettaglio vendono il petrolio direttamente alle centrali termoelettriche, che sprecano energia per crearne di meno -.-

ice.man

qui si sta parlando di emissioni di particolato e tu affermi siano inferiori
le moderne auto diesel sono praticamente tutte mild hybrid, quiandi hanno cmq una componente di recupero energia/sgravio freni

Sheldon Cooper

Qualcosa di più c'è ... con l'alternatore recuperi anche l'energia.

ice.man

come un guidatore decente farebbe col freno motore, non di piu

Sheldon Cooper

Beh non è che adesso hanno costruito la Brembi solo per fare il test con i fili.

Sheldon Cooper

Un auto elettrica usa il freno alternatore invece di emettere particolato con le pastiglie dei freni.

Maicol.Mar

Italba davvero da quello che dici si capisce che i trasporti e la logistica non sono il tuo campo.
Non è necessario voler saperne più di chiunque altro sempre e comunque.
Diciamo, velocemente, che come dicevo non è sempre possibile "sincronizzare" il momento della sosta con la necessità o la possibilità del rifornimento di energia.
Inoltre i trasporti prevedono il rispetto di orari necessari per raggiungere sia la zona di carico che quella di scarico in un arco di tempo utile, ovvero trovare l'azienda operativa per caricare/scaricare il mezzo.
La mancanza di queste sincronie possono portare a perdere una giornata con relativo pagamento della notte passata fuori casa all'autista.

Il discorso di mezzi di lavoro elettrici puo avere un futuro già a breve nei piccoli trasporti, ma sui mezzi pesanti la tecnologia è davvero troppo indietro ora a mio avviso.
Quando un mezzo si usa per lavoro è assolutamente necessario che durante il suo utilizzo ti consenta di guadagnare tempo, non di perderlo. Questo da un punto di vista economico.
Tu continui a ragionare come la famiglia che con un po' di attenzioni puo adattare la propria vita all'uso di un mezzo elettrico ma la realtà lavorativa è differente, e siccome non hai idee chiare di questo ambiente ribadisco che è lecito proporre una propria visione, ma bisognerebbe essere abbastanza intelligenti da voler imparare un qualcosa di nuovo invece di imporre le proprie idee in un ambito sconosciuto.

italba

È vero! Perché non ci ho pensato prima, era così ovvio! I costruttori tradizionali fanno un bel "gomblottone" insieme a Bill Gates, George Soros e gli Illuminati per... Il mercato italiano, lasciando ad indiani e cinesi il resto del mondo! Ma spiegami, da quale fonte segretissima hai ricevuto queste notizie segrete? Qualche mente superiore deve avere individuato in te delle capacità "particolari" per metterti a parte di cotanta novella!

P.s. Al resto non hai proprio risposto un #####, caro il mio sempliciotto, spiegami perché un'auto con meno della metà dei pezzi dovrebbe costare di più, una volta a regime

Vae Victis

Il settore auto è protetto da barriere doganali, se ne possono importare 10 mila all'anno o qualcosa del genere. Altrimenti saremmo pieni di auto cinesi già da 20 anni.

al resto ho già risporto.

italba

Sì, vabbè, "gomblottone"... Ti rendi conto o no che in questo modo si aprirebbero le porte ad indiani e cinesi, che riuscirebbero ben presto (lo stanno già facendo!) a produrre automobili più economiche di quelle dei produttori tradizionali? E ti rendi conto o no che le batterie continuano a calare di prezzo da un anno all'altro, e che un'auto elettrica è molto più semplice di una tradizionale? Perché mai dovrebbe costare di più, a regime?

Vae Victis

Non c'è affatto scritto che le auto elettriche caleranno di costo.
Saranno quelle a combustione ad aumentare di costo, esclusivamente in europa, per effetto della tassazione occulta che gli viene applicata dall'UE.
In particolare il commercio dei certificati della CO2, che hanno arricchito da un giorno all'altro molte persone, è una tassa che viene applicata alle auto a combustione.

A parte queste leggi dettate dalle lobby del nucleare e dai commercianti di Wall Street non vi sarà nessuna variazione nei costi di produzione e nei consumi energetici legati alla produzione.

italba

"Te stesso" dice delle grandissime str...upidaggini, nemmeno Elon Musk può vendere oggi al prezzo che reputa conveniente tra dieci anni assorbendo le perdite nel bilancio, e non potrebbe nemmeno produrre da un giorno all'altro tutte le auto che il mercato richiederebbe se vendesse in perdita. Per la cronaca, Tesla è in attivo.

italba

Ma ti rendi conto o no che ti esprimi con una serie di slogan da ultrà decerebrato? "è proporzionale", "è noto", "per le elettriche è superiore"... Fonti? Riscontri? Chi te le ha raccontate queste fregnacce, tuo "cuggino" o la sora Pina al mercato del pesce? I prezzi diminuiscono eccome, ed entro qualche anno le auto elettriche costeranno quanto quelle a benzina, per poi scendere ancora!

https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2021/05/10/auto-elettriche-meno-care-di-benzina-diesel-entro-il-2027_d1ddb788-9cdb-48d4-b665-463c59da968d.html

Vae Victis

Non solo. La Punch sta investendo 2 miliardi di euro per creare motori a pistoni da alimentare ad idrogeno.

E' chiaro che si va in quella direzione. Qualcuno farà anche veicoli fuel cell però avranno un prezzo talmente alto che rimarranno una minoranza. Riusciranno probabilmente a soppiantare le batterie al litio ma non saranno mai competitive con i costi dei veicoli a combustione.

Vae Victis

"I prezzi dei prodotti vengono fatti considerando già una economia di scala ottimale e definitiva.
Se il produttore non raggiunge le economie di scala produce perdite
economiche che finiscono nel proprio bilancio, ma i prezzi dei prodotti
rimangono invariati."

Cit. me stesso.

Vae Victis

Il costo di produzione è proporzionale all'energia consumata per la produzione. Il costo del personale ha un ruolo molto piccolo nelle produzioni così automatizzate.
E' noto che la produzione di un auto a benzina consuma quasi tanta energia come quella che userà per muoversi nel suo arco di vita.
Per le elettriche l'energia consumata per la produzione è nettamente superiore.

Non devi usare il condizionale, devi usare l'indicativo. I prezzi sono ricavati dalle auto già in commercio. Tutta l'auto è paragonabile come prezzo tranne i sistemi di propulsione. E non sperare che i prezzi caleranno in futuro. Anzi c'è il rischio che salgano se aumentano i prezzi dell'energia e delle commodities.

italba

Le auto elettriche attualmente circolanti nel mondo sono lo 0,2% del totale, secondo te siamo già ad una "economia di scala ottimale e definitiva"? Ma con cosa ti hanno imbottito la testa?

italba

Queste cifre da dove vengono fuori, per curiosità? E perché mai un motore a pistoni dovrebbe costare meno di una cella a combustibile? E, per finire,m si stava parlando di CO2, cosa c'entrano i soldi?

Vae Victis

Ancora a parlare di economie di scala? I prezzi dei prodotti vengono fatti considerando già una economia di scala ottimale e definitiva.

La Tesla Model S costa 70 mila euro perché la produzione della batteria ne costa 30 mila (producendola su larga scala). Quando la producevano su piccola scala il prezzo della macchina era sempre 70 mila euro.

Se il produttore non raggiunge le economie di scala produce perdite economiche che finiscono nel proprio bilancio, ma i prezzi dei prodotti rimangono invariati.

Vae Victis

Il motore a pistoni costa 3000 euro.
Le celle a combustibile 10 mila euro.
le batterie 15 mila euro.

I costi di trasporto del petrolio sono il 2% per 4 mila km.
La corrente elettrica disperde il 10% di energia già dopo 200 km.

Quante volte te le ho già scritte queste cose? 5? Forse 10. Ogni volta ripeti le stesse identiche domande dopo che già ti ho risposto.

italba

Assolutamente no, ed i motori a pistoni crescono sugli alberi? La benzina esce fuori già raffinata dalle sorgenti alpine, e te la trasportano a domicilio gli unicorni rosa con le ali arcobaleno? Continua così, che continui a dimostrare che alle elementari non ti ci hanno mai fatto neanche entrare

italba

E perché un motore a pistoni composto da svariate fusioni d'alluminio, pezzi d'acciaio fucinato, lavorazioni meccaniche di precisione, trattamenti termici e chimici, rettifica, montaggio, collaudo dovrebbe costare di più di una fuel cell composta da due elettrodi, una membrana di un polimero simile al teflon e un contenitore di plastica?

Dando per buone le cifre assolutamente campate in aria e senza un singolo riscontro che hai sparato tu l'unica giustificazione sono le economie di scala, quando (e se) si produrranno fuel cell nello stesso numero dei motori a pistoni le fuel cell costeranno di meno dei motori, è inevitabile.

Non parliamo proprio delle batterie, in dieci anni il loro costo è diminuito del 90% e continua a diminuire di un 20% l'anno, ed il riciclo sarà tanto più facile e conveniente per quante più batterie ci saranno da riciclare.

Quanto all'ultima frase la stai confermando in pieno ad ogni post che tiri fuori, sei solo un povero scombinato che cerca di attirare l'attenzione sostenendo il contrario di qualunque cosa venga scritta.

P.s. Le auto ad idrogeno con motore a pistoni non le devi mica inventare tu, sono sempre esistite e non hanno mai avuto successo, indovina perché:


https://www1.eere.energy.gov/hydrogenandfuelcells/tech_validation/pdfs/fcm03r0.pdf


https://www.youtube.com/watch?v=TjfONpsFvyM


https://it.wikipedia.org/wiki/BMW_Hydrogen_7


https://www.youtube.com/watch?v=upSqwoYtLC4

Vae Victis

I pannelli solari ti piovono dal cielo?
Bisogna spiegarti ogni frase come a un bambino delle elementari...

italba

Se fossi un azionista Tesla sarei molto felice, ed anche molto ricco. Chi ha la mente lucida di solito legge prima di scrivere minkiate, ed anche capire che si sta parlando di energia idroelettrica. E spiegami in base a quale delirante fantasia l'idrogeno da elettrolisi ottenuto da energia idroelettrica o solare emetterebbe CO2?

Vae Victis

Se dovessi rispondere agli azionisti Tesla come te avrei già smesso di scrivere.
Mi sto ovviamente rivolgendo a persone con la mente lucida e la cultura necessaria a capire e verificare ciò che scrivo.

Vae Victis

Il motore a pistoni è molto meno energivoro da produrre, lo vedi anche da quanto costa: 3 mila euro circa, contro i 10 mila di una fuel cell e i 20 mila di una batteria.

Filtrare l'idrogeno può darsi che sia possibile ma di sicuro non sarebbe gratis.

Anche il riciclaggio delle batterie è possibile se hai a disposizione energia infinita. Se invece vuoi usare poca energia le ricicli solo in minima parte (l'involucro e poco altro).

L'ultima frase ha dimostrato il tuo livello di intelligenza e di educazione, comunque entro 5 anni vedrai in giro i veicoli a pistoni alimentati con idrogeno. Non saranno i tuoi insulti a cambiare l'efficienza delle tecnologie.

italba

Ma stai trollando o stai delirando?

italba

E perché non lo hai detto prima che si possono fare gli elettrodotti da 200 km al massimo? Avresti dovuto avvertire poveri cinesi ed i poveri brasiliani, col tuo illuminato parere non avrebbero costruito tutte queste linee elettriche lunghe fino a 2500 km che, evidentemente, non funzionano!

1. Belo Monte-Rio de Janeiro transmission line, Brazil - 2.539km
2. Rio Madeira transmission link - 2.375km
3. Belo Monte-Estreito transmission line, Brazil – 2,092km
4. Jinping-Sunan transmission line, China - 2.090km
5. Xiangjiaba-Shanghai transmission line, China - 1.980km

P.s. Dove l'avresti letta questa bufala delle dieci centrali ad intervalli regolari? Dimmelo, ti prego, ho proprio voglia di farmi una bella risata!

P.p.s. Dando per buono che un idrogenodotto dal Sahara all'italia perda solo il 2% dell'energia (non è vero, e l'idrogeno filtra attraverso qualunque guarnizione e rende fragile l'acciaio) ti rendi conto che l'elettrolisi dell'acqua rende meno del 50%? Col piccolo problema, poi, di trovare l'acqua nel Sahara...

Vae Victis

L'idrogeno prodotto da metano emette molta meno CO2 di quello prodotto con elettrolisi. La produzione di energia elettrica emette molta CO2, anche quella prodotta con energia solare.

Vae Victis

I cavi elettrici al massimo puoi sfruttarli per 200km (sprecando un 10% di energia).
Se il trasporto è più lungo la resistenza opposta dal rame aumenta in modo esponenziale e disperdi gran parte dell'energia sottoforma di calore. Per questo nessuno trasporta l'energia elettrica su lunghe distanze. Anche la Cina vedrai che ha messo almeno 10 centrali elettriche lungo il cavo di cui parli.
Con l'idrogeno invece un trasporto dal Sahara all'Italia consumerebbe un 2% di energia, come avviene per il metano e il petrolio.

italba

Se metti i pannelli solari nel deserto del Sahara per far arrivare l'energia in Italia basta un elettrodotto. In Cina ne è entrato in funzione uno di recente lungo più di 2000 km

italba

Un autista deve fermarsi per 45 minuti ogni 4 ore, con i caricatori già esistenti si potrebbero ottenere più di 250 kW. E perché mai il camion non si potrebbe caricare mentre l'autista riposa? Ma che, secondo te deve stare lì a sorvegliare gli elettroni che passano?

Signor Rossi
italba

Mentre invece la produzione di un motore a pistoni molto più complesso di un motore elettrico e di tutti i suoi "accessori" (cambio, scarico, frizione, serbatoio, radiatore, isolanti acustici e termici ecc. ecc.) avrebbe un rendimento positivo? E lo stesso idrogeno generato dal metano, anche bio, perché mai non potrebbe essere usato in una fuel cell? Ti sembra tanto difficile filtrarlo? Guarda che l'idrogeno viene ottenuto tutto così, quello da elettrolisi industrialmente non esiste proprio, troppo costoso. Toglimi una curiosità, ma davvero credi di sembrare più di quello che sei sostenendo le idee più bislacche che ti vengono in testa, purché siano contro il pensiero "mainstream"?

Vae Victis

La produzione delle fuel cell ha un rendimento negativo (non tanto come le batterie ma comunque pessimo) che difficilmente si compensa con i risparmi di energia che puoi ottenere nell'arco di vita del veicolo.

Inoltre la produzione di idrogeno da metano ha una efficienza del 70%, superiore all'efficienza di qualsiasi centrale elettrica. Però magari non è idrogeno puro, può rimanere un po' di sporco che andrebbe ad incrostare le celle a combustibile. Nel motore a pistoni invece non si incrosta nulla.

Vae Victis

1) L'idrogeno industriale non si produce con l'energia elettrica ma direttamente dal metano.
2) Se lo produci con energia elettrica è perché ce l'hai da buttare via, vedi ad esempio i deserto del Sahara. L'unico modo di esportare quella energia fino all'Italia è l'idrogeno.

italba

Spiega perché un motore a pistoni dal rendimento massimo 35%, medio neanche il 20%, sarebbe più conveniente di un impianto fuel cell + motore elettrico dal rendimento medio superiore al 60%

Vae Victis

Invece lo useranno ed è più conveniente delle fuel cell.

Vae Victis

Brebemi = enorme spreco di denaro pubblico.
Cerchiamo di fare le cose serie e non di seguire certi pagliacci che di danni ne hanno già fatti troppi.

Vae Victis

Sei tu che continui a non fare i calcoli in maniera corretta.

Ginomoscerino

disco rotto... sei più inquadrato di un cristiano nel 1300

Signor Rossi
ice.man

stai attento che certe invenzioni o approcci sono artatamente fatti perche' ci siano aziende che ci guadagnino, non per il bene comune..... Un auto diesel di ultima genrrazione emette piu particolato per via di freni e usura pneumatici che non coi gas di scarico. Non so quanto questi investimenti abbiano un ritorno ecologico piuttosto che miglirare la rete ferroviaria (in termini di efficenza organizzativa , magari con incentivi economici, etc, etc

Signor Rossi
Sheldon Cooper

Non so, bisognerebbe vedere come fanno in germania, svezia ed in italia sulla Brebemi.
Autostrada elettrica: Brebemi la prima e-Highway d’Italia
29 Marzo 2019

“Faremo meglio di Svezia e Germania dove l’autostrada elettrica è già una realtà, ma ribadisco che noi faremo di più perché l’energia sulla nostra infrastruttura sarà auto-prodotta con il fotovoltaico”.

Proprio sulla Brebemi, infatti, sta per essere realizzata la prima e-Highway d’Italia che consentirà ai camion di viaggiare agganciati a una linea elettrica aerea. Insomma, una sorta di filoTir, l’equivalente dei filobus per il trasporto merci, che nella fattispecie saranno mezzi pesanti, con alimentazione ibrida e dotati di pantografi, prodotti dalla Scania.

L’iniziativa prevede la sperimentazione dei primi 6 chilometri dell’autostrada (3 chilometri su ognuna delle due direzioni di marcia) che entreranno in funzione nel 2021, nel tratto compreso tra Romano Lombardo e Calcio.

“Proprio per questo abbiamo deciso di costituire una sorta di gemellaggio con Francoforte: vogliamo prendere spunto e copiare da chi ha già avviato questo progetto e magari fare anche di meglio perché, ripeto, l’elettricità che farà muovere i camion sulla nostra infrastruttura è da fonti rinnovabili”.

In Germania, in particolare in Assia, l’autostrada elettrica è entrata in funzione da dicembre scorso: è stata realizzata nell’arco di circa 18 mesi, su 10 chilometri della A5, tra Francoforte e Darmstadt, una tratta dove il traffico merci rappresenta il 10% su un totale che si aggira intorno ai 130 mila veicoli al giorno.

La sperimentazione durerà fino al 2022, dopodiché si deciderà se renderla definitiva ed estenderla ulteriormente (il governo federale ha dichiarato l’intenzione di elettrificare 4 mila chilometri di autostrade del Paese).

In Svezia, invece, la e-Highway dove i camion possono muoversi agganciati a un filo è in fase di sperimentazione dal 2016, su 2 chilometri della E16, tra Sandviken e Gavle.

“Per questa prima sperimentazione spenderemo intorno ai 15 milioni di euro”, “se otterremo i risultati sperati, l’idea è di estendere l’elettrificazione su tutti i 62 chilometri della Brescia-Milano nell’arco dei prossimi 5 anni, con un investimento di circa 130 milioni di euro (intorno ai 2 milioni a chilometro). Per il progetto, possiamo contare su un team d’eccezione, tra i cui componenti figurano il Politecnico, la Bocconi e l’Università Roma 3”.

ice.man

cosi poi i carichi eccezzionali li fai girare a Sinistra e li sorpassi a destra?

italba

Certo, i motori sarebbero felicissimi di funzionare ad idrogeno, così come potrebbero andare anche con Chanel n° 5, ma non è molto economico farlo...

R_mzz

Usare idrogeno in un motore a combustione è pura follia.
Significa minimo raddoppiare i consumi.
Praticamente quel misero tre cilindri Toyota consuma più di €25 di idrogeno per 100 km, con la BMW serie 7 siamo sui €50 per 100 km (in altre parole €100.000 per 200.000 km).

Il rendimento di un motore a combustione interna, come in tutte le macchine termiche, è limitato dal Teorema di Carnot.
In BMW e in Toyota lo sanno, infatti queste auto sono solo puro marketing.

RavishedBoy

Perché se le fai tipo tram, poi devi far pagare il biglietto, se le fai tipo autoscontro poi ci sarebbero troppi incidenti.

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