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L'auto elettrica rallenta. Ecco come cambiano le strategie dei costruttori

La lenta crescita del mercato delle elettriche ha portato alcuni costruttori a rivedere i loro piani di elettrificazione. Vediamo i principali annunci

L'auto elettrica rallenta. Ecco come cambiano le strategie dei costruttori
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 set 2024

Con l'avvento dell'elettrificazione, diverse case automobilistiche si sono affrettate ad annunciare ambiziosi piani di elettrificazione che prevedevano una dismissione delle auto endotermiche in alcuni casi addirittura prima della scadenza del 2035 imposta dall'Unione Europea. Progetti su cui i marchi hanno investito miliardi di euro. Negli ultimi tempi, però, le cose sono un po' cambiate.

Lo abbiamo visto molto bene, il mercato delle BEV non cresce come sperato e le case automobilistiche hanno deciso di rivedere i loro piani, adottando una linea più soft, con una strategia maggiormente flessibile.

MERCATO ANCORA ACERBO

Prezzi mediamente alti, modelli accessibili che si contano sulle dita di una mano e una rete di ricarica ancora non ritenuta sufficiente. Questi sono alcuni dei motivi che stanno frenando la diffusione delle BEV in Europa e non solo. Il tutto si somma ad un periodo poco felice per l'economia, con il potere d'acquisto delle famiglie che è calato e con gli incentivi che in alcuni Paesi sono stati rivisti o eliminati.

Per le famiglie, soprattutto quelle con redditi bassi, è dunque difficile approcciarsi alle auto elettriche. Non per nulla, alcune case automobilistiche stanno oggi lavorando per portare sul mercato modelli BEV più accessibili dal punto di vista economico. Qualcosa si sta già vedendo oggi ma la strada è ancora lunga. Pensiamo alla Citroen e-C3, alla Renault 5 e alla FIAT Grande Panda di prossimo arrivo, giusto per fare alcuni esempi.

Mercato ancora acerbo e vista l'attuale tendenza diverse case automobilistiche hanno rivisto i loro progetti. Non si tratta di un dietrofront ma semplicemente di rivedere alcune delle dichiarazioni fatte alcuni anni fa, puntando su di una transizione più graduale con una maggiore attenzione sull'ibrido.

Vediamo, dunque, alcuni dei principali annunci fatti dalle case automobilistiche che hanno deciso di rivedere i loro piani di elettrificazione.

ASTON MARTIN

La prima auto elettrica Aston Martin arriverà solamente nel 2026 e non nel 2025. Il marchio inglese punterà maggiormente sul Plug-in, tecnologia “ponte” verso l'elettrico. 

Il presidente di Aston Martin, Lawrence Stroll, aveva sottolineato che tra i loro clienti c'è una domanda maggiore per le vetture Plug-in. Finché sarà possibile, il marchio inglese continuerà a produrre auto endotermiche.

BENTLEY

Bentley ha deciso di rinviare la presentazione della sua prima elettrica e l'obiettivo di diventare un marchio solo elettrico entro il 2030. Contestualmente, l'azienda ha fatto sapere che presterà maggiore attenzione alle versioni Plug-in dei suoi modelli.

Il primo modello elettrico non arriverà nel 2025 come originariamente pianificato ma nel 2026 con le consegne attese nel 2027. Questo rinvio e le condizioni del mercato che sono cambiate, hanno portato la casa automobilistica a concentrarsi maggiormente sulle Plug-in. Al riguardo, rimane l'obiettivo originale di offrire tutti i modelli con motorizzazione PHEV entro il 2026. La maggiore attenzione dell'azienda ai modelli Plug-in garantirà loro una vita più lunga di quanto originariamente previsto.

FORD

Anche Ford ha deciso di puntare di più sull'ibrido. Ad agosto, Ford ha abbassato la quota di spesa annuale pianificata in conto capitale dedicata alle BEV dal 40% a circa il 30% e ha affermato che stava eliminando dalla programmazione un SUV elettrico e rimandando una nuova versione elettrica di un suo pickup. Inoltre, la casa automobilistica ha affermato di aver riconsiderato il suo piano di vendere solo auto completamente elettriche in Europa entro il 2030.

In ogni caso, la Casa dell'Ovale Blu ha confermato il progetto di sviluppo di una nuova piattaforma che permetterà di realizzare BEV maggiormente accessibili.

GENERAL MOTORS

A giugno, la General Motors aveva ridotto le sue previsioni sulla produzione di veicoli elettrici a batteria per il 2024 e a luglio aveva rifiutato di ribadire la sua previsione di produrre 1 milione di veicoli elettrici a batteria in Nord America entro la fine del 2025. Inoltre, sono stati ritardati i lanci di alcuni nuovi modelli a batteria.

Il CEO Mary Barra ha poi aggiunto l'intenzione di puntare maggiormente sulla tecnologia Plug-in.

JAGUAR LAND ROVER

Jaguar Land Rover ha modificato la sua strategia, decidendo di rallentare di lancio dei modelli elettrici e di aumentare il suo impegno su quelli Plug-in.

Nel 2021, Jaguar Land Rover aveva dichiarato che entro il 2026 avrebbe lanciato sul mercato 6 nuovi modelli elettrici a marchio Land Rover. Invece, a seguito del cambio della strategia, ne saranno lanciati 4. Contestualmente, Jaguar Land Rover lavorerà per ampliare la gamma di modelli Plug-in che stanno avendo un ottimo successo tra i clienti.

La prima elettrica a marchio Land Rover arriverà entro la fine del 2024.

MERCEDES

Mercedes si era detta pronta a diventare un marchio solo elettrico nel 2030 in Europa a patto, però, che le condizioni di mercato lo permettessero.

Adesso, invece, prevede che i veicoli elettrificati (incluse le ibride Plug-in) possano rappresentare appena il 50% delle vendite sempre alla scadenza del 2030. Quindi, per rispondere alle diverse esigenze del mercato, Mercedes continuerà ad aggiornare i suoi motori endotermici anche dopo il 2030. Inoltre, sono stati rivisti anche i piani di produzione delle batterie e sono in corso una serie di progetti per la riduzione dei costi.

PORSCHE

Parlando strettamente di Porsche, la casa automobilistica tedesca aveva ammesso che la transizione verso la mobilità elettrica sta richiedendo molto più tempo di quanto previsto.

Per questo, ha deciso di rivedere i suoi obiettivi di vendita dei veicoli elettrici. Come sappiamo, in precedenza, la casa automobilistica tedesca puntava ad arrivare al 2030 a centrare l'obiettivo dell'80% di vendite elettriche. Questo traguardo è stato confermato ma solo se saranno soddisfatte determinate condizioni tra cui un'adeguata richiesta da parte dei clienti e progressi nello sviluppo dell'elettromobilità. Insomma, raggiungerà l'obiettivo dell'80% solamente se le condizioni di mercato lo permetteranno.

RENAULT

All'inizio del 2022, l'amministratore delegato Luca De Meo aveva dichiarato che tutte le vendite del marchio Renault in Europa sarebbero state completamente elettriche entro il 2030 , ma due anni dopo l'obiettivo è stato cambiato quando l'amministratore delegato del marchio Fabrice Cambolive aveva dichiarato ad Automotive News Europe che Renault stava intraprendendo una duplice strategia: offrire veicoli elettrici a batteria e auto con motore a combustione interna per i successivi 10 anni , quindi oltre il 2030.

TOYOTA

Piccolo accenno anche a Toyota viste le voci circolate negli ultimi tempi. La casa automobilistica giapponese ha sempre espresso i suoi dubbi sulle auto elettriche e sull'intenzione di alcuni marchi di puntare tutto solo su questa tecnologia. Un recente rapporto di Nikkei aveva parlato di un dimezzamento degli obiettivi di produzione delle BEV per il 2026.

In risposta al rapporto, Toyota ha affermato che non ci sono stati cambiamenti nella sua intenzione di produrre 1,5 milioni di BEV all'anno entro il 2026 e 3,5 milioni entro il 2030. Ha affermato, tuttavia, che le cifre non erano obiettivi ma parametri di riferimento per gli azionisti

VOLKSWAGEN

Il Gruppo Volkswagen si trova in un momento molto delicato, alle prese con le difficoltà del marchio Volkswagen. Gli obiettivi di vendite delle BEV non sono particolarmente cambiati. Tuttavia, visto l'andamento del mercato, l'azienda ha fatto sapere che i progetti per lo sviluppo delle fabbriche delle batterie in Europa e Nord America sarebbero stati modificati.

In un'intervista al Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung (FAS) il Chief Technology Officer Thomas Schmal aveva affermato che l'espansione degli impianti sarà determinata dall'andamento del mercato delle auto elettriche. Inoltre, sono stati ritardati i lanci di alcuni modelli.

VOLVO

Quello di Volvo è forse il cambio di posizione più importante di tutti. La casa automobilistica aveva da subito puntato fortissimo sulle BEV, affermando di voler diventare un marchio solo elettrico entro il 2030. Proprio pochi giorni fa, alla luce dell'andamento del mercato, le cose sono cambiate.

Volvo punta a fare in modo di avere per il 2030 un mix di vendita composto per il 90-100% da auto elettriche e Plug-in. Il restante 0-10% da auto Mild Hybrid, "se necessario". Dunque, niente più gamma 100% elettrica per il 2030. Volvo continuerà quindi anche a sviluppare le sue auto plug-in e mild hybrid. In ogni caso, rimane ancora impegnata a portare avanti le sue ambizioni di elettrificazione. L'obiettivo finale è sempre quello di diventare un'azienda di auto completamente elettriche e per questo sono in sviluppo già diversi nuovi modelli BEV.

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