
19 Febbraio 2021
Continuano le indiscrezioni sul progetto Apple Car. Dopo mesi di assoluto silenzio stanno arrivando da diverse settimane voci sul possibile accordo con il Gruppo Hyundai per la costruzione di un'auto elettrica a guida autonoma. Si è detto un po' di tutto e si è parlato addirittura della diffidenza dei coreani a stringere un accordo con un partner "ingombrante" come Apple. Ma secondo un ultimissimo rapporto di CNBC, le due aziende sarebbero vicine a formalizzare questa collaborazione.
Questo rapporto arriva a distanza di poche ore da una notizia pubblicata dal media coreano DongA.com che va addirittura oltre, affermando che la firma dell'intesa potrebbe essere siglata già il prossimo 17 di febbraio e che Apple investirà nel progetto 3,6 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro). Questi soldi serviranno sia a sviluppare l'auto e sia ad allestire la linea di produzione. Come già era emerso in passato, Apple Car dovrebbe essere costruita in America presso lo stabilimento di Kia in Georgia. Secondo la fonte coreana, l'auto dovrebbe debuttare nel 2024 (data già emersa in passato) e l'obiettivo sarebbe di arrivare a produrne 100.000 all'anno.
Si arriverà davvero alla firma dell'accordo? Dalle due società non giungono commenti a tutte queste ultime indiscrezioni ma ogni giorno emergono sempre più rapporti che affermano che l'intesa sarà raggiunta. Non rimane, dunque, che pazientare ancora poco tempo per capirne di più visto che alla presunta data della firma mancano solo un paio di settimane. Ma che vantaggi potrebbero avere Apple e il Gruppo Hyundai da questa collaborazione? Cupertino potrebbe entrare in un mercato, quelle delle auto elettriche, molto dinamico ed in forte crescita. Inoltre, andrebbe a sfruttare le competenze del Gruppo Hyundai accedendo alla nuova piattaforma E-GMP pensata proprio per i veicoli a batteria.
Il Gruppo coreano, invece, potrebbe approfittare della collaborazione con Cupertino per far progredire lo sviluppo di una piattaforma per la guida autonoma. A tutto questo si aggiunge che il Gruppo automobilistico, attraverso Kia, ha una capacità di produzione in eccesso e l'accordo con Apple permetterebbe di far lavorare a pieno regime lo stabilimento che si trova in Georgia.
Non è ancora chiaro come potrebbero essere le Apple Car. Se poggeranno sulla piattaforma E-GMP ci si può già fare un'idea sulle loro possibili caratteristiche tecniche, tuttavia saranno veicoli progettati da Apple e non modelli del Gruppo coreano con il software dell'azienda americana. Ma anche su questo fronte non si può fare altro che aspettare maggiori informazioni, sempre che l'accordo venga effettivamente raggiunto.
Commenti
Ma... parli come se fossero cose che non capitano o non siano già capitate, sono tantissimi i lavori che sono scoparsi perché sostituiti da macchine o da lavoratori in mercati diversi, questo avviene da sempre nella storia del uomo, dalla nascita dell’agricoltura, alla nascita nel mercato fino alla industria e oggi alla completa automazione. Come quelli che criticano Amazon dicendo di andare dal piccolo negozio, quando il piccolo negozio il più delle volte ti tratta in modo osceno, ti dà molta meno garanzia , a una quantità di prodotti limitati e prezzi spesso più alti... Se i piccoli negozi vogliono sopravvivere devono dare qualcosa in più, cioè la consulenza, vedrai che quelli che lo faranno sopravviveranno, gli altri no, è i rider saranno i nuovi commessi...Conoscono molto bene la situazione di Fabriano e anche di Torino, lavorando nel software vedo tante realtà, come la crisi delle cartiere.
Ma quello che voglio dire e che siamo tutti nello stesso mondo, i protezionismi alla bannon che piacciono tanto anche ai sovranisti nostrani per me sono inutili e pure pericolosi, se nessun italiano programmerà perché lo faranno in India, gli stessi italiani potranno fare altro, i clienti potranno avere software più avanzato e vorrà dire che meno indiani moriranno di fame e come in ogni società come arriva il lavoro arriva l’istruzione e di conseguenza l’uscita dalla povertà e la richiesta di maggiori diritti, guarda anche solo la Cina, se la visitavi 30 anni fa e poi oggi vedresti come non c è neppure paragone nelle condizioni dei cinesi rispetto al passato (e parliamo cmq di una cultura molto diversa dalla nostra che conosciuta, io la conosco poco quindi non aggiungo altro sul mondo cinese).Per me non conta nulla se sei italiano, francese o turco, per me conta che persona sei e tutte le persone per me valgono uguali a prescindere dal paese in cui sono nati, non mi dispiaccio di più per un operaio italiano che non conosco rispetto a un operaio tedesco o brasiliano che non conosco. Per concludere non sono neppure per una società basata solo sul profitto, ma che ci piaccia o no, sono almeno 2500 anni che l’Occidente vive in una società basata sul profitto e di conseguenza parla in funzione della realtà in cui viviamo e non per quella che vorrei.
Quindi se tutti andassero in India a cercare i programmatori informatici non ci sarebbe nessuna conseguenza per quelli che fanno questo lavoro in Italia?
Se tutte le aziende esternalizzano dove più gli conviene, (vedi a mero titolo esemplificativo la Fiat in Polonia) non cambierebbe nulla per gli operai italiani?
Mi sa che tu non conosci realtà come Torino o Fabriano, giusto per fare due esempi, dove il tessuto sociale è stato gravemente compromesso da questo tipo di globalizzazione che insegue i profitti.
Te lo sta dicendo uno che lavora da anni con l'estero e che ha vissuto in prima persona e non da vittima, questa situazione.
Intendiamoci, io non sono contro la globalizzazione, anzi e sono d'accordo con te che bisogna rinnovarci e puntare sull'eccellenza piuttosto che sul lavoro di massa.
io vivo in posto dove pago le tasse che permettono appunto di avere questi servizi, non c'entra nulla con il proteggere, io tengo assolutamente a cuore il tessuto sociale, ma non con del protezionismo inutile, ma spiegando le tasse si pagano e che il lavoro va fatto bene e ci vuole inventiva per stare nel mercato e non aiuti. Io come lavoro principale faccio consulenza informatico e mi occupo principalmente di fare analisi funzionali, sto lottando per demandare la parte di sviluppo pura fuori azienda, anche con programmatori in tutto il mondo, perchè devo rallentare il lavoro non avendo abbastanza programmatori in casa e magari sfruttare meglio le risorse che ho, conoscendo bene loro il mercato, invece che fargli digitare del codice che può fare qualsiasi programmatore nel mondo? Se faccio lavorare programmatori in india in che modo il tessuto sociale ne perde? in nessuno se tutti smettiamo di ragionare da provinciali e capiamo che siamo tutti nella stessa barca.
Perché ad esempio tu vivi in un posto dove utilizzi i servizi come strade, ospedali, scuole, ecc che sarebbe sano proteggere. Se fai questo discorso anche la tua manodopera si potrebbe sostituire con una a più basso prezzo, (ricorda che non solo gli operai vengono sostituiti da manovalanza a basso prezzo, india docet).
Quindi come è sbagliato il commento del genio sopra, anche il tuo non è corretto in quanto non tiene conto del tessuto sociale dove vive.
Come qualsiasi persona, anche le aziende vanno semplicemente dove più gli conviene, non capirò mai perchè devo privilegiare qualcuno solo perchè è nato in un posto che qualcuno che non conosco ha definito essere della stessa nazione dove sono nato io... io valuto le persone o le società per quello che sono e non perchè sono italiani o italiane, non trovo nessun merito nel luogo di nascita di qualcuno o qualcosa, sopratutto poi oggi dove le aziende vendono e lavorano in tutto il mondo e sono appunto multinazionali. Se in Oriente hanno a disposizione più manodopera perchè devono limitarsi a lavorare in USA? è un concetto che proprio non capisco, tu hai comprato il telefono stonex perchè italiano? o ti sei affidato a un marchio non italiano?
Dopo arriverà l'auto Amazon, e dopo l'auto Google....poi passeranno alle atomiche
Più che un'auto da sto render mi sembra un mouse con le ruote.
E qual è il problema?
Sopratutto se Hyundai è capace di farlo come sembra suggerisca l'articolo.
Vero che la produzione sarà negli USA, però avvantaggia sempre un'azienda estera anziché player interni come General Motors o Rivian
più educato di te sicuramente ;)
Io parlavo delle fabbriche, non dei telefoni
gli rispondi pure?
dai il mio era un aspetto generico del loro comportamento... non te la prendere sul personale.. non piangere... mi dispiace solo che se non avessero avuto un ecosistema cosi chiuso un melafonino lo avrei provato ad usare.. ma proprio ti fanno passar la voglia per i vincoli che hanno.. e poi sinceramente, sono anche un pò ipocriti :)
Se leggi l'articolo forse lo capisci invece di fare l'autarchico
questa appol ha questo brutto vizio di andare sempre in oriente a chiedere manforte... perchè non chiede in casa sua? non credo non ci sia nessuno che possa dargli una mano... ah, ma che mi state dicendo?? costa troppo essere aiutati in amerega??? però i melafonini te li fan comprare a caro prezzo eh... furbacchioni..