Emissioni CO2 auto in Italia in calo del 22% tra 2008 e 2017. Incognita diesel
Italia avvantaggiata dalle vendite di auto compatte dai bassi consumi
Le emissioni medie di CO2 provenienti dalle automobili di nuova immatricolazione in Italia sono diminuite del 22,1% nel corso degli ultimi 10 anni, con un calo costante anno dopo anno. Rispetto al 2008, infatti, nel 2017 si è passati da 144,3 grammi di CO2 per km a 112,4 g/km.
Lo dice un rapporto dell'Osservatorio Autopromotec (fiera internazionale delle attrezzature e dell'aftermarket automobilistico) realizzato sulla base dei dati Unrae relativi alle vendite di automobili nuove negli ultimi 10 anni nel nostro Paese.
La media italiana delle emissioni di CO2 relative alle auto nuove, in questi 10 anni, si è sempre mantenuta più bassa rispetto al valore medio registrato dagli altri Paesi dell'Unione Europea: se nel 2008 la media era di 153,6 grammi per km, nel 2017 questo valore si è ridotto a 118,5 g/km. Il motivo va individuato nel fatto che, storicamente, in Italia si vendono auto più compatte (segmento A e B in primis), spinte da motori di cubatura inferiore e dunque, nella maggior parte dei casi, con consumi di carburante ed emissioni di CO2 più basse.
Per una volta l'Italia si comporta meglio rispetto alla media degli altri Paesi Europei anche negli ultimi due anni, quando le emissioni medie di CO2 delle nuove auto vendute in Italia hanno continuato sì a diminuire, ma ad un ritmo più lento. Dal 2016 al 2017, infatti, le emissioni missioni medie di CO2 delle nuove auto vendute in Europa hanno subito un aumento (per la prima volta in 10 anni) dello 0,4% (da 118,1 g/km nel 2016 a 118,5 g/km nel 2017).
In questo caso, il fattore determinante è stato il progressivo calo delle immatricolazioni dei veicoli diesel (alimentato dal clima di incertezza che aleggia su questo tipo di tecnologia) e nella crescita di quelle a benzina, con conseguente aumento delle emissioni di CO2 (le auto diesel, infatti, consumano meno a parità di chilometri percorsi rispetto ad auto a benzina equivalenti).
La sfida per il futuro è ardua: secondo quanto riporta l'Osservatorio Autopromotec, per raggiungere l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea di 95 g di CO2/km entro il 2021 (senza dimenticare il taglio del 35% entro il 2030) le case automobilistiche dovranno ancora aumentare gli sforzi. Il ruolo dell'ibrido e dell'elettrico, ma anche di GPL e metano, sarà fondamentale per avvicinarsi a questi valori.