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Finalmente una nuova auto ad idrogeno in Italia! Ecco chi l'ha comprata

Dopo moltissimo tempo, a maggio spunta una nuova immatricolazione di un'auto ad idrogeno

Finalmente una nuova auto ad idrogeno in Italia! Ecco chi l'ha comprata
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 giu 2025

Tra i dati del mercato auto italiano di maggio 2025, uno era particolarmente curioso. Dopo moltissimo tempo è stata immatricolata una nuova auto ad idrogeno. Si tratta di una Toyota Mirai. In Italia, lo sappiamo, sono state immatricolate pochissime unità di auto dotate di un sistema Fuel Cell anche perché le stazioni di rifornimento si contano sulle dita di una mano. Chi ha acquistato una nuova Mirai? A fare chiarezza ci ha pensato il Corriere della Sera.

A quanto pare, l’auto ad idrogeno di Toyota è stata comprata da un privato e precisamente da un imprenditore di Matera che è impegnato in progetti di distribuzione dell’idrogeno, che interessano in particolare la Basilicata. Stando a quanto racconta il Corriere della Sera, si tratterebbe della prima volta che in Italia un’auto ad idrogeno viene acquistata da un privato. I pochi esemplari immatricolati fino a questo momento e circolanti in Italia, infatti, appartengono alle case automobilistiche o alla Pubblica Amministrazione.

LA TOYOTA MIRAI


Ricordiamo alcune caratteristiche della vettura Fuel Cell della casa automobilistica giapponese. Toyota Mirai misura 4.975 mm lunghezza x 1.885 mm larghezza x 1.470 altezza con un passo di 2.920 mm. Il bagagliaio dispone di una capacità di 321 litri. Il motore elettrico eroga 134 kW (182 CV) con 300 Nm di coppia. La velocità massima è di 175 km/h mente per lo 0 a 100 km/h servono 9,2 secondi. Il tutto è alimentato da un sistema a celle combustibile da 128 kW (174 CV) e da una piccola batteria. L’autonomia con un pieno di idrogeno? Toyota dichiara 650 km. I prezzi per il mercato italiano partono da ben 76.800 euro.

Globalmente, della Toyota Mirai ne sono state vendute oltre 20 mila unità, per lo più in Giappone, Paese dove l’infrastruttura di rifornimento è molto più sviluppata. In Italia abbiamo solamente una stazione a Bolzano e una a Mestre. In realtà il Pnrr prevederebbe la creazione di ulteriori 36 stazioni nel nostro Paese ma i progetti stanno affrontando difficoltà attuative.
[Fonte]

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