Musk suona la carica: "20 milioni di Tesla all'anno entro 10 anni"
Difficile? Sì, ma possibile.
Elon Musk non difetta in ambizione, lo sappiamo. Nel 2016 ad esempio disse che in meno di dieci anni, attraverso la sua SpaceX, avrebbe portato l'uomo su Marte. L'obiettivo era di portare a compimento il progetto entro il 2024, ma qualche giorno fa il sudafricano ha fatto capire con un tweet che l'evento sarebbe da riprogrammare. Ambizione e sregolatezza, un avvicendamento tra sogni e realtà.
Chissà se è il caso dell'ennesima promessa in merito ai numeri di Tesla nei prossimi anni. È già leader di mercato sulle auto elettriche, sia in Europa, dove si è confermata al timone pure a febbraio, sia su scala mondiale, ma se ti misuri con giganti del calibro di Porsche, Audi, BMW e via dicendo l'unica maniera per non finire inghiottito è correre, sempre più forte. Per mandar su la produzione Tesla ha dei piani importanti.
Di recente ha inaugurato la Gigafactory di Berlino, un impianto dove a pochi giorni dall'inaugurazione lavorano già 3.000 dipendenti circa e che a regime darà lavoro a 12 mila persone per la produzione di 500 mila Model Y destinate ai clienti europei. Uno snodo cruciale, quello europeo, per raggiungere l'obiettivo ambizioso di produrre 20 milioni di Tesla all'anno entro 10 anni.
L'obiettivo è senz'altro ambizioso alla luce dei numeri attuali di Tesla. Nel 2021, che è stato l'anno migliore di sempre per il costruttore in termini di numeri, ha venduto quasi un milione di automobili, il che si è tradotto in un incremento del 90% rispetto al 2020, quando già si era andati su di cifre importanti: quasi un milione nel 2021, mezzo milione nel 2020 e più di 350 mila nel 2019. Insomma, la progressione è importante, ma 20 milioni di auto significa portar su i numeri attuali di 20 volte.
SU LA PRODUZIONE NEGLI STABILIMENTI ATTUALI E NUOVI MODELLI
Difficile, appunto, ma fattibile nell'arco di un decennio alla luce degli investimenti. Tesla sta costruendo fabbriche in tutto il mondo, alcuni stabilimenti in USA non sono ancora al limite della produzione e, come detto, la Gigafactory tedesca, che non ha influito sui numeri 2021, a regime sfornerà 500 mila vetture l'anno: oltre 50 mila nel 2022, quasi 300 mila l'anno prossimo e su fino al 2025 quando secondo Musk si produrrà mezzo milione di auto.
Di pari passo all'aumento di produzione servirà anche una gamma veicoli più variegata e completa di quella attuale composta da Model 3, S, X e Y, e una maggior penetrazione in ogni segmento. Si attendono ancora Cybertruck e Roadster, ma soprattutto quest'ultima dovrebbe essere una vettura di nicchia, per cui servirà ampliare l'offerta, anche e soprattutto verso il basso. Musk ne è cosciente:
Dal momento che siamo in grado di aumentare la produzione e soddisfare la domanda dei mercati in cui operiamo, saremo in grado di raggiungere nuovi mercati anche attraverso nuovi modelli.
Il successo dei piani di Musk è inevitabilmente legato all'ampliamento della rete di "rifornimento", all'incremento delle possibilità ricarica. Non solamente dei Supercharger, sul cui sviluppo Tesla ovviamente ha pieno controllo, ma anche da parte dei player terzi. Gli investimenti non mancano, l'ultimo dei quali è stato annunciato da BP: 1 miliardo di sterline in dieci anni nel Regno Unito per la ricarica dei veicoli elettrici, anche con colonnine rapide da 300 e 150 kW che possono fornire fino a 100 miglia (160 km circa) in 10 minuti di permanenza alla presa.