Elon Musk accusato di insider trading assieme al fratello: cosa è successo
I fatti risalgono al famoso tweet dello scorso anno.
Siamo nel pieno di una accesissima discussione tra Elon Musk e la SEC. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi, con accuse e contro accuse che vengono da lontano, ovvero dal giorno in cui l'uomo più ricco del mondo (anche se ora lo è un po' meno…) ha scosso i mercati preannunciando una possibile privatizzazione di Tesla, poi mai avvenuta. Da quel momento la Securities and Exchange Commission ha iniziato a tenere sott'occhio il CEO, accusandolo di frode. Gli ultimi capitoli della vicenda – nel senso di più recenti, non di certo perché non ne seguiranno altri, anzi – risalgono a questi ultimi giorni.
CI RISIAMO
Elon e Kimbal Musk… qualche anno fa
Ricordate quando Elon Musk ha venduto il 10% delle azioni Tesla, come richiesto dai fan? Ebbene, ecco il nuovo capitolo che tutti stavano aspettando. Secondo la SEC, infatti, le operazioni condotte dal CEO e dal fratello Kimbal risalenti proprio a quei giorni potrebbero aver violato le regole di insider trading. A riportare la notizia è il Wall Street Journal.
La vicenda riguarda in particolare la vendita di azioni per 108 milioni di dollari avvenuta il giorno prima che Elon Musk formulasse la fatidica domanda su Twitter. E, ancora più nel dettaglio, sarebbero finite sotto indagine le 88.500 azioni vendute da Kimbal: secondo la legge, i dipendenti e i membri del consiglio d'amministrazione – di cui lo stesso Kimbal Musk fa parte – non possono fare trading basandosi su informazioni non ancora pubbliche.
Secondo la SEC, dunque, il fatto che il fratello di Elon abbia effettuato questa operazione finanziaria il giorno prima del tweet potrebbe aver violato le regole del mercato. In altre parole, Kimbal Musk avrebbe venduto le azioni traendo un elevato profitto: a seguito del tweet, le azioni Tesla sono crollate.
Ora si tratta di capire se Kimbal Musk era o meno a conoscenza delle decisioni già prese dal fratello.
Credits immagine d'apertura: Reuters