Conti ancora negativi per Nissan, ma il piano di rilancio inizia a funzionare
La crisi non è ancora superata, ma iniziano a vedersi i primi segnali.

Nissan ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre dell’anno fiscale 2025 (iniziato il 1° aprile 2025). Al 30 giugno 2025 i risultati sono ancora negativi, ma iniziano a farsi vedere gli effetti del piano di rilancio Re:Nissan. Dal confronto con i dati dello scorso anno, infatti, emergono segnali di contenimento delle perdite operative e un miglioramento nella gestione dei costi, a fronte di un contesto internazionale ancora molto instabile a causa anche delle politiche sui dazi commerciali e l’andamento sfavorevoli dei tassi di cambio.
Cosa dicono i risultati finanziari di Nissan
Dopo le gravi perdite dell’anno fiscale 2024, Nissan ha lanciato il piano industriale “Re:Nissan”, un progetto di rilancio su scala globale che punta a riportare la casa automobilistica giapponese alla redditività entro il 2026. Il primo trimestre 2025 ha registrato alcune prime reazioni positive, ma la situazione rimane ancora estremamente complessa.
Nel 2024 Nissan aveva registrato un utile operativo di circa 425 milioni di euro (69,8 miliardi di yen), con un margine appena dello 0,6%, e una perdita netta annuale pari a oltre 4 miliardi di euro (670,9 miliardi di yen). Il quarto trimestre, in particolare, aveva mostrato tutti i segni di una crisi profonda, con soli 35 milioni di euro di utile operativo (5,8 miliardi di yen) e perdite per oltre 4,1 miliardi di euro (676 miliardi di yen).
Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025, i ricavi si sono attestati a circa 16,5 miliardi di euro (2.706,9 miliardi di yen), in calo rispetto ai 18,3 miliardi (2.998,4 miliardi) dello stesso periodo del 2024. Nonostante l’utile operativo sia sceso in territorio negativo segnando una perdita di 482 milioni di euro (79,1 miliardi di yen), il dato è risultato meno grave delle stime che indicavano un passivo attorno ai 1,2 miliardi di euro (200 miliardi di yen). Il risultato è stato raggiunto grazie a entrate straordinarie e a un miglioramento della gestione dei costi. Anche l’utile netto rimane negativo, con una perdita di circa 706 milioni di euro (115,8 miliardi di yen), a fronte di un utile di 174 milioni di euro (28,6 miliardi) nello stesso trimestre del 2024. La casa giapponese ha confermato una previsione di fatturato pari a 76,2 miliardi di euro (12.500 miliardi di yen) per l’intero anno fiscale.
Per uscire da questa fase, Nissan ha avviato un piano di tagli e razionalizzazioni che coinvolge tutta la struttura. Oltre agli interventi strettamente finanziari Nissan sta cercando di rendere più rapidi i tempi per lo sviluppo dei nuovi modelli, portandolo a 37 mesi. Vi è anche una semplificazione delle piattaforme tecniche che entro il 2035 passeranno da 13 a 7. L’azienda prevede inoltre una riduzione dei costi totali per circa 3 miliardi di euro (500 miliardi di yen). Tra le misure prese c’è la necessità di riallocare circa 3.000 dipendenti e la chiusura di 7 dei suoi 17 impianti produttivi entro il 2027 (tra cui lo stabilimento di Oppama).