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Mercedes EQC: prova in anteprima del SUV elettrico e connesso

Prova su strada, opinioni, autonomia reale SUV elettrico Mercedes EQC

Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 25 lug 2019

1886: così si chiama l’edizione speciale per il lancio del nuovo Mercedes EQC. Più di 130 anni di storia automobilistica che potremmo riassumere in 3 concetti fondamentali: lusso, comfort e tecnologia. Ecco, questa prima auto elettrica di Mercedes – ok, non è la prima elettrica in assoluto, prima c’è stata la Classe B ma comunque questo è il primo con cui Mercedes punta seriamente a offrire un’alternativa concorrenziale sul mercato delle elettriche – ha secondo me tutte le carte in regola per distinguersi dalle altre elettriche e in questa prima prova in anteprima vi dico il perché.

LUSSO E COMFORT DA VERA MERCEDES

Iniziamo prima di tutto dal concetto di lusso: di Mercedes non all’altezza delle aspettative ne abbiamo viste in passato. Ecco, da questo punto di vista, EQC è una vera Mercedes. Lo si capisce da una miriade di dettagli: la cura degli assemblaggi sia fuori sia dentro, lo stile ricercato della plancia, i materiali che rivestono i sedili, la morbidezza delle plastiche e il feedback dato dalla superficie del tessuto tecnico e dagli inserti zigrinati che potrebbero creare dipendenza…

E il comfort? Nulla è lasciato al caso: il sistema di infotainment MBUX è dotato del programma Energizing, il regolatore di comfort che sfrutta dati come l’intensità del traffico, le condizioni meteorologiche e la durata del viaggio, oltre ai dati provenienti da alcuni dispositivi indossabili Garmin, per selezionare i programmi di massaggio, l'illuminazione e il mood musicale più adatti alla situazione. A questo aggiungiamo le sospensioni posteriori pneumatiche, che ci permettono di viaggiare quasi su un tappeto volante, lasciando fuori i fruscii aerodinamici e rendendo il rotolamento degli pneumatici un rumore lontano, quasi inavvertibile. Insomma, lusso e comfort non sono messi in discussione. La tecnologia?

TECNOLOGIA: INTELLIGENTE E CONNESSA

Prima ho menzionato il sistema di infotainment MBUX: premesso che per spiegare tutte le funzioni dell’MBUX ci vuole un video dedicato (lo trovate nel nostro approfondimento relativo a Mercedes MBUX), per quanto riguarda EQC abbiamo un’ulteriore evoluzione del sistema connesso con intelligenza artificiale già apprezzato su Classe A. Non aumentano le dimensioni dei due display (cosa che invece avviene sui modelli di segmento superiore come GLE), quindi siamo sui 10,25 pollici, resta l’alta risoluzione, restano le numerose possibilità di personalizzazione nella grafica e nel contenuto. La novità qui è costituita dal menu EQ, dedicato proprio alla parte elettrica di questo nuovo EQC.

EQ indica il quoziente intellettivo delle elettriche di Mercedes, dunque le aspettative sono elevate. Ed effettivamente questo menu è ricchissimo di informazioni relative all’autonomia, al livello di carica, ai flussi di energia tra la batteria e i due motori elettrici, passando per le statistiche sulla potenza generata in frenata e rilascio, il consumo di energia elettrica e tante altre informazioni. Il pannello EQ si raggiuge anche con un pulsante nella parte in basso a sinistra del pannello di controllo.

Presenti i comandi vocali intelligenti Hey Mercedes e il navigatore connesso con realtà aumentata e informazioni quali le stazioni di ricarica nelle vicinanze con tanto di orari di apertura.

Alcuni esempi:

  • "Mostrami il flusso di energia"
  • "Quali sono le impostazioni di ricarica selezionate?"
  • "Carica l'auto fino all'85%"
  • "Dov'è la prossima stazione di ricarica?"

Sulla strumentazione troviamo, di base, a sinistra la velocità e l’autonomia e il livello di carica, a destra l’output di potenza e il diagramma della rigenerazione. La grafica e i contenuti sono comunque personalizzabili con decine di combinazioni: tre diverse grafiche, tre aree di contenuto, un sensore capacitivo a sfioramento sulla razza sinistra del volante per spostarsi da una sezione all'altra. 

Grazie all'integrazione con l'app Mercedes Me) è inoltre possibile gestire da remoto molteplici aspetti della vettura, come impostare una pre-climatizzazione, la navigazione con tanto di autonomia necessaria per raggiungere la destinazione scelta, la ricerca e il pagamento delle colonnine nel network Mercedes Me Charge.

Fin qui, dunque, EQC si conferma una vera Mercedes: confortevole, lussuosa e tecnologica. Ma sarà anche un’auto elettrica valida?

PRESTAZIONI DA SPORTIVA, INDOLE DA VIAGGIATRICE

Iniziamo allora a snocciolare qualche numero sul sistema elettrico che spinge questo SUV a zero emissioni: due motori asincroni (uno per ogni asse) in grado di sviluppare una potenza massima di 300 kW (408 CV) e una coppia di 765 Nm disponibile fin da subito. A gestire questi valori da sportiva abbiamo una trazione integrale 4MATIC con distribuzione della trazione continuamente variabile tra i due assi in base alle necessità e al fondo stradale.

Nel pianale è integrato un pacco batterie, sviluppato dalla Deustche Accumotive di proprietà di Daimler, dalla capacità di 80 kWh, che assicura un’autonomia dichiarata ancora nel ciclo NEDC compresa tra . Un valore che andrà poi andrà verificato in una prova più approfondita, però stando a quanto consumato in questa breve prova tra Roma e Sabaudia, ovvero circa 25 kWh ogni 100 km, l’autonomia stimata in condizioni realistiche dovrebbe essere superiore ai 320 km. Va detto che non ci siamo risparmiati con il pedale dell'acceleratore: del resto, tutta questa potenza invoglia a schiacciare fino in fondo. 

80 kWh sono un valore notevole, anche se inferiore ai 100 kWh di Tesla Model X (recensione), ai 95 kWh di Audi e-tron (prova in anteprima) e ai 90 kW di Jaguar I-PACE (recensione), gli altri tre SUV premium elettrici. EQC è anche un po’ più compatto di questi, con 476 cm di lunghezza, mentre la massa resta importante, con una massa a vuoto di 2.450 kg, di cui ben 650 kg della batteria. Una batteria che si ricarica in corrente alternata (e in questo caso il caricatore interno può assorbire fino ad un massimo di 7,4 kW, con circa 10 ore per la ricarica completa), oppure con la corrente alternata e lo standard CCS Combo, con potenza massima di 110 kW.

I tempi variano in base al livello di carica, ma comunque per farci un’idea Mercedes dichiara 40 minuti per passare dal 10 all’80% della capacità. Tra l’altro il caricatore interno è raffreddato ad acqua quindi non dovrebbero esserci problemi di surriscaldamento. A liquido anche il raffreddamento e il pre-riscaldamento della batteria.

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Fin qui EQC sta nel mezzo, nel senso che ci sono concorrenti che hanno più potenza e altre che fanno qualcosa meglio in termini di autonomia. Alla guida, personalmente posso dire che questa via di mezzo è l’ideale: rispetto ad una Tesla l’accelerazione è meno brutale (0-100 km/h in 5,1 secondi), l’erogazione è fulminea grazie alla coppia istantanea ma si ha sempre la sensazione di grande progressività e sicurezza. Ovviamente molto cambia in base alle modalità di guida: Il sistema propone cinque diverse modalità di guida che cambiano il carattere della vettura in base alle esigenze di chi guida.

  • COMFORT: impostazione standard; la curva caratteristica del pedale dell'acceleratore favorisce una marcia confortevole, ma diventa automaticamente più sportiva in funzione dello stile di guida.
  • ECO: programma di marcia focalizzato su un'elevata efficienza e bassi consumi.
  • MAX RANGE: programma di marcia intelligente, con cui il conducente può ottenere la massima autonomia possibile.
  • SPORT: programma di marcia improntato a fornire il migliore tempo di risposta per massime prestazioni su strada.
  • INDIVIDUAL: a questi si aggiunge un programma di marcia individuale, i cui parametri possono essere modificati separatamente

 

L'assetto è piatto, grazie al baricentro ribassato rispetto a GLC (da cui EQC deriva) per via del pacco batterie. La vettura, quando sollecitata nelle curve ad alta velocità, dimostra di essere decisamente performante a livello di tenuta di strada e maneggevolezza, anche se lo sterzo mantiene una taratura sempre più orientata al comfort che non all'estrema precisione. Un aspetto che conferma la vocazione da stradista di questa vettura, morbida e progressiva in ogni condizione. 

Ma quello che fa la differenza su questo EQC è il sofisticato sistema di recupero intelligente dell’energia. Come su tutte le elettriche anche qui ovviamente c’è il recupero dell’energia in fase di rilascio o di frenata. Qui entrambi i motori elettrici assumono la funzione di generatori, assicurando il massimo recupero di energia in decelerazione, per una potenza che non è stata dichiarata ma che si aggira intorno al 90% della potenza complessiva erogata dai due motori. Ma soprattutto è possibile sfruttare altri modi per massimizzare il rendimento globale:

Attraverso i paddle al volante, infatti, è possibile gestire il livello di rigenerazione: il paddle sinistro aumenta l'intensità del recupero di energia, il paddle destro la diminuisce. Sono disponibili i seguenti livelli:

  • D Auto (recupero di energia ottimizzato in base alla situazione mediante sistema di assistenza ECO)
  • D + (fase di rilascio)
  • D (recupero di energia minimo)
  • D – (recupero di energia medio)
  • D – – (recupero di energia massimo). In questo modo diventa possibile viaggiare utilizzando un solo pedale, in quanto nella maggior parte delle situazioni basta la decelerazione del recupero di energia per non dover agire sul pedale del freno.

 

Se poi impostiamo la modalità di guida Eco, allora il sistema aiuta il conducente a sfruttare al massimo l’efficienza energetica. Un sistema predittivo, che si serve del collegamento in rete dei dati cartografici, del riconoscimento dei segnali stradali e delle informazioni fornite dai sistemi di sicurezza intelligenti (in primis il radar del cruise control adattivo), avverte il guidatore quando è il caso di togliere il piede dal pedale dell'acceleratore, perché magari di lì a poco incrocerà un limite di velocità, oppure coadiuvandolo con funzioni come la modalità veleggio o il recupero di energia.

In modalità Max range, infine, interviene attivamente anche sull’acceleratore attraverso dei segnali tattili per “costringere” il guidatore ad andare piano, questo per massimizzare l’autonomia per esempio per raggiungere con più serenità la più vicina stazione di ricarica o la destinazione.

UNA SOLA TESSERA PER LA RICARICA

A proposito di ricarica, con il servizio Mercedes me Charge possiamo dire addio alle mille tessere necessarie per pagare le ricariche dei diversi gestori: un'unica tessera, associata ad un unico account, ci permette di accedere a circa 300.000 stazioni di ricarica con oltre 300 gestori diversi di stazioni di ricariche pubbliche solo in Europa. La ricerca di questi punti, e anche il pagamento, avviene in modo totalmente integrato attraverso la navigazione connessa, sia dall’MBUX sia dall’app Mercedes Me Charge.

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Alcuni elementi hanno una precisa funzione: la calandra ha una forma tradizionale, ma dietro nasconde delle prese d'aria ottimizzate per il raffreddamento della batteria; le superfici della carrozzeria sono levigate, senza increspature, per agevolare i flussi dell'area verso il posteriore; i cerchi in lega prevedono una superficie quasi del tutto piena, elemento che migliora significativamente l'autonomia. Il risultato è un coefficiente di penetrazione aerodinamica di 0,27: lo stesso di Audi e-tron, che però è avvantaggiato dagli specchietti retrovisori digitali con telecamere

PREZZI E ALLESTIMENTI

La versione Sport di Mercedes EQC, quella d'accesso, viene 76.839 euro e offre già di serie i fari Multibeam LED matrix, cerchi in lega da 18 pollici, sistema MBUX con doppio display Widescreen Cockpit da 10,25 pollici e connettività LTE illimitata. L’edizione di lancio Edition 1886, omaggio alla prima vettura della Stella: a 10.382 euro in più rispetto alla Sport offre una dotazione praticamente full optional. Per tutti i dettagli vi rimandiamo all'articolo completo con i prezzi e gli allestimenti di Mercedes EQC.

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