Hyundai sperimenta un’alternativa alla pelle naturale per interni più sostenibili
Il nuovo biomateriale plant-based riduce le emissioni fino al 95%.

L’elettrificazione delle auto non è il fine, ma il mezzo per raggiungere l’obiettivo che è quello di ridurre le emissioni complessive del settore dei trasporti e favorire una mobilità più sostenibile. Non si tratta solo di sostituire il motore a combustione con quello elettrico, per quanto indispensabile per ridurre le emissioni inquinanti, ma di adottare un approccio completamente sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che produttivo. Da questo punto di vista sono diverse le iniziative che stanno trasformando l’intero comparto, dal riciclo dei veicoli a fine vita all’utilizzo di pneumatici realizzati con materiali di recupero, fino alla progettazione di auto costruite con componenti provenienti da processi di riuso. Un percorso che coinvolge ogni fase della filiera e che punta a ridurre sprechi e impatto ambientale, ridefinendo il concetto stesso di mobilità sostenibile.
In questo contesto è da registrare l’impegno di Hyundai nello sviluppo, grazie alla collaborazione con la startup Uncaged Innovations, di un materiale alternativo alla pelle di origine animale per la realizzazione degli interni delle vetture.
Un materiale potenzialmente innovativo
Il progetto portato avanti da Hyundai e Uncaged Innovations prevede la realizzazione di un rivestimento plant-based che promette di replicare l’aspetto, la consistenza e persino l’odore della pelle naturale, riducendo al tempo stesso le emissioni di CO₂ fino al 95%. Oltre alla riduzione delle emissioni, il nuovo materiale consente di tagliare l’utilizzo di acqua dell’89% e il consumo energetico del 71% rispetto alla pelle animale tradizionale. Un progetto che punta a coniugare sostenibilità, qualità premium e nuove possibilità di personalizzazione, attirando l’interesse anche di altri costruttori come Jaguar Land Rover.
A differenza della maggior parte delle alternative alla pelle attualmente disponibili sul mercato, spesso realizzate con plastiche derivate da combustibili fossili, il materiale sviluppato da Uncaged Innovations è composto principalmente da proteine di grano, soia e mais. La tecnologia brevettata BioFuze sviluppata da Uncaged utilizza proteine di cereali fuse con altri elementi vegetali per replicare la struttura del collagene, principale componente della pelle animale. Questo approccio garantisce una resa più naturale rispetto ad altre soluzioni che si basano su design a base di carboidrati, spesso meno performanti.
Caratteristiche e vantaggi
Questa combinazione consente di ricreare la struttura fibrosa delle pelli animali, offrendo una sensazione al tatto molto simile e una resa estetica di alto livello. Anche le finiture vengono studiate con attenzione, sfruttando sottoprodotti naturali come i gusci di chicchi di caffè per le tinture, riducendo così la necessità di coloranti chimici. Hyundai CRADLE, il centro globale di open innovation del gruppo che si occupa di sviluppare soluzioni scalabili e sostenibili per la mobilità del futuro, sta contribuendo a testare la resistenza del materiale per renderlo adatto a un utilizzo prolungato in ambito automobilistico, dove rivestimenti e superfici sono soggetti a sollecitazioni molto più intense rispetto agli accessori di moda.
Uno degli aspetti più complessi di questo materiale riguarda la resistenza al calore. Secondo quanto dichiarato dalla cofondatrice e CEO di Uncaged Innovations, Stephanie Downs, uno dei principali obiettivi è raggiungere la capacità di resistere a temperature fino a 95°C per 500 ore consecutive. Nei primi test il materiale è già riuscito a sopportare 85°C per lo stesso periodo, un risultato che avvicina la tecnologia alla piena fattibilità industriale. Ma la ricerca non si ferma alla sola durabilità, tanto che alcuni costruttori hanno richiesto addirittura la possibilità di sviluppare profumazioni personalizzate, aprendo la strada a interni con un’identità olfattiva esclusiva.
I vantaggi non si limitano all’impatto ambientale. La produzione della pelle tradizionale richiede da due fino a quattordici pelli bovine per ogni abitacolo e una parte significativa del materiale viene scartata a causa di imperfezioni naturali come cicatrici o punture di insetti. Il prodotto plant-based di Uncaged, invece, viene realizzato in fogli uniformi che riducono al minimo gli sprechi e permettono di abbassare sensibilmente i costi di produzione.
-
Fonti:
- FONTE
- -