La Volvo ES90 sarà costruita con energia a impatto climatico zero utilizzando anche materiali riciclati
Efficienza, materiali riciclati e trasparenza ambientale per ridurre l’impatto sull’intero ciclo di vita.

La nuova Volvo ES90, che entrerà in produzione alla fine dell’estate, non è solamente una berlina con un’architettura a 800 V, motori da 255 kW a 500 kW (a seconda della versione) e un’autonomia fino a 700 km WLTP, ma è anche un’auto dalla forte dimensione ecologica.
La Volvo con l’impronta di carbonio più bassa di sempre
Progettata per essere una delle vetture più sostenibili della gamma, la ES90 viene lanciata con un’attenzione particolare all’intero ciclo di vita del prodotto, dalla produzione al fine vita, come certificato dall’ultimo rapporto Life Cycle Assessment (LCA).
Secondo l’analisi LCA, infatti, la Volvo ES90 ha un’impronta di carbonio pari a 31 tonnellate se ricaricata con il mix energetico europeo. Questo valore si riduce a 26 tonnellate quando l’auto viene alimentata con energia eolica. In entrambi i casi, l’impatto è sensibilmente inferiore rispetto ai modelli precedenti. La ES90 consuma circa il 50% in meno rispetto alla S90 mild-hybrid e il 30% in meno rispetto alla S90 plug-in hybrid. Supera anche i modelli EX40 ed EC40 in termini di performance ambientale, confermandosi che la Volvo ES90 è la più efficiente mai prodotta dal punto di vista delle emissioni complessive.
Efficienza, materiali riciclati e attenzione alla circolarità
Tra le principali innovazioni tecniche che rendono la ES90 così virtuosa dal punto di vista della sostenibilità e dell’impatto ambientale c’è anche l’architettura a 800 V sviluppata dalla casa svedese. Questa architettura consente una maggiore efficienza nella trasmissione dell’energia e tempi di ricarica più rapidi, contribuendo al contenimento del peso grazie a componenti più leggeri. L’efficienza aerodinamica è un altro elemento chiave, con un coefficiente di resistenza pari a 0,25, il più basso mai raggiunto da una vettura Volvo.
La nuova ES90 è stata inoltre sviluppata con un approccio olistico orientato alla sostenibilità, che include una forte componente di economia circolare. Nella sua costruzione, circa il 29% dell’alluminio, il 18% dell’acciaio e il 16% dei polimeri provengono da materiali riciclati. All’interno dell’abitacolo si trovano finiture in legno certificato FSC (il sistema che garantisce la gestione responsabile delle foreste) e rivestimenti in tessuto Nordico, realizzato con bottiglie in PET e materiali di origine biologica.
Inoltre Volvo, per garantire la trasparenza sull’origine delle materie prime, ha previsto per la ES90 l’introduzione del passaporto per le batterie. Basato sulla tecnologia blockchain, questo sistema permette di tracciare la provenienza dei materiali e monitorare l’efficienza complessiva delle batterie lungo tutta la loro vita utile. L’introduzione della ES90 si inserisce nel più ampio piano strategico di Volvo, che mira a raggiungere emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2040.