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Ministro Urso: bisogna fermare il declino dell'auto in Italia

Bisogna aumentare la produzione di auto in Italia per rilanciare il settore

Ministro Urso: bisogna fermare il declino dell'auto in Italia
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 lug 2023

Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso torna a parlare ancora una volta del settore automotive in Italia e di come sia molto importate lavorare per fermare il declino dell'auto che dura da diversi anni attraverso accordi con Stellantis e non solo.

L'automotive è in un declino che dura da 20 anni, in maniera molto più accentuata da 10 anni. Dobbiamo invertire questa tendenza.

BIOSGNA AUMENTARE LA PRODUZIONE DELLE AUTO

Parlando durante la trasmissione Progress di SkyTg24, il ministro ha ribadito la necessità di arrivare ad aumentare la produzione delle auto in Italia.

Secondo i dati dei sindacati le attuali linee produttive possono produrre oltre un milione e mezzo di autovetture. Dobbiamo sicuramente investire di più su modelli innovativi anche a tutela della straordinaria filiera dell'auto.

Dunque, ci sarebbe lo spazio per poter arrivare ad aumentare la produzione di vetture visto che nel 2022 ne sono state costruite appena 473 mila.

Nel 2022 sono state prodotte appena 473 mila vetture a fronte del milione e 400 mila che sono state immatricolate. L'80% degli incentivi sono andati a veicoli d'importazione.

Il confronto con Stellantis, spiega il ministro, è molto importante per poter raggiungere un'intesa di alto profilo che dimostri la volontà del Gruppo di investire in Italia.

Il confronto con Stellantis è continuativo affinché si possa raggiungere un'intesa di alto profilo con un piano industriale chiaro che ci dimostri l'intenzione di investire nel Paese.

Tuttavia, per rilanciare il settore automotive in Italia, un accordo con Stellantis non è sufficiente. Infatti, il ministro ribadisce ancora una volta la necessità che in Italia investano anche altre case automobilistiche.

Ma non basta. Abbiamo bisogno anche di altre case automobilistiche per reggere la sfida della transizione e all'elettrico e per consentire a quella straordinaria filiera dell'automotive, orgoglio del made in Italy, di poter sopravvivere e competere.

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