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Stellantis, Tavares: la carenza dei chip migliorerà nel 2023

Il problema della fornitura dei semiconduttori durerà ancora a lungo.

Stellantis, Tavares: la carenza dei chip migliorerà nel 2023
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 29 apr 2022

Il problema della fornitura dei semiconduttori sta creando grosse problematiche a molte case automobilistiche. Come abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi, diversi costruttori sono stati costretti a rivedere pesantemente i piani produzione delle loro vetture, arrivando, in alcuni casi, addirittura a ritardare il lancio sul mercato dei loro nuovi modelli. Per i clienti, come ben sappiamo, questo problema ha comportato un importante allungamento dei tempi delle consegne delle vetture acquistate.

Sembrava che nel 2022 tale problematica dovesse migliorare. Invece, a quanto pare, la fornitura dei semiconduttori è ancora problematica. A confermare nuovamente che la crisi è ancora lontana dall'essere risolta è Carlos Tavares, CEO di Stellantis.

NIENTE MIGLIORAMENTI NEL 2022

Il numero uno del Gruppo automobilistico ha sottolineato che la situazione è simile a quella del 2021 e che non vedranno miglioramenti nel corso del 2022. La vera differenza rispetto allo scorso anno è che sarebbe calato il numero dei fornitori "problematici". Secondo Tavares, molti avrebbero capito come gestire meglio la loro filiera. Dunque, per il CEO, la situazione dovrebbe migliorare nel corso del 2023.

La fornitura di semiconduttori è ancora problematica. Sta migliorando con alcuni fornitori, meno con altri. La situazione e' simile a quella del 2021, non vedremo miglioramenti importanti nel 2022. La differenza sta nel fatto che il numero di aziende fornitrici problematiche sta diminuendo, molti fornitori hanno capito come gestire la loro filiera e possono aiutarci. Altri non sono stati in grado di farlo. Siamo danneggiati al massimo da 3-4 fornitori. Gli altri hanno imparato come monitorare la loro filiera. Le cose inizieranno a migliorare nel 2023. Nel mio piano non prevedo un miglioramento già nel 2022, voglio mantenere le previsioni sostenibili.

Una posizione non troppo diversa da quella di Volkswagen. Proprio di recente Arno Antlitz, Chief Financial Officer di Volkswagen, aveva parlato di miglioramenti solo dal 2023, aggiungendo che la situazione non si sarebbe normalizzata fino al 2024. Anche il CEO di BMW, Oliver Zipse, aveva parlato di miglioramenti solo dal prossimo anno.

Dunque, a quanto pare le case automobilistiche dovranno fare i conti con la carenza di semiconduttori ancora a lungo. Problematica a cui si aggiunge quella delle forniture delle componenti prodotte dalle aziende con sede in Ucraina (soprattutto cablaggi).

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