
19 Febbraio 2022
22 Dicembre 2021 6
Mentre la serie Extreme E, con protagonisti i "SUV" elettrici, celebra la fine della sua stagione inaugurale, arriva già il tempo di concentrarsi per il prossimo campionato datato 2022, ecco quindi già svelato il calendario e le prossime tappe che animeranno la competizione.
È bene ricordare che il campionato Extreme E si svolge al di fuori di un tracciato canonico e che la sua natura è più da Rally RAID, una sorta di piccola Dakar insomma. La sua missione è quella di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi del cambiamento climatico come il riscaldamento globale, lo scioglimento delle calotte glaciali, l'innalzamento del livello del mare, gli incendi e le condizioni meteorologiche estreme, promuovendo al contempo la sostenibilità e l'adozione di veicoli elettrici per aiutare a proteggere il pianeta.
Alejandro Agag, CEO e fondatore di Extreme E e del campionato di Formula E, ha dichiarato:
Dopo una stagione iniziale spettacolare, siamo entusiasti di poter già annunciare il calendario della prossima e seconda stagione. Tutti noi di Extreme E non vediamo l'ora di rivisitare alcune delle fantastiche località che ci hanno ospitato nella stagione 2021, per vedere di persona l'impatto positivo che ha avuto la nostra serie elettrica sull'opinione pubblica. Speriamo, anche, vivamente di aggiungere il Sud America alla nostra lista di continenti partecipanti al calendario e viste le prossime visite in programma sia in Cile che in Uruguay, si preannuncia un'altra stagione entusiasmante.
La terza gara della comitiva elettrica con le "ruote alte" si svolgerà a luglio, e potrebbe animare una gara di off-road in Scozia oppure in Senegal. Presto saranno annunciate altre tappe, ora in via di definizione con i Paesi ospitanti.
Di seguito, il calendario provvisorio, ma ufficiale, della stagione numero 2 di Extreme E, che aprirà i battenti nel mese di febbraio 2022.
Per spostare i veicoli da una tappa all'altra, il circus elettrico usa la St. Helena, una nave che trasporta i veicoli e le infrastrutture del paddock, oltre a ospitare la ricerca scientifica con il suo laboratorio di bordo, il tutto nel tentativo di abbassare l'impatto causato dalla logistica di viaggio rispetto ai consueti viaggi aerei.
Per chi fosse a digiuno dalle competizioni di Extreme E, possiamo dirvi che i fuoristrada elettrici si danno battaglia in gare testa a testa, scontrandosi in tappe denominate X Prix che si svolgono nell'arco di due giorni. I palcoscenici "da corsa" sono aree non più grandi di 10 km2, con ogni squadra che schiera un pilota maschio e uno femmina per completare ciascuno un giro del percorso di gara.
Non usa ostacoli artificiali ma solo dune, dossi, montagne o corsi d'acqua come barriera naturale per delimitarne i limiti. Inoltre, gli organizzatori della gara effettuano valutazioni ambientali, sociali ed economiche approfondite in ciascuna località, al fine di salvaguardare la protezione dell'ambiente ospitante.
Di conseguenza, dopo il passaggio di un X Prix non rimangono rifiuti, scorie, falò o tutto quello che potrebbe venirvi in mente che deturpi l'ambiente o segni il passaggio del circus e del paddock. Inoltre, in ogni località, Extreme E lavora al fianco di esperti locali, governi e ONG per implementare iniziative sociali, come il programma di preservazione delle tartarughe lungo la costa del Mar Rosso.
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Commenti
Fa ancora più pietà della Formula E, e non era facile.
Extreme-e che non ha nulla di estremo, che noia vedere veicoli elettrici che corrono, visto una gara e sono tutte uguali
Un "encomiabile sforzo per l'ambiente" sarebbe, a voler essere "seri", evitare del tutto le gare automobilistiche.
naturalmente no!
ho letto solo il titolo! :)
Non l'hai letto l'articolo vero?
ma se non corressero proprio non sarebbe ancor più encomiabile? :)