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La nuova BMW M3 elettrica potrebbe non chiamarsi iM3

BMW proporrà la futura M3 sia in versione elettrica che a benzina, il tutto mantenendo probabilmente lo stesso nome.

La nuova BMW M3 elettrica potrebbe non chiamarsi iM3
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 22 nov 2024

La prossima generazione della BMW M3 sarà proposta in versione elettrica senza però trascurare i motori termici, che continueranno ad essere presenti nella gamma della berlina sportiva per accontentare i fan più tradizionalisti.

I piani della divisione BMW M per la M3 sono chiari e sono stati confermati dal CEO Frank van Meel in un'intervista rilasciata ad Autocar. Il dirigente ha confermato l'elettrificazione della vettura, un passaggio richiesto dalle tendenze del mercato che accomuna tutte le dirette rivali. Accanto alla variante elettrificata della M3 ci sarà però spazio per la versione alimentata a benzina e pare proprio che le due varianti non avranno un nome diverso.

Negli ultimi tempi si era ipotizzato infatti che la BMW M3 elettrica potesse chiamarsi BMW iM3, un marchio che peraltro era stato registrato dalla casa tedesca. Le parole del CEO Frank van Meel sembrano però escludere questa possibilità quando afferma che la "M3 è una promessa, non un motore". Si può quindi dedurre che la M3 resterà fedele alla sua storia offrendo prestazioni e piacere di guida di altissimo livello, ovvero le caratteristiche più amate dai tanti appassionati del modello, e questo avverrà a prescindere dal tipo di motore implementato a bordo.

A differenziare le due varianti ci saranno però le basi tecniche su cui nasceranno. La BMW M3 elettrica deriverà infatti dalla stessa piattaforma della futura BMW Serie 3, mentre la BMW M3 a combustione interna dovrebbe basarsi sull'attuale M3, quella caratterizzata dalla sigla G80. La linea ovviamente sarà moderna e potrebbe attingere ai canoni stilistici del linguaggio Neue Klasse.

IL FUTURO ELETTRICO DI BMW M

In tema di motori termici tradizionali, Frank van Meel ha dichiarato che BMW sta lavorando per adeguare i propulsori alle più recenti normative antinquinamento, confermando quindi che la casa tedesca prevede di mantenere sul mercato queste tecnologie ancora a lungo.

L'elettrico sarà però il futuro e per quanto riguarda BMW M ci sarà da lavorare sul peso. Il CEO della divisione sportiva ha ammesso infatti che le versioni elettriche delle sportive in arrivo nei prossimi anni saranno più pesanti rispetto ai modelli con motori termici, questo a causa delle grosse batterie da mettere a bordo per garantire una buona autonomia. Secondo van Meel, tutto ciò sarà valido fino all'arrivo dei primi pacchi batteria allo stato solido o comunque fino a che le infrastrutture per la ricarica pubblica non saranno presenti dovunque.

Il discorso relativo al peso delle versioni elettrificate richiama alla mente quanto avvenuto con la BMW M5 ibrida plug-in, pesante circa mezza tonnellata in più del modello precedente con motore V8 benzina. Apportare modifiche a modelli con una forte identità e che negli anni hanno raggiunto un equilibrio quasi perfetto non è affatto semplice.

A tal proposito van Meel ricorda l'adozione della trazione integrale sulla BMW M5 della passata generazione, un passaggio che avrebbe potuto mettere a rischio la proverbiale maneggevolezza e reattività del modello. Il lavoro fatto dai tecnici della divisione M si rivelò però perfetto e la berlina è adesso considerata una delle migliori M5 di sempre, se non la migliore in assoluto.

Ampliando il discorso più in generale, il CEO di BMW M si è soffermato sui prossimi modelli elettrici della divisione annunciando che si preparano novità "fantastiche". Il riferimento potrebbe essere alla soluzione che prevede l'installazione di quattro motori elettrici sulle rispettive ruote del veicolo creando una tecnologia torque vectoring avanzata che promette una precisione di guida di gran livello e un controllo perfetto della vettura in ogni situazione.

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