
18 Novembre 2023
16 Novembre 2023 370
In Italia, il mercato delle auto elettriche cresce lentamente, molto più lentamente di altri grandi Paesi europei come la Germania e la Francia. Nello scorso mese di ottobre, per esempio, il market share dei modelli a batteria in Italia era appena del 4,1%.
Si tratta di un tema molto discusso su cui è intervenuto, adesso, il ministro Gilberto Pichetto Fratin durante l'Automotive Business Summit 2023 de Il Sole 24 Ore. Per il ministro, il problema principale è legato ad un fattore economico. In Italia, infatti, gli stipendi sono troppo bassi.
La natura del ritardo in Italia della transizione verso le auto elettriche è un fatto principalmente di ordine economico perché il salario medio italiano avrebbe bisogno di un'integrazione almeno del 50 o 60% per essere alla pari del salario tedesco.
Per il ministro, servirebbe un incentivo per l'elettrico molto più ampio di quello attuale per permettere alle persone in Italia di acquistare un'auto elettrica.
Si dovrebbe di fatto avere un incentivo, una contribuzione pubblica per l'elettrico di dimensioni, triple, quadruple rispetto all'attuale stanziamento.
C'è un problema, però, ed è quello delle risorse a disposizione, non sufficienti. Lo Stato non può permettersi interventi di questo tipo.
Noi abbiamo anche un bilancio dello Stato che non può permettersi interventi di questo genere, quindi il percorso è quello che riguarda il sistema industriale, il sistema produttivo per arrivare a dei prezzi che siano compatibili con il mercato.
Un problema che si intreccia con quello del rinnovo del parco circolante. Come sappiamo, in Italia l'età media delle vetture è molto alta, tanto che abbiamo un parco circolante tra i più vecchi in Europa. La rottamazione delle auto più inquinanti è sicuramente importante ed è una priorità ma pure in questo caso, lo Stato non ha risorse per portare avanti un'operazione massiccia.
Tornando alle elettriche, il ministro cita anche il caso della Spagna, dove la crescita di questo mercato è lenta sempre a causa degli stipendi bassi e degli alti costi delle BEV.
Anche in Spagna, ad esempio, non tira così tanto l'elettrico perché naturalmente se il mezzo costa 70.000, 80.000, 60.000 euro con un salario medio di 1.200 euro vuol dire che ci vorranno 4 o 5 anni di lavoro per raggiungere quell'obiettivo. E' una questione di tempi, di salari, di cultura. Peraltro, nel piano nazionale integrato energia e clima, io ho previsto sei milioni al 2030 perché sono convinto che andando avanti ci sarà una crescita molto più accentuata.
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Commenti
in teoria. molto in teoria.
in pratica 90% dei casi con la batteria danneggiata fai prima a buttare tutto all indifferenziata.
tanti auguri
Pure la batteria e volendo puoi sostituire solo le celle danneggiate. E in ogni caso se compri un usato da 10 Mila euro che sia endotermico o ev, se ti si rompe un pezzo che ti costringe a cambiare motore o batteria l'auto ripararla ha poco senso in entrambi i casi
pacco batteria tipo sui 15k euro
se rompi il motore non sei costretto a comprarlo nuovo dalla fabbrica. si RIPARA
Certamente vanno fatte fallire le pmi.
Più che altro sui tu che ti comporti da bambino non conoscendo bene il concetto. La produttività è la misura dell'efficienza della produzione misurata dal rapporto tra input (fattori di produzione) e output produzione. Ma è un indice che puo' essere costruito a secondo dell'utilizzo in base al volume o al valore. Puo' essere mono o multi fattoriale a seconda dello scopo per il quale l'indice viene costruito. Chiaramente se parliamo di aumento di salari la produttività va considerata in valore non in volume. Per la sostenibilità economica non conta quanti bicchieri produci in un ora ma quanto questi bicchieri ti vengono pagati per ora lavorata e quindi quanto rendono. Non a caso una delle misure più diffuse di produttività anche a livello statale è il rapporto tra prodotto interno lordo e ore lavorate e a livello di azienda valore produzione/numero dipendenti che da il la misura della produttività del lavoro. Questo per farti capire che mettere nello stesso cesto DG o Ferrari e un produttore di pomodori non ha il minimo senso.
La questione è che tu hai usato il termine "produttività" e nemmeno sapevi cosas voleva dire.
Ora che te l'ho spiegato vai a parlare con gli altri bambini da bravo.
Ancora dimostri che l'economia non è una materia che capisci. Il 95% delle imprese italiane sono PMI che non riescono semplicemente a campare sul mercato globale. Le eccellenze sono anomalie che non rispecchiano la situazione del paese caro Che Guevara de noantri.
Ma semttila!
Tu no sai nemmeno cosa significa bassa produttività. Scrivi in italiano che magari eviti figure di m...
Aziende come Prada, D&G sonoa bassissima produttività ma i profitti sono enormi.
In
generale le partite Iva individuali sono a bassissima produttività in
quanto non hanno macchinari, né software evoluti. Però vanno in giro con
il SUV da tre tonnellate e con la Flat Tax pagano solo il 15% di tasse.
Tu vivi invece senza aver mai aperto un giornale o un report economico ecco il primo sotto mano:
In-Depth Review 2023 Italy - Economy and Finance della commissione EU
"Persistent low productivity growth has been a key factor behind Italy’s protracted weak economic growth"
Ma ce ne sono un mucchio che descrivono la bassa produttività come uno dei problemi maggiori in Italia.
Se hai un debito alto, bassa produttività, bassa crescita è semplicemente improbabile alzare i salari. Non hai gli strumenti per farlo.
Puoi scioperare quanto vuoi ma se non ci sono le condizioni serve solo a mandare via altre aziende o farle chiudere. Poi chiederai i sussidi dello stato per campare finche non finisci in bancarotta.
Tu invece vinvi in un paese del terzo mondo dove si guadagna la metà rispetto agli stati dove si fanno scioperi lunghi settimane.
Vabbè allora vivi su marte.
Be perché se compri un'auto endotermica una volta scaduta la garanzia e fai fuori motore, cambio o frizione cosa fai? Il rischio c'è sempre per qualsiasi cosa
Sembra il classico ragionamento stupido dell'imprenditore arrivista, sinceramente.
Se tu paghi meno di 1100€ al mese, quando lo stipendio netto medio in Italia si aggira intorno ai 1400€, fa capire quanto allora tu non possa parlare di salario minimo per via del conflitto di interessi.
Inutile tirar fuori cose tipo "non contare una mazza", perché si tratta di dignità del lavoratore, indipendentemente dal suo valore.
Sono anni che i governi che si susseguono tendono ad abbassare, anche se di poco purtroppo, il cuneo fiscale. Smettetela di dire che sono le tasse ad impedirvi di pagare di più i lavoratori. Siete diventati un disco rotto, ormai.
Abbassano le commissioni sui POS e continuate a non utilizzarli e a storcere il naso nei confronti di chi paga con carta; mettono la flat tax al 15% per le partite IVA e continuano ad evadere i liberi professionisti; riducono il cuneo fiscale e comunque spendono quei soldi "risparmiati" per arricchirsi ancora di più;
Semplicemente l'italiano medio ha una concezione di solidarietà e di rispetto della legge che è molto labile.
Fammi capire: da adolescente credevi che un partito ti avrebbe trovato un lavoro?
Che cosa fumavi? :D
Il mio stipendio non è basso ma schifo le auto a pile
ma sicuro... il salario minimo saranno almeno 4000€ netti in busta paga
Questa cosa dell'obsolescenza programmata è una mezza boiata. Potrei dirti perché la storia delle lampadine è una mezza bufala, ma lasciamo perdere. Tutti i miei dispositivi elettronici funzionano alla grande, non solo quelli degli anni 80. Se penso all'enorme quantità di elettronica di consumo che ho e alla percentuale che ha smesso di funzionare, beh, l'affidabilità dell'elettronica è enorme. Ho avuto svariate console, computer vari fissi e portatili, cellulari, televisori, casse amplificate e amplificatori, tastiere musicali a sfare, e chi più ne ha più ne metta, i guasti sono sempre stati pochissimi.
ma c'hanno pure l'iphone e la parabola per SKY.
Stai ammettendo che i tuoi dipendenti li paghi meno di quanto normalmente serve per campare in Italia? Almeno un po' di onestà intellettuale.
Se io dovessi pagare i miei dipendenti meno di 1100€ al mese, con queste attuali condizioni di vita, mi sentirei una persona ignobile.
Il guaio è che i politici conoscono la situazione (disastrosa) di questo paese ma non riescono a risollevarla e quindi parlano, parlano, parlano... Per niente, niente, niente!
Non c'è nessun superamento della produttività. Infatti le imprese fanno il record di utili.
I padroni hanno aumentato tutti i prezzi e si stanno arricchendo alle spalle di chi lavora.
Quindi i salari vanno adeguati all'inflazione, come hanno fatto negli USA. Punto.
Utopia e nemmeno stavolta una gioia...strano che non riesca a leggere i commenti..
Si ma il computer degli anni 60 e 80 non era ancora pensati per essere sostituiti nel giro di 2 anni. Si chiama obscolescenza programmata. E vale per tutto. Non è che la roba dura meno, semplicemente potrebbe durare di più, ma non conviene.
metti un salario minimo CHE ATTENZIONE non vuol dire dare più soldi.
Vuol dire aumentare i costi alle imprese...
Personalmente licenzierei almeno qualche dipendente per rientrare nei costi... o semplicemente chiuderei e assumerei meno personale.
L’inflazione da moneta, quella che si ottiene stampando moneta è analoga all'inflazione da domanda che ottieni quando aumenti i salari, se questi superando la produttività del lavoro e la domanda di beni e servizi perchè provochi un eccesso di circolazione monetaria. Se in una situazione di bassa produttività aumenti i salari fai crescere l'inflazione. E' un film che abbiamo già visto negli anni 80. Non è finita bene.
Beh, i Siciliani votano, no? E da sempre, tranne un paio di piccole parentesi, hanno votato DC e poi Polo delle Libertà in varie salse. Se la regione va male, si facciano delle domande.
Tutto questo però non capisco cosa c'entri. In Sicilia non c'è spazio per installare colonnine? Non mi pare. Non c'è il sole per alimentarle? Non mi pare!
Fra l'altro ci sono stato quest'estate in Sicilia. Le strade sono in condizioni disastrose, roba da terzo mondo, è vero. E ti dirò: in vent'anni sono pure peggiorate. Beh, che dobbiamo fare? La Sicilia è pure a statuto speciale. Non si può passare all'elettrico perché la Sicilia non sa governarsi?
Come vogliamo aumentare gli stipendi se c'è chi, come scritto da qualche altro utente poco sopra, afferma che aumentando il "costo" dei lavoratori in azienda dopo i datori di lavoro non possono campare più. Eppure io vedo molti proprietari di piccole e medie imprese girare col macchinone e farsi vacanze a Ibiza...
Guarda che gran parte dei problemi provengono proprio dalle piccole e medie imprese. Se da un lato queste sono vessate da un cuneo fiscale che deve essere ridotto, dall'altra sono anche quelle con la percentuale più alta di evasione fiscale. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, però sono dati riportati da più testate.
In Italia, poi, sembra sempre venir meno l'idea di cosa sia il rischio d'impresa: non avvio un'attività se non sono consapevole delle spese da sostenere e dei rischi da affrontare. Dopo si finisce col chiedere l'intervento dello stato per farsi aiutare quando la situazione non è delle migliori...
se malauguratamente dovessi avere un guasto a
inverter
pacco batterie
fai prima a buttarla al lago
io me li sudo i soldi , non so tu..
non lo corro proprio questo rischio.
quando la tecnologia sarà più matura , e saranno anche riparabili se ne riparlerà per quel che mi riguarda
Alquanto irrealistico, ma e' irrealistico anche per un'auto termica, piu' andiamo avanti e piu' i prezzi salgono, anche solo per l'inflazione.
Non sono poche le casistiche di macchine che comprate prima o dopo gli eco-bonus costano sempre uguale, truffano lo stato marginando sugli incentivi a danno di erario e consumatori.
Aspetterò quando un elettrica full optional costerà al massimo 25k ...(seee utopia).. ehehe
E' facile parlare così quando non si vivono quei posti.
Parli di libertà con chi le libertà che tu hai non sa neppure cosa siano. Tu hai la libertà di scegliere, in posti come calabria e sicilia, in molte zone, queste libertà mancano.
Dai noi si dice: il ricco non crede al povero.
Ho computer e altre cose elettroniche comprate negli anni 80 che ancora funzionano, l'elettronica è una delle cose che durano più a lungo, funzionano ancora i computer degli anni 60. In un'auto, si usura prima la meccanica.
Certo, su questo hai ragione. Tuttavia, io ritengo che non possano pretendere di avere anche la libertà di farlo inquinando. Punto e basta, non c'è da discuterne. Viviamo in una società e la libertà delle persone finisce dove comincia quella del vicino. Fin quando non c'erano alternative era un discorso, ma adesso che le elettriche sono una realtà, anzi diciamo pure fra qualche anno quando avranno raggiunto dei prezzi al pari con le termiche, non ci saranno più scuse. Dobbiamo imporle e dobbiamo vietare le auto termiche che provocano tumori, malattie respiratorie, effetto serra. Durante la Milano-Palermo ci sarà chi si lamenterà di dover fare delle soste per la ricarica? Pazienza. A questo punto, non si può più ragionare con il "dobbiamo convincerli che non è poi un grande problema". Dobbiamo andare avanti e imporre il passaggio all'elettrico, per la nostra salute, per la salute della collettività, per il bene a lungo termine della società in cui viviamo. Chi non vuole adeguarsi potrà andare a piedi. Per le nuove generazioni non sarà un problema, in una trentina d'anni tutto sarà risolto, i motori termici saranno un ricordo e quelli che sbraitavano chiamando le Tesla lavatrici saranno morti e sepolti in un camposanto.
L’inflazione può essere causata da un aumento dei salari, se questi superano la produttività del lavoro e la domanda di beni e servizi. E' l'inflazione da costo o da domanda.
Esattamente il tipo di inflazione che abbiamo avuto tra gli anni 70 e 80. In Italia si rispose con un adeguamento automatico dei salari la cosiddetta scala mobile che ci fece cadere una spirale inflattiva da cui si uscì solo dopo l'entrata nell'euro.
Hai ragione anche tu, su questo posso essere d'accordo. Specie ora che stanno investendo in tantissimi e ogni anno potenzialmente può uscire una novità rivoluzionaria.
Non ha senso dal punto di visto economico perche' alla fine dei soldi li hanno da spendere, ma ha senso in un ottica di sviluppo di un settore perche' senza incentivi magari non prendi neanche in considerazione di fare l'acquisto, ma in quel modo ti invogliano un pochino e mettono in moto un po' quel mercato.
ottimo!
Aumentiamo anche il costo del lavoro così l'inflazione si impenna, le tasse pagate aumentano e i costi dei beni aumentano.
Risolto: zero.
A me se in azienda aumentano il costo del singolo lavoratore sono costretto ad aumentare anche il costo finale di ogni singolo prodotto per ammortizzare io divario.
Allora se avessi una piccola/media impresa che farei?
Chiudo, mi mangio i soldi e mando tutti a casa e lascio tutto alle grandi multinazionazionali con sedi estere.
In Italia capita spesso
Ma chi spende 50k su un auto non ha senso dare a loro gli incentivi,se già di suo non tiene problemi di €. Esempio politico 15k mese? Ok a te 0 incentivi.
È vero nel caso delle endotermiche perché ormai hanno raggiunto il massimo dell'efficienza già nei primi anni 2000. Nel caso delle ev se tra 2 anni uscisse un'auto con una batteria con il doppio della densità energetica e capace di ricaricare dal 20 al 80% a 350 kW a 40 Mila euro, tutte le ev usate fino ad oggi crollerebbero di prezzo esponenzialmente. Basta vedere le Renault zoe uscite dal 2020, usate le trovi a 12 Mila, quando da nuove costavano 33 Mila.
E su questo non ci piove, ma un'auto dopo i 10 anni di vita ha più probabilità di incorrere in problematiche di manutenzione a livello meccanico. Una ev ne ha molti meno, e lo stato della batteria è verificabile
La propensione al risparmio c'è sempre stata in Italia, anche negli anni più rosei, non per niente siamo il paese con il risparmio privato più alto al mondo
Diffido dal fare associazioni con la mia persona.
Quello è la mia nemesi, Monsieur de Lapalisse
Non hanno capito che il principale problema della bassa natalità e dei "bamboccioni" sono gli stipendi più bassi d'Europa e degli ultimi 20 anni.
Tralasciando il fatto che la diffusione dell'elettrico in Italia deve passare anche attraverso una capillare copertura con colonnine e stazioni di ricarica. Ma mi sa che i soldi del PNRR (ammesso che arrivino e non se li pappino loro) serviranno per costruire il ponte sullo stretto...
Il salario minimo non è la panacea a tutti i mali, serve soltanto a dare dignità a quelle categorie dove purtroppo lo sfruttamento e l'evasione la fa da padrone.
Garantendo uno stipendio minimo, le persone possono approcciarsi al mondo del lavoro più in sicurezza, senza dover scendere a patti con il datore di lavoro che ti paga in nero o metà in busta e metà fuori. Avendo tali garanzie, c'è la seria possibilità che possa iniziare a girare nuovamente l'economia, garantendo poi maggiori ricavi e, perché no, un abbassamento dei prezzi generali.
Se però ci limitiamo a dare i bonus come contentini o a limitare i prezzi soltanto per qualche mese, non si risolve nulla. Perché nel frattempo la situazione dei salari non si aggiusta e si riparte da zero con la consapevolezza di dover pagare nuovamente prezzi più alti. Non è tanto una lotta ideologica questo benedetto salario minimo, anche perché in alcuni casi sarebbe inferiore a quello previsto dalla contrattazione collettiva, questa tuttavia non copre tutte le categorie di lavoratori e sono circa 3 MLN quelli esclusi, non 300 mila...
Poi, per carità, un aumento generale degli stipendi per contrastare la sempre più crescente inflazione è necessario. Poiché è assurdo essere fanalino di coda in UE per aumento degli stipendi, dove addirittura siamo gli unici ad averli diminuiti del 2% nel giro di 23 anni.