Transport & Environment boccia le Plug-in: inquinano più di quanto dichiarato

10 Febbraio 2023 204

Non è certamente un mistero che ci siano evidenti discrepanze tra i dati sui consumi e le emissioni dei modelli Plug-in frutto dei test di omologazione e quelli reali. Più volte sono state sottolineate queste differenze che hanno acceso molti dibattiti sulla validità di questa motorizzazione. In particolare, nel corso del tempo, Transport & Environment ha più volte puntato il dito contro questa tecnologia, spesso presentata come una buona soluzione per la decarbonizzazione del settore dei trasporti, ma che all'atto pratico non lo sarebbe affatto.

Già nel 2020, per esempio, l'organizzazione non governativa aveva condotto una prima indagine assieme ad Emissions Analytics, prendendo ad esame i modelli BMW X5 xDrive 45e, Mitsubishi Outlander PHEV e Volvo XC60 T8 Twin Engine. Quanto emerso era molto chiaro. Pur con batteria carica ed in condizioni ottimali, i tre veicoli oggetto dei test aveva emesso tra il 28 e l'89% in più di CO2 rispetto ai dati di omologazione. Con l'accumulatore scarico, invece, le emissioni erano state dalle tre alle otto volte in più rispetto ai valori ufficiali.

Adesso, Transport & Environment si scaglia nuovamente contro la tecnologia Plug-in, commentando un nuovo studio effettuato dall’Università Tecnica di Graz.

LA NUOVA INDAGINE

Nel nuovo test sono stati esaminati i seguenti modelli PHEV: una BMW Serie 3, una Peugeot 308 e una Renault Megane. Il risultato finale è una forte discrepanza tra i dati ufficiali secondo il ciclo WLTP e quelli reali. Come è stata condotta l'indagine? Le prove con queste vetture sono state condotte, racconta Transport & Environment, sia su di un classico percorso da pendolare e sia su di un tragitto cittadino. Per rilevare le emissioni è stato utilizzato un dispositivo PEMS (Portable Emissions Measurement Systems) collegato alle vetture.


Nel classico percorso da pendolari (casa-lavoro) di 55 km (modalità ibrida, quella di "default") la Peugeot e la Renault hanno emesso 33 – 50 g/km di CO2, cioè il 20% e il 70% in più dei valori ufficiali. Vale la pena di evidenziare che le vetture erano partite con la batteria carica. Il modello BMW, invece, è arrivato ad emettere oltre 100 g/km di CO2, cioè 3 volte i valori dichiarati. Risultato che migliora utilizzando il sistema "Anticipatory hybrid drive" che assicura la distribuzione efficiente del consumo dell'energia elettrica disponibile lungo l’intero tragitto. Tuttavia, per utilizzarlo è necessario impostare un percorso attraverso il navigatore. Soluzione scomoda, soprattutto se il percorso da affrontare è noto. Comunque, in questo caso è stato possibile ridurre le emissioni a 67 g/km (2 volte il valore ufficiale).

Per utilizzare al meglio le Plug-in è necessario ricaricare sempre la batteria. In caso contrario, ovviamente, i consumi e le emissioni salgono drasticamente. L'ulteriore prova arriva da questo nuovo studio. Durante il test con batteria scarica in città, i modelli BMW e Peugeot hanno raggiunto livelli di emissioni pari circa a 200 g/km di CO2. La Renault, invece, si è "fermata" a 138 g/km di CO2.


Il test ha voluto poi approfondire l'autonomia in modalità solo elettrica di queste vetture. Durante la guida nella città di Graz, l'autonomia elettrica di tutti e tre i modelli PHEV è stata inferiore a 50 km. Nello specifico, BMW ha ottenuto un'autonomia elettrica inferiore del 26% e Peugeot del 47% rispetto a quanto dichiarato ufficialmente. Solo la Renault ha raggiunto l'autonomia prevista dai dati di omologazione.


Transport & Environment ha poi puntato il dito contro il sistema geofencing di cui è dotata la BMW. Si tratta di un sistema che sfruttando il GPS consente il passaggio automatico alla modalità solo elettrica nelle aree urbane. Secondo quanto raccontato, i test a Graz hanno evidenziato che nonostante la presenza di questa soluzione tecnica, il motore endotermico un paio di volte si è comunque attivato in città. Dunque, il sistema, secondo lo studio, non garantisce davvero una guida ad emissioni zero in ambito urbano.

Quindi, l'organizzazione non governativa evidenzia che questo nuovo test dimostra ancora una volta che i modelli PHEV non consentono una drastica riduzione delle emissioni di CO2 e non possono garantire una guida ad emissioni zero nelle città. Per tale motivo, chiede che i Governi non trattino più i modelli Plug-in al pari delle vetture elettriche in termini di agevolazioni sia sul fronte degli incentivi e sia sul fronte di alcuni benefit come l'accesso nelle aree delle città ad emissioni zero.

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Commenti

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Super Mario Bertozzini

Io credo che la tecnologia non sia un grosso problema, certo può migliorare, ma se già oggi venisse usata per come è stata concepita darebbe grossi vantaggi.
Alla fine anche con un termico se passi tutta la vita a 6000 giri in seconda consumi e inquini molto di più di quanto la casa madre dichiara.

Tony Musone

Il problema delle PHEV, soprattutto quelle oggetto dei test (dato che n'era stato fatto un altro nel 2020), è sia la tecnologia che l'uso scorretto, il quale non fa altro che aggravare la situazione.
https://www.transportenvironment.org/discover/plug-in-hybrids-2-0-still-not-a-solution-for-the-climate/

=METTEK=

Ben appunto, non dovrebbe esistere. Come piattaforma sarebbe perfetta per un BEV. Ma niente in Giappone aspettano il fallimento. Almeno la vendessero full anche in Italia.

ACTARUS

Bisogna aspettare...e pure tanto

Babi
Super Mario Bertozzini

Ok, ma siamo d'accordo che il problema quindi non è la macchina plugin che inquina, ma il fatto che la gente la usa male?
Cioè le case cosa dovrebbero fare? Dichiarare dati peggiorativi tenendo conto che l'utente medio poi userà l'auto male?
Capisco il problema, ma penso che la soluzione sia tutt'altro che semplice.

Super Mario Bertozzini

Ti posso parlare della mia esperienza.
Quando l'ho provata, con la Model 3 sono arrivato a fare più di 500km fuori autostrada.
Con la Taycan invece si arriva a poco più di 400km.
In autostrada probabilmente si può stare tra sui 350km, che è comunque Milano-Firenze.
Con il sistema a 800V con la colonnina rapida in una mezz'oretta si recupera la batteria che serve per arrivare a Roma.
Di più comunque in giornata è difficile fare.
La questione dei 600km reali penso sia più psicologica, quante volte all'anno uno ne ha davvero bisogno?
Poi vero dipende molto da come uno è abituato, personalmente quando devo fare più di 400km vado in treno (o in aereo se le distanze sono più lunghe) da anni.
Ho amici invece che da Roma sono andati a Parigi in macchina.

ACTARUS
Tony Musone

Le aziende hanno altri oneri fiscali che diminuiscono proporzionalmente alle emissioni e poi non possono obbligare i dipendenti ad andare in elettrico.
Tempo fa, hanno fatto un test/sondaggio in un Cantone svizzero, il risultato è stato simile, la maggior parte di chi aveva una PHEV andava sempre a benzina.

pinoc

Solo che dovrei de-accartocciarla e non sono bravo con i cubi di rubik :)

Haeretik

Dalle prove che leggo, le autonomie reali sono ben lontane dal dato pubblicato dalle case... Per me sotto i 600km reali non si può andare... (o meglio io non ci scenderei, neanche con auto "normali". E la sosta "obbligata" ben più lunga di quella che farei io...

Super Mario Bertozzini

Ma più che il lato ecologico che frega a pochi (personalmente l'elettrica non la scelgo perché inquina poco, ma per altri vantaggi) il fatto di poter consumare poco e risparmiare frega a tutti.
E il risparmio anche lato operativo con le ibride può essere importante se usate nel modo corretto.
Ok che la benzina la puoi dedurre, però se risparmi su quel lato hai comunque benefici.
Gli incentivi, la tassazione favorevole ecc saranno anche vantaggiosi, ma non credo uno scelga una plugin per quello. Anche perché, anche con gli incentivi una plugin costa un pezzo in più all'acquisto ed è un costo difficile da recuperare.

Super Mario Bertozzini

Non sono così d'accordo in realtà.
L'autonomia e i tempi di ricarica di diverse macchine sono già più che sufficienti per viaggiare in modo onesto (Model S, Model 3, Taycan, Etron-GT, i4 ecc hanno tutte autonomie e tempi di ricarica soddisfacenti, ma anche auto più economiche ce la fanno seppur con qualche compromesso).
Chiaro non si può fare Venezia-Parigi in giornata, ma quei km alla fine anche con un diesel difficilmente li fai (personalmente per viaggi lunghi ho sempre preso l'aereo o il treno ad alta velocità negli ultimi anni).
Però ad oggi un Milano-Roma con un'elettrica si può fare, facendo una pausa, anche non lunghissima, dove c'è un caricatore rapido.
Anche andare in montagna a sciare in giornata non è infattibile come molti dicono (certo dipende dalla macchina).

Tony Musone

Mettila come vuoi ma la realtà è questa. Alle aziende (ma anche a qualche privato) interessa relativamente il lato ecologico della faccenda, quel che gli importa è che sulle ibride ci sono gli incentivi, la tassazione è più favorevole e non pagano il bollo, gli ingressi nelle ZTL e manco la sosta sule strisce blu. La benzina la pagavano pure prima e comunque rappresenta un costo deducibile.

Haeretik

Esattamente... Per essere comoda nei lunghi viaggi l'autonomia elettrica reale deve raddoppiare e/o i tempi di ricarica e la capillarità della rete diventare simili al normale carburante

Super Mario Bertozzini

Il fatto che la gente tratti male l'auto aziendale perché "tanto non è mia" è un problema culturale abbastanza evidente.
Il fatto che molte aziende diano plugin ai dipendenti in realtà potrebbe essere comunque vantaggioso, non è tantissima la gente che fa più di 200km per lavoro al giorno, e caricando a casa e in azienda si è ancora su un range in cui la plugin offre vantaggi significativi.
Ancora una volta il problema è l'uso che si fa di qualcosa che è stato concepito per essere usato in modo diverso.
Discorso acquisto consapevole: chiaro che quando compro l'elettrica, verifico prima che per le mie esigenze vada bene (vero che con 400km di autonomia veri e il sistema a 800V che offre ricariche molto rapide si riesce anche a viaggiare abbastanza bene se non si ha la pretesa di fare 8h senza pause).
Ma penso che qualsiasi privato che compra una macchina faccia questo ragionamento e anche le aziende lo fanno, perché comunque la benzina, il bollo e la manutenzione sulla flotta la pagano loro.

Tony Musone

Tu, il tuo amico e quell'altro fate parte di quei privati che l'hanno comprata consapevolmente, ma il report specifica che il problema si pone perchè circa il 70% delle Plug-in sono aziendali, di gente a cui (per la maggior parte) non frega nulla di usarle come si dovrebbe, così come le aziende che le hanno comprate lo hanno fatto solo per i crediti fiscali.

Rettore Università di Disqus

Io di manutenzione sulle mie auto ne ho sempre dovuta fare a volte anche costosa.
E non ho mai comprato auto economiche.

E comunque c’è sempre l’ordinaria, olio, pompa gasolio, filtro gasolio e così via.
Robe che sull’elettrico non fai.
Mettici pure che sull’elettrico grazie al freno motore l’usura pastiglie e dischi è pari a zero.

Poi fa come te pare a me non cambia nulla.
Però per comprare una macchina a gasolio oggi bisogna essere proprio fessi.

Zødiac

Ogni tot di tempo esce fuori questa cosa e ogni volta bisogna specificare che i "test di omologazione" sono, per l'appunto, dei test, peraltro in determinate condizioni, e che sta ad ogni singola persona l'uso "consapevole" del mezzo.
Se, ad esempio, ti compri una vettura plug-in hybrid ma la usi solo per fare lunghi tragitti autostradali, è normale che utilizzerei prevalentemente il motore termico e le emissioni e i consumi saranno maggiori.
Viceversa, se la usi prevalentemente in centro abitato e brevi tratti extraurbani, puoi addirittura usare quasi solamente la modalità elettrica, emettendo quindi tra 0 e 20 g/km ci CO2.
Il plug-in ha senso proprio in questo secondo caso, dove riesce a dare il "best of both worlds", ovvero l'ibrido e il termico.
Che poi se proprio andiamo a guardare i dati, quelli della Peugeot e della Renault mi paiono abbastanza in linea, casomai è quello di BMW ad essere decisamente sopra le righe.
E comunque meglio decisamente anche solo 50 g/km di un plug-in, rispetto al triplo delle emissioni prodotte da un benzina di quel segmento.

21cole

no shit

ACTARUS
max76

Certo, hanno alzato a dismisura il costo del gasolio senza motivo!
Costa più della benzina quando per produrlo sanno anche gli asini che costa la metà della benzina, se non è speculazione questa....
Manutenzione, manutenzione...cosa si intende per manutenzione?
Ci sono macchine a diesel con 100,150,200,250km che di manutenzione praticamente non ne hanno mai fatta (c'è gente che manco i tagliandi regolari faceva o ha fatto)...tutto soggettivo...

Con la crisi energetica dell' ultimo anno l' auto elettrica costa ancora troppo cara, senza contata il prezzo di listino, l' autonomial, le ricariche in strada carenti come infrastruttura (per chi non ha un box di proprietà dove attaccarsi) e il fatto che di green ha ben poco considerando tutto il ciclo dalla produzione al fine vita (fra 5/10 anni le auto elettriche di adesso saranno dei dinosauri che non vorrà nessuno perché quelle nuove saranno migliori e solo un pazzo comprerebbe una auto elettrica usata, mentre paradossalmente le auto endotermiche hanno e continueranno ad avere mercato fino a quando ci saranno i distributori di benzina).

Senza contare i prezzi da fuori di testa delle auto elettriche che vanno bene per i pseudo ecologisti pieni di soldi radical chic con la casa in classe A e la ricarica in box

pinoc

Io piuttosto vado a cercare la mia Fiat Uno Fire a carburatore dallo sfasciacarrozze. ;p

T. P.

rigorosamente!!!

Ratchet

Godo

Super Mario Bertozzini

La verità è che se le cose si usano per come sono state pensate funzionano e sono vantaggiose.
Se devo fare Aosta-Gallipoli in un giorno, l'elettrica la lascio in garage e prendo la buona vecchia termica.
Se devo fare meno di 350km a fila invece prendo l'elettrica che va benissimo.
In tanti sembrano non capire questo.

MatitaNera

Cartaceo?

Pablor
Rettore Università di Disqus

Di manutenzione costa meno l’elettrica, anche il costo elettricità è comunque conveniente rispetto al gasolio.
E comunque all’elettrica non paghi il bollo che sono già 200 l’anno.

Da guidatore di gasolona lo dico tranquillamente conviene comunque l’elettrica.

salvatore esposito
Pablor

E fai bene

Giorgio Rossi

Io con la mia niro ci faccio 55 km con ogni stagione la differenza la fa salita e discesa la batteria è riscaldata dal sistema (inverter o motore termico)
Il consumo del termico per riscaldamento è irrisorio e comunque carica un minimo la batteria
Con la mia in 4 anni ho fatto 40000 km di cui più di 33000 in elettrico faccio il pieno meno di una volta al mese
Il consumo medio di benzina è 55 km com un litro e in elettrico sono 14 kw per 100 km

Haeretik

Esatto, il tuo amico la usa come dovrebbe (e come faccio io).
L'ibrida plugin va bene per chi può caricarla la sera (o al lavoro) ed ha un utilizzo quotidiano in linea con l'autonomia solo elettrica

Haeretik

Sì, ma io la carico in box la sera, e nonostante la limitata autonomia elettrica (circa 40km), nell'uso quotidiano (casa lavoro) mi basta e avanza, praticamente è come una elettrica pura (uso solo il motore elettrico). Per queste condizioni l'ibrido è perfetto...

Super Mario Bertozzini

Esatto, non è la macchina che inquina di più del previsto, ma l'uso diverso da quello per cui è stata concepita che la fa inquinare più del previsto.
La differenza è importante.

ale2882

Chi l’avrebbe mai detto…

andrea55

Qui abbiamo tre modelli con dati dichiarati simili ma solo uno sfora del triplo in praticamente ogni test, non credo sia un caso.

Poi concordo sulle modalità di test ad esempio d'inverno molti produttori accendono il motore per riscaldarlo e per scaldare l'abitacolo, però la condizione immagino sia uguale per tutti i veicoli del test se li hanno fatti nello stesso momento.
Solo una cosa direi che è contestabile nel test ovvero impostare la modalità normale, immagino che i test di omologazione vengano effettuati in modalità eco con massimo utilizzo dell'elettrico

Salvatore Sgambato

Hai dimenticato che i 700 km li fanno sempre senza nemmeno una sosta. Infatti oltre alla partenza dalla loro casa-casello, arrivano a lavoro-casello e poi tornano indietro a casa-casello senza fermarsi e in tempo per la cena all'autogrill

Salvatore Sgambato

Io non mi fido nemmeno di chi non si fida...

Salvatore Sgambato

Il problema dei plugin sta proprio nel fatto che si ricarica come un cellulare, ovvero tutti giorni anche più di una volta al giorno. Paradossalmente ha in questo limite il suo maggior problema, dato che per caricarlo in maniera "comoda" ci vuole assolutamente un punto di di ricarica casalinga, a differenza di una bev, che si può ricaricare una volta ogni 5-10 giorni, quindi più compatibile con le colonnine di ricarica e quindi non obbligando a caricarla tutti i santi giorni

PositiveVibes

È sempre meglio chi si informa, rispetto a chi parla per fare fiato ai polmoni...

Paul The Rock

Il tuo amico fa l'uso corretto e per lui la plug-in è perfetta ed inquina pochissimo.

Come ti pare

max76

Costa più di una elettrica?
Non direi proprio.
È aumentata anche l' elettricità e le tariffe degli operatori di ricarica se per quello.
Una auto elettrica non ha manutenzione da fargli?..i tagliandi non glielo fai?..e se hai un problema alle batterie?...auguri

Super Mario Bertozzini

La scoperta dell'acqua calda... ma dipende anche dall'utilizzo.
Ho un amico che ha una plugin e lavora a meno di 50km da casa, il motore termico lo accende solo ed esclusivamente quando va in vacanza o si fa la giornata fuori con la famiglia.
Carica la mattina in azienda e la sera a casa.
Un altro che conosco la usa per lo più come una full hybrid perché si scorda di caricarla molto spesso.

Rettore Università di Disqus

Non direi proprio.

Le motorizzazioni Diesel costano di più.
Richiedono più manutenzione.
E ormai il gasolio costa quanto la benzina se non di più.

Il Diesel era conveniente 10 anni fa.

Lupo1

È MAI oppure se vuoi girare comprati un camion...

Lupo1
Teomondo@Scrofalo

Lunga vita al Diesel!!!!!

Teomondo@Scrofalo

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